Disciplina Terzo Settore è la proposta di legge alla Regione Molise che mira alla collaborazione tra pubblica amministrazione e le formazioni sociali
Disciplina Terzo Settore a sostegno delle attività per lo sviluppo e la coesione sociale delle comunità locali. I Consiglieri Patrizia Manzo, Vittorio Nola e Angelo Primiani, hanno presentato la legge concernente “Disciplina del Terzo Settore” alla Regione Molise. Il testo della pdl prevede che la Regione, riconoscendo ed incentivando le iniziative autonome delle formazioni sociali, che perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale senza fini di lucro, promuova ed incentivi l’associazionismo ed il volontariato, il mutualismo e la cooperazione, valorizzandone il ruolo sociale. Tutto ciò ai fini del perseguimento dell’interesse generale, della promozione umana, del benessere, della salute e dell’integrazione dei cittadini. Viene riconosciuto il valore fondamentale del volontariato e della mutualità, quale forma originale e spontanea di adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà all’interno della comunità regionale.
Si punta alla collaborazione
Infine l’iniziativa legislativa prevede che la Regione Molise, nelle materie di competenza, favorisca le relazioni collaborative tra le pubbliche amministrazioni e le formazioni sociali. Ciò ha finalità civilistiche, solidaristiche e di utilità sociale, sulla base dei principi di sussidiarietà, corresponsabilità e nel rispetto della reciproca autonomia.
Disciplina Terzo Settore, sostegno alle attività
“La pdl in pratica – spiegano i presentatori nella relazione illustrativa – mira a rendere sistemica, disciplinando l’ambito di applicazione e le modalità operative, la collaborazione tra pubblica amministrazione e enti del terzo settore, promuovendo la regolamentazione con specifico riferimento agli istituti della co-programmazione e della co-progettazione”. Ciò allo scopo di sostenere le attività degli enti del terzo settore, sostenendone lo sviluppo e il consolidamento della rappresentanza di settore e valorizzandone il ruolo, quali agenti attivi dello sviluppo e della coesione sociale delle comunità locali. La proposta di legge passa ora all’esame della Commissione consiliare competente che dopo l’espressione del parere di rito la invierà all’attenzione dell’Assemblea per le determinazioni conclusive.