Covid News. Vicino alla morte, 767 chilometri senza rendersene conto e guarito dal Coronavirus, l’architetto Mario sa che questa esperienza gli ha cambiato la vita. Nulla sarà più come prima. ”Ora, come i bambini piccoli, dovrò imparare a fare le cose più semplici come fa la mia nipotina, ma mia moglie mi ha rassicurato, mi aiuterà lei. Ho una voglia spaventosa di rivederli.”
Covid news. La vita è bella! E se lo dice un architetto che la morte l’ha vista da vicino, trasportato da Bergamo a Campobasso, non possiamo che credergli! Mario Minola, 66 anni, nella sua città, Bergamo, è un architetto molto noto, posizione per la quale avrà studiato anni, rinunciando magari alle goliardie dei giovani, alle uscite notturne, agli svaghi che lo distoglievano dai libri. Ammalatosi di coronavirus, era stato trasportato d’urgenza all’ospedale Cardarelli di Campobasso, dove la sua storia ha un lieto fine.
Covid news. Il respiro affannato, il Pronto Soccorso di Bergamo e l’arrivo a Campobasso
“Un pomeriggio di due mesi fa sono stato accompagnato al Pronto Soccorso di Bergamo dai miei familiari, dopo essermi sentito male, queste sono le ultime cose che ricordo – dice Mario Minola – quando mi sono svegliato un mese fa mi sono ritrovato a Campobasso, un territorio dove non ero mai stato, mi hanno detto di essere guarito, ma non sapevo bene da cosa. Subito ho cominciato anche a fare riabilitazione, e sono stati bravissimi, sono felice che sia stato trasferito proprio a Campobasso, anche i miei fratelli e i miei nipoti mi avevano consigliato di venire qui. E poi ho assaggiato la pasta La Molisana e non ne posso più fare a meno! Mi trovavo nel mondo dei morti e sono rinato. Adesso come i bambini piccoli, dovrò imparare di nuovo a fare le cose più semplici come la mia nipotina, ma mia moglie mi ha rassicurato, mi aiuterà lei. Ho una voglia spaventosa di rivederli.”
Esperienze che lasciano il segno
Covid news, significa questa volta Good News! Vicino alla morte, 767 chilometri senza rendersene conto e guarito dal coronavirsus, Mario sa che questa esperienza gli ha cambiato la vita. Nulla sarà più come prima. “D’ora in poi – continua l’architetto – avrò tanti amici in Molise, ho chiesto il numero di tantissima gente. Amo il Sud, e il calore della sua gente, ma soprattutto il senso che danno alla vita. Al Nord non siamo cosi, siamo sempre di corsa, senza sapere che dovremmo lasciare tutto qui un giorno. Ho deciso che, appena torno a casa, lascerò lo studio a mio figlio per vivere serenamente con mia moglie, finché il Signore me lo permette. Voglio gustare le piccole cose di ogni giorno, i singoli momenti, apprezzare i valori veri, i sentimenti, gli affetti che rendono la vita unica!”.
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