Un nuovo approccio diagnostico e terapeutico potrebbe rivoluzionare le strategie di cura della malattia di Crohn, patologia infiammatoria intestinale che colpisce prevalentemente in età giovanile e dopo i 65 anni
La malattia di Crohn è una malattia infiammatoria cronica intestinale caratterizzata da periodi di infiammazione alternati a periodi di remissione che porta inesorabilmente a un progressivo danno intestinale. È stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista, Lancet, uno studio che ha documentato come si possa ottenere una guarigione mucosale nei pazienti con malattia di Crohn. Lo studio Calm, è uno studio internazionale multicentrico che ha coinvolto Europa e Canada. I pazienti che non avevano mai testato terapie immunisoppressive o biologiche sono stati tutti trattati all’inizio con cortisone e poi randomizzati, suddivisi in due bracci per un totale di 244 pazienti. Nel braccio di strategia tradizionale, la potenza di terapia veniva aumentata in relazione alla sintomatologia del paziente, nell’altro braccio, quello dello stretto monitoraggio i pazienti ricevevano un aumento di potenza di terapia in relazione alla positività di marker oggettivi di infiammazione, quindi non solo sulla base dei sintomi. I pazienti che erano entrati nel braccio attivo, dopo un anno hanno raggiunto un significativo tasso di maggiore guarigione endoscopica, guarigione cioè delle ulcere all’endoscopia rispetto ai pazienti che venivano trattati con l’approccio tradizionale. Si tratta di una apertura a nuovi algoritmi di trattamento perché non sono stati usati nuovi farmaci ma l’innovazione sta nel modo in cui si monitorizza il paziente.
Alimentazione da seguire
Modificare la dieta può aiutare a ridurre i sintomi; possono essere utili le modifiche seguenti:
-eliminazione delle bevande gassate o effervescenti;
-eliminazione di cibi ad alto contenuto di fibre, come popcorn, bucce, frutta secca;
-assunzione di molti liquidi;
-assunzione di pasti piccoli e frequenti;
-stesura di un diario alimentare per cercare di identificare cibi nocivi.
Secondo i sintomi o i farmaci, possono essere suggerite diete specifiche, per esempio:
-regimi ad alto contenuto calorico;
-alimenti privi di lattosio;
-diete a basso contenuto di grassi;
-diete a basso contenuto di fibre;
-diete a basso contenuto di sodio.
Dieta nello specifico e eventuali modifiche vanno discusse con il proprio medico, che potrà anche raccomandare integratori e vitamine in caso di malassorbimento
di Romina Nocera
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