Centro Studi La Contea, ospiterà il Corso di Genealogia Umdi per costruire il proprio albero genealogico all’interno di Molise Noblesse Festival. Ritrovare i propri antenati, per capire chi siamo. L’evento sarà dedicato ai più piccoli
Grande successo per la seconda edizione del laboratorio per bambini nell’ambito del corso di genealogia tenutosi a Napoli in via Toledo, 418, presso il Centro Studi La Contea, per costruire il proprio albero genealogico all’interno di Molise Noblesse Festival. Si apre il Corso di Genealogia Asmef-UMDI, aperto a tutti, nel cuore di Napoli. Dopo l’esperienza di successo in Molise, dove è nato grazie all’intraprendenza di un esperto e studioso del ramo, il dr. Domenico Carriero, e alla dott.ssa Mina Cappussi, direttore del quotidiano internazionale Un Mondo d’Italiani e studiosa di Migrazioni. Un corso speciale, una novità assoluta nel vivo della città partenopea, stimolante e ricca di contenuti, grazie ad una joint venture vincente Asmef con Un Mondo d’Italiani per Molise Noblesse. Da anni patrocinata e apprezzata dal Ministero Affari Esteri, l’Asmef promuove in questa occasione il cosiddetto “turismo delle radici”, il ritorno a casa delle seconde e terze generazioni, che l’Italia ancora non riesce a valorizzare nel modo giusto. Anche il settimanale Donna Moderna, da 30 anni in Italia ha dedicato un servizio al Corso di Genealogia a Bojano. Inaugurato in Molise dal Centro Studi Agorà si sposa con la mission dell’associazione da anni impegnata nel consolidare il legame tra gli italiani all’estero e la terra natìa, raccontando le storie dell’emigrazione e promuovendo l’italianità all’estero. Si è tenuta il 10 dicembre una giornata di lavori a partire dalle 9.00, con i docenti, il prof. Domenico Carriero, esperto di Genealogia, la dr.ssa Mina Cappussi, direttore del quotidiano internazionale Un Mondo d’Italiani e curatore del Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo, nonché membro del Comitato Scientifico Asmef, e la partecipazione straordinaria del presidente Asmef. Una giornata di dame, castelli e cavalieri; colori e giochi hanno allietato l’evento per i nostri giovani amici. Dopo gli eventi per adulti tenutisi sempre nella culla partenopea stavolta i protagonisti sono stati i bambini. Tra risate, giochi e colori tutti sono tornati a casa felici e con il bagaglio carico, ognuno ha realizzato un disegno, esprimendo se stesso. “Sapere con cosa giocavano i miei nonni è stato emozionante” dice Andrea. Grande soddisfazione per gli ideatori dell’evento che hanno condiviso momenti indimenticabili portando a casa ricordi indelebili e nuovi insegnamenti.
“Ricostruire la storia dei propri antenati, tracciare il filo conduttore della propria famiglia – spiega Mina Cappussi – significa ritrovare quelle radici di cui non possiamo fare a meno, significa chiudere il cerchio. Significa restituire alla storia, storie perdute, incontrare i nostri avi, entrare in punta di piedi nella loro vita. La Genealogia d’Emigrazione è un ambito disciplinare che si collega, nello specifico, ad un mondo di partenze e di addii, lunghi viaggi in mare e famiglie lacerate dalla diaspora, che ha portato 80 milioni di italiani, tra pionieri e oriundi, in giro per il mondo. Siamo tutti figli dell’Emigrazione Italiana nel Mondo e ne siamo fieri!”.
di Romina Nocera
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