Distrutto antico sito archeologico di duemila anni fa dai cercatori di oro illegali. Hanno scavato una voragine di 17 metri per tentare la fortuna
Distrutto antico sito archeologico nubiano di Jabal Maragha di duemila anni fa, nel deserto di Bayuda. Una voragine profonda 17 metri e larga 20, scavata con mezzi pesanti dai cercatori di oro illegali, cancella la storia del Sudan. Le macerie risalivano al 35 a.C. al 350 d.C. al periodo Meroitico. “Abbiamo lavorato su questo sito per un mese – ha dichiarato l’archeologo Habab Idriss Ahmed all’Afp – era un sito tranquillo e bello, mai toccato da nessuno. Ma oggi, quando sono arrivato qui, sono rimasto scioccato dal modo in cui è stato distrutto”. Immorale il gesto dei cercatori di oro, che oltre all’enorme voragine, hanno distrutto anche antiche pietre cilindriche utilizzandole per ripararsi dal sole. Oltretutto dopo questo gesto, i cinque criminali, non ne hanno pagato nemmeno le conseguenze perché dopo essere stati portati alla stazione di polizia sono stati subito rilasciati. “Avrebbero dovuto essere arrestati – afferma l’archeologo Ahmed – ci sono le leggi “.
Distrutto antico sito archeologico, conteneva la storia del Sudan
Non è il primo episodio di criminalità accaduto in Sudan causato dai cercatori di oro, infatti data la presenza di circa un migliaio di siti famosi, almeno un centinaio sono stati danneggiati o distrutti. “Distruggono i siti archeologici – spiega il direttore delle antichità e dei musei del Sudan, Hatem al-Nour -. Questo attacco è un colpo di Stato perché questo è un sito raro che conteneva molte informazioni utili sulla storia del Paese“. Purtroppo a causa della corruzione delle autorità da parte di uomini ricchi che finanziano spedizioni e macchinari, questo tipo di avvenimenti non può essere bloccato. In alcuni casi sono le autorità stesse a incitare alla ricerca dell’oro illegalmente.
Numerosi i saccheggi in Sudan
In molti tentano la fortuna rubando l’oro data l’abbondante presenza nel Sudan che è il terzo maggior produttore in Africa. Si sono registrati anche numerosi saccheggi nelle tombe, successivamente distrutte, della grande isola di Sai. Ladri di oro anche nella città di Omdurman che hanno sperato di trovare l’oro utilizzando piccoli setacci come quelli che le donne usano per setacciare la farina a casa.
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