E’ già tutto pronto per la firma da parte del premier Giuseppe Conte del nuovo DPCM che prorogherà le misure restrittive di contenimento del Coronavirus fino al 3 maggio. Saranno possibili solo alcune deroghe per piccole attività legate alla filiera agroalimentare, sanitaria, farmaceutica, il tutto nel rispetto delle misure di distanziamento sociale.
(UMDI-UNMONDODITALIANI) In Italia frena il calo dei contagi da Coronavirus: secondo l’ultimo bollettino della Protezione civile, i casi positivi sono 143.626, di cui 28.470 guariti e 18.279 decessi. Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto restano le regioni più colpite. Nelle prossime ore verrà annunciata una proroga di altre due settimane, infatti, è già tutto pronto per la firma da parte del premier Giuseppe Conte del nuovo DPCM che prorogherà le misure restrittive di contenimento del Coronavirus fino al 3 maggio, Conte ha incontrato le parti sociali e i sindacati con i quali si è confrontato sulla bozza del testo che sarà varato nelle prossime ore e che sostituirà quello in scadenza il 13 aprile. Secondo il premier Giuseppe Conte se si riapre adesso si rischierebbe di vanificare tutti i sacrifici fatti fino ad oggi. Il lockdown fino al 3 maggio conferma le attuali chiusure di scuole, negozi e fabbriche. Saranno possibili solo alcune deroghe per piccole attività legate alla filiera agroalimentare, sanitaria, farmaceutica, il tutto nel rispetto delle misure di distanziamento sociale. Le uniche aperture introdotte saranno quelle relative a librerie e cartolerie che però precisa che dovranno essere luoghi dove fare acquisti senza creare assembramenti. Se ci sarà il rispetto delle regole e i dati del Coronavirus lo permetteranno dopo il 3 maggio ci sarà un graduale allentamento delle restrizioni, che prevede una parziale riapertura delle fabbriche ora chiuse, come ha precisato il Ministro Boccia, si deve passare alla fase 2 con graduali aperture delle fabbriche e degli uffici nel rispetto di tutte le prescrizioni sanitarie per la sicurezza dei lavoratori, iI governo ha le idee chiare: dobbiamo mettere in sicurezza la salute degli italiani, con la salute a rischio, non c’è economia, nella fase 3 ci saranno massivi investimenti pubblici per supportare la progressiva ripresa della domanda privata, gli esperti hanno confermato che la curva dei contagi sta rallentando in Italia, ma non possiamo passare da un lockdown a liberalizzare tutte le attività.