Cucina botanica della Perego che debutta con un nuovo libro. Un ricettario super venduto che rientra nella classifica dei libri più venduti al mondo. Tuttavia la scelta di non mangiare prodotti di origine animale, in parte o totalmente, è ancora molto discussa e criticata sui social network ma anche nei contesti sociali dal vivo e sono ancora moltissimi i ristoranti che non propongono o quasi alternative vegetariane o vegane nei loro menù.
Cucina botanica della Perego che parla di dieta vegana senza quasi nominarla. Il suo ricettario è stato uno dei libri più venduti dall’inizio di Novembre, rientrando nelle classifiche dei libri più venduti al mondo. Cucina botanica è il libro scritto da Carlotta Perego, è un libro di cucina vegana, lanciato dalla foodblogger di 27 anni che fino al 2017 lavorava nel mondo della moda. Secondo il Rapporto Italia 2019 dell’istituto di statistica Eurispes, in Italia il 6,7 per cento delle persone è vegetariano e il 2,2 per cento è vegano, cioè evita tutti gli alimenti di origine animale, dal latte alle uova. Complessivamente l’8,9 per cento della popolazione non mangia la carne.
Tuttavia la scelta di non mangiare prodotti di origine animale, in parte o totalmente, è ancora molto discussa e criticata sui social network ma anche nei contesti sociali dal vivo e sono ancora moltissimi i ristoranti che non propongono o quasi alternative vegetariane o vegane nei loro menù.
Cucina botanica della Perego: la crescita
La Perego è vegana da anni e ha imparato molte tecniche per cucinare solo con i vegetali a Los Angeles, negli Stati Uniti, frequentando PlantLab, la scuola fondata dallo chef Matthew Kenney. Dopo il suo periodo di studio aveva anche lavorato per la succursale italiana della scuola, fino alla sua chiusura. Oggi continua di fatto a insegnare come cucinare i vegetali, ma dal settembre del 2018 lo fa attraverso internet. Su Instagram ha 346mila follower e il suo canale YouTube ha 334mila iscritti. Il libro di ricette, che è stato pubblicato a novembre da Gribaudo e prende il nome da quello degli account online di Perego, ha venduto 20mila copie prima ancora dell’uscita, attraverso le prenotazioni sulle librerie online.
Cucina botanica piace anche a chi non è vegano
Il successo di Perego, attraverso YouTube, Instagram e le vendite di Cucina botanica, non è dovuto solo a un pubblico di persone vegane. “Solo il 10 per cento dei miei lettori è vegano – ha spiegato in un’intervista la Perego con il Corriere della sera – la ragione per cui probabilmente Perego riesce a essere così trasversale sta nel suo approccio comunicativo sul veganesimo, evidente anche a un’occhiata superficiale al suo ricettario e al suo profilo Instagram: la parola “vegana” si vede poco. Al loro posto ci sono botanica e vegetale”. L’approccio di Carlotta Perego al contrario vuole essere inclusivo nei confronti degli onnivori. In Cucina botanica è ci ha spiegato perché.
Intervista a Carlotta Perego
“Una cosa importante da tenere sempre a mente – afferma Carlotta Perego – è che diventare vegani non ci renderà automaticamente delle persone migliori, né ci metterà nella posizione di poter considerare inferiore chi non ha fatto la stessa scelta”. “Se diventerete dei vegani gentili, ovvero se imposterete un’immagine di voi positiva, rispettosa e ragionevole – continua Carlotta – sarà molto più probabile che coloro che vi circondano scelgano, un giorno, di seguire il vostro esempio, senza timore di fallire la “selezione all’ingresso”. Una persona incuriosita da questo stile di vita, infatti, se verrà spaventata da un gruppo di persone esclusivo e giudicante, probabilmente tenderà a starci lontano”.
Come è fatto Cucina botanica, il libro
Contiene un’ottantina di ricette, divise per stagione, dato che nei diversi periodi dell’anno le verdure e i frutti disponibili cambiano. La parte forse più interessante del libro è però quella compresa nelle prime 60 pagine, prima delle ricette, dove Perego spiega quali sono gli ingredienti della sua cucina. Di cereali, legumi, verdura e frutta si potrebbe pensare di sapere già tutto quello che serve, ma conoscerli un po’ meglio può servire a capire come avere un’alimentazione bilanciata – che si segua una dieta vegana o meno.
Alcune pagine particolarmente utili sono quelle in cui è spiegato come abbinare spezie ed erbe aromatiche, con degli esempi di accompagnamenti e consigli d’uso. Della curcuma ad esempio si dice che sta bene con i cavolfiori, le patate, le verdure al forno in generale, ma anche con il riso e con il tofu, che è uno degli ingredienti del curry (che è un mix di spezie, non una spezia); spiega poi che nella cucina vegana si usa anche come colorante per rendere gialli pancake e crêpes fatte senza uova. Del cerfoglio invece si dice che si usa nelle ricette francesi, nelle zuppe e nelle insalate, insieme a pomodori, piselli e patate, e che va usato fresco, mai essiccato, unendolo a fine cottura.
- Servizio Civile Molise e Campania. Per i colloqui una data di recupero
- Matrimonio innevato a Capracotta: la foto di Thomas Tozzi conquista il web
- Voto elettronico pugliesi nel mondo. AITEF rivendica diritto con il governatore Emiliano e il presidente della Regione Puglia
- AICCRE. SI E INSEDIATO A ROMA IL NUOVO PRESIDENTE PICCIANO ALLA PRESENZA DEL SEGRETARIO VALLIER.
- Alberto Angela riceverà la laurea honoris causa in Archeologia