La fase due prevede una riaperta graduale delle attività, dopo il 13 aprile potrà essere concesso ad alcune attività produttive di riprendere a lavorare. Nella fase due si ritiene che le mascherine siano da considerare nei luoghi pubblici e al chiuso, unitamente alle misure di distanziamento e al lavaggio delle mani, probabilmente a maggio si potrà iniziare a circolare in maniera più libera, anche se con molti limiti.
(UMDI-UNMONDODITALIANI) Per la riapertura delle attività si procederà a tappe, dopo il 13 aprile potrà essere concesso ad alcune attività produttive di riprendere a lavorare, ma per poter uscire di casa, passeggiare e incontrare amici ci vorrà ancora un po’ di tempo. Con l’inizio della fase due in ogni caso le regole non cambieranno: sempre a un metro di distanza, la fase due, probabilmente potrà iniziare il 4 maggio non è stata individuata a caso questa data, proprio per impedire che nei due “ponti” del 25 aprile e primo maggio si verifichino quelle uscite di casa in massa che vanificherebbero tutti gli sforzi e i sacrifici fatti finora. La fase due sarà quella del contenimento dell’epidemia da Coronavirus e quella della convivenza con il virus, a detta degli esperti, anche perché rimarrà in vigore a lungo il divieto di assembramento. In fondo alla lista della riapertura delle attività, ristoranti, bar e pub, dove si gioca gran parte della vita sociale degli italiani, inoltre si prevede il minimo di affluenza possibile negli uffici, quindi si dovrà privilegiare lo smart working. Per chi va in sede si dovranno prevedere turni alternati divisi per orario o per fasce giornaliere e dovrà sempre essere garantito il metro di distanza. Nella fase due Gianni Rezzi, il direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore della Sanità ritiene che le mascherine siano da considerare nei luoghi pubblici e al chiuso, unitamente alle misure di distanziamento e al lavaggio delle mani. Probabilmente a maggio si potrà iniziare a circolare in maniera più libera, anche se con molti limiti, non sarà comunque consentito stare in gruppo per strada oppure nei parchi. Molto lontana sembra sarà la possibilità di andare dal parrucchiere o nei centri benessere anche se non è escluso si possa proporre una attività in sicurezza, per riprendere le proprie attività potrebbe essere necessaria qualche settimana in più rispetto ad altre. Per quanto riguarda i luoghi dove si pratica sport è più difficile impedire il contatto tra le persone e dunque il rischio di contagio. Non è stato ancora deciso per quanto riguarda l’estate, se ne riparlerà più avanti con gli aggiornamenti sull’epidemia.