DAD è un diritto per la tutela della salute degli studenti. La scuola è il luogo più esposto al contagio secondo tanti italiani
DAD è un diritto secondo molti italiani che dalla riapertura delle scuole dopo il periodo natalizio hanno scatenato numerose polemiche. Anche gli studenti hanno fatto sentire la loro voce aderendo allo sciopero per mostrare la loro volontà di continuare le lezioni attraverso la didattica a distanza. Tra i tanti italiani, anche una madre, Simona Vitale, attraverso una lettera, ha espresso la sua contrarietà a riprendere le lezioni in presenza per la tutela della salute di tanti ragazzi. Nella lettera si legge: “Buonasera, sono una madre, molto preoccupata per la scuola in presenza. Il diritto all’istruzione che calpesta quello alla salute. In classi pollaio, con tante ore di mascherina, zaini pesanti per libri che non possono essere divisi e finestre aperte. Questa e’ la scuola di oggi. Un Ministero che impone situazioni di disagio a bambini e ragazzi. E Presidi e insegnanti che in silenzio subiscono e fanno subire ai loro alunni.
Tutela della salute
“La Dad protegge dai contagi e dà una continuità di insegnamento. Inoltre, permette di rilevare le difficoltà di alcuni ragazzi. La scuola andava riorganizzata e la Dad doveva essere garantita su base volontaria, per tutela della salute di professori e ragazzi. Bisognava solo intervenire per chi ha esigenze di scuola in presenza o reali difficoltà. Spero che il mondo della scuola inizi a svegliarsi e a non subire più, per loro e per i ragazzi. La Dad va data ai professori e alunni che la chiedono, deve essere un diritto in piena pandemia. Cosa stiamo insegnando ai nostri figli? Si studia tanta storia, che diventa vuota nei fatti perché la scuola gli sta solo mostrando che devono subire qualsiasi cosa, in silenzio. Vi ringrazio per l’attenzione”.
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