David di Michelangelo censurato sulle parti intime: all’expo di Dubai la riproduzione a grandezza naturale del capolavoro di Michelangelo
David di Michelangelo censurato: Sgarbi “L’Italia oscura il David di Michelangelo a Dubai in ossequio alla tradizione islamica: un’umiliazione inaudita, inaccettabile, intollerabile”. Una scelta in linea con la morale locale. C’è chi la vede come una forma di rispetto nei confronti di un mondo che è diverso da quello che noi conosciamo.
David di Michelangelo censurato: Sgarbi
A proposito della censura sulle parti intime del David, Sgarbi afferma “Ci troviamo di fronte all’umiliazione dell’arte italiana. La prova del fallimento dell’Italia all’Expo, dopo che Di Maio era andato qualche mese fa a dire che era un capolavoro”. E ancora “Stato italiano umiliato ed arte italiana mortificata”.
“Si tratta di un tema biblico: è un tema biblico, non è un tema pagano. Pertanto, ‘cancellare’ una parte del David di Michelangelo al Padiglione Italia dell’Expo di Dubai è proprio piegare la testa alla religione e alla loro cultura”.
Il direttore del padiglione
Il direttore artistico del Padiglione Italia all’Expo di Dubai, Davide Rampello, ha diffuso una nota esplicativa: “Rispettiamo ogni possibile interpretazione che come tale è personale ma l’impostazione concettuale del cuore del Padiglione è esattamente opposta”. “Il David, icona di bellezza e perfezione, è posto al centro dell’area chiamata Teatro della Memoria – continua Rampello -. Nella cultura odierna, confondiamo il concetto di memoria con l’archivio. Ma la memoria ha molto di più, il fattore emozionale: il David, in quella posizione, offre subito lo sguardo ai visitatori diventando il testimonial della memoria”.
Mariotto
Lo stilista Guillermo Mariotto riesce a condividere tale scelta del Paglione Italia. “La censura sul David di Michelangelo a Dubai mi sembra una scelta ipocrita, ma comprensibile. A mio avviso è una forma di rispetto nei confronti di una morale, di precetti inossidabili. La nudità nel mondo arabo è un tabù, un mixer tra cultura e religione”.
Hollberg
La direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, Cecile Hollberg non vuole entrare in merito alla polemica. Dichiara che “Il David originale rimane unico ed è ammirabile nella sua piena bellezza e perfezione esclusivamente nella Galleria dell’Accademia di Firenze“.
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