Covid stabilizzazione sanitari. Sono decine di migliaia quelli assunti per l’emergenza e servono per fare le vaccinazioni. Numerosi gli emendamenti alla Legge di Bilancio 2022. Anche il Molise fa sentire la sua voce per il tramite del vicepresidente Cefaratti
Covid stabilizzazione sanitari che, al 30 giugno 2022, risultino alle dipendenze di un ente del servizio sanitario nazionale da almeno 12 mesi di servizio, anche non continuativi. Il direttore del dipartimento di Microbiologia presso l’Università di Padova, Andrea Crisanti, ha appena confermato. “È chiaro – ha detto Crisanti a Otto e mezzo su La7 – che il prolungamento dello stato di emergenza deriva dal fatto che l’Italia ha mobilizzato tantissime risorse e personale grazie allo stato di emergenza. Se non venisse prorogato decine di migliaia di operatori sanitari si troverebbero senza lavoro. Senza questo personale aggiuntivo, mobilitato appositamente per l’emergenza, “non avremo persone che fanno vaccinazioni”. “Io penso però che questi due, tre mesi dovrebbero essere utilizzati per consolidare la lotta al virus in maniera tale che non si arrivi di nuovo a uno stato d’emergenza. Perché a mio avviso deve essere una cosa eccezionale”, ha continuato Crisanti.
Covid stabilizzazione sanitari con una serie di emendamenti
In sede di discussione della Legge di Bilancio 2022 in Senato, sono stati presentati diversi emendamenti sulla stabilizzazione del personale sanitario. Nel dettaglio: l’emendamento Faraone precisa: “la stabilizzazione per il personale sanitario reclutato a tempo determinato, che maturi al 30 giugno 2022, alle dipendenze di un ente del servizio sanitario nazionale, almeno 12 mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno 6 mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022”. Sulla stessa lunghezza d’oinda l’emendamento 92.13 a firma Lezzi, Angrisani, Giannuzzi, Abate, Moronese, Botto, Abate. Importante anche l’emendamento Quagliariello, Biasotti, Causin, Fantetti, Rossi, Berutti, Pacifico e Romano, dove si aggiunge al termine del 30 giugno 2022 il virgolettato: “alle dipendenze, o con contratto per prestazioni libero professionali”.
Covid stabilizzazione sanitari: c’è anche il Molise
Il vice presidente del Consiglio Regionale del Molise, Gianluca Cefaratti già da tempo parla di stabilizzazione dei lavoratori sanitari impiegati nel corso dell’emergenza Covid-19. Un iter che il presidente della IV Commissione ha avviato oltre un mese fa con la presentazione di una mozione, discussa e approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale nella seduta del 30 novembre 2021. Nell’atto presentato da Cefaratti veniva richiesto l’impegno, del Presidente della Giunta regionale a voler percorrere in ogni sede le azioni finalizzate all’ottenimento di deroghe specifiche al DDL di Bilancio 2022, per gli operatori della sanità della regione Molise impegnati nell’emergenza pandemica, volte a consentire ai predetti il conseguimento del beneficio della stabilizzazione. Medesimo impegno ha chiesto all’intera delegazione parlamentare molisana che deve dimostrare competenza per raggiungere obiettivi importanti per la nostra regione.
Emendamento Pirro Gallicchio
In Molise, l’emendamento Pirro – Gallicchio, prevede: “al fine di contrastare lo stato di grave insufficienza di organico, nonché per sopperire a un aggravio della finanza pubblica, l’Asrem è autorizzata a stabilizzare il personale sanitario e gli operatori socio sanitari, assunti con contratto a tempo determinato, che, a seguito di delibere e proroghe, hanno maturato parte dell’attività lavorativa con contratto autonomo a partita Iva, da marzo 2020 a marzo 2021”.
Stabilizziamo anche gli interinali!
“Accolgo con grande favore gli emendamenti che sono stati presentati in sede di discussione del Bilancio – il commento di Gianluca Cefaratti – l’auspicio è che questi atti possano essere approvati per la stabilizzazione del personale sanitario e socio-sanitario. Da anni, soffriamo la carenza di personale sanitario dovuta in particolare allo stop del turn over imposto dal Piano di rientro per il disavanzo sanitario. Ora esiste l’opportunità di stabilizzare questi lavoratori che si sono fatti trovare pronti nel momento del bisogno e hanno offerto un contributo fondamentale per contrastare lo stato di emergenza. Infine – chiude il vice presidente del Consiglio regionale – medesima attenzione deve essere prestata a favore dei lavoratori, impegnati sia sul fronte covid-19 che nella campagna vaccinale, che in questi mesi sono stati contrattualizzati attraverso agenzie di somministrazione di lavoro interinale”.
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