Coronavirus: 3 modi per fare il disinfettante. Ecco come si prepara il disinfettante ‘casalingo’. Virus Ko in 1 minuto. Ripetere la preparazione ogni giorno frequentemente.
Coronavirus: 3 modi per fare il disinfettante. Per contrastare il nuovo coronavirus basta un solo minuto con la ricetta fatta in casa per realizzare un purificante fai da te da utilizzare sulle superfici impermeabili. A dettarla è il ricercatore del Cnr Matteo Guidotti dell’Istituto di scienze e tecnologie chimiche Giulio Natta (Scitec) del Cnr di Milano che con un team di altri due colleghi sta lavorando con strutture sanitarie di Milano. Ci sono alcuni disinfettanti facilmente reperibili in casa e che sono in grado di inattivare il nuovo coronavirus 2019-nCoV in 1 minuto” spiega Guidotti che, intervistato dall’Adnkronos, chiarisce subito: “Queste soluzioni sanificanti non possono e non devono essere usate sul corpo, ovvero sulla cute direttamente”. “Si tratta -continua il ricercatore del Scitec-Cnr- di tre possibili preparazioni ‘casalinghe‘ ma la cui efficacia è confermata e dimostrata dalla letteratura scientifica internazionale più recente”. Utile anche adesso che la virulenza del coronavirus è divenuta infinitesima. LEGGI QUI
Coronavirus: 3 modi per fare il disinfettante. Ecco come si prepara
Per realizzare il disinfettante, Guidotti segnala che sono necessari etanolo (ovvero alcol etilico) al 70 per cento, perossido di idrogeno (cioè acqua ossigenata) allo 0,5 per cento o ipoclorito di sodio (ovvero la comune candeggina o varechina) allo 0,1 per cento. Il chimico avverte ancora che “i prodotti che abbiamo in casa sono però troppo concentrati, per questo per preparare una delle tre soluzioni disinfettanti in maniera adeguata è necessario diluirle in parti di acqua”. In dettaglio, la ricetta disinfettante ‘fai date’ consigliata dallo scienziato del Cnr – e suddivisa in tre differenti preparazioni.
1 DISINFETTANTE CON ALCOOL DENATURATO (ROSA)
La prima soluzione richiede 0.4 Litri di alcol denaturato (rosa) al 90 per cento pari a circa 2 bicchieri di plastica colmi a cui va aggiunta semplice acqua del rubinetto fino ad un totale di 0.5 Litri con acqua potabile, pari quindi ad una bottiglietta da mezzo litro di acqua.
2 DISINFETTANTE CON ACQUA OSSIGENATA
La seconda soluzione può essere fatta invece con acqua ossigenata per medicazione al 3 per cento (10 volumi) di cui si prende 0.1 Litro pari a circa metà bicchiere di plastica e va diluita fino a 0.5 Litri con acqua potabile in una bottiglietta per un totale di mezzo litro di soluzione disinfettante.
3 DISINFETTANTE CON CANDEGGINA
La terza soluzione può essere realizzata con la comune Candeggina da bucato al 5 per cento di cui si utilizza 10 ml, ovvero circa un cucchiaio da minestra da diluire fino a 0.5 Litri (mezzo litro) con acqua potabile nella solita bottiglietta da mezzo litro.
ALTRI MODI PER COMBATTERE IL COVID-19
Guidotti riferisce che “altri disinfettanti a base di benzalconiocloruro allo 0.2 per cento o clorexidina allo 0.02 per cento si sono dimostrati meno efficaci come disinfettanti, stando a prove specifiche sperimentali sul coronavirus 2019-nCoV condotte in laboratori di virologia in Germania e riportate in letteratura scientifica”. Lo scienziato dello Scitec-Cnr indica inoltre che “una adeguata disinfezione delle superfici come maniglie, pulsanti, tavoli o ripiani e dei dispositivi di protezione impermeabili come guanti, stivali o simili, può rivelarsi efficace nel contenere e prevenire la diffusione del virus patogeno nell’ambiente” e “queste soluzioni ‘fai date’ evitano anche quelle inutili speculazioni economiche di cui si è tanto parlato in questi giorni sulla cronaca”. Ripetere la preparazione ogni giorno – Guidotti avverte ancora che “le soluzioni così diluite sono però poco stabili nel tempo, perdono cioè efficacia: le soluzioni a base di candeggina o di acqua ossigenata vanno infatti preparate giornalmente, mentre quella a base di alcol etilico dura anche una settimana”. “Perciò, é bene ripreparate queste soluzioni frequentemente e comunque tenerle lontane dalla portata di bambini e sempre etichettarle una volta miscelate in bottiglia, ciò è importantissimo per non confondere il contenuto del disinfettante con altri liquidi”.
Coronavirus: 3 modi per fare il disinfettante, ma ecco le regole fondamentali da seguire
– Lavare frequentemente le mani con acqua e sapone, in alternativa usare gel idroalcolico o le salviette disinfettanti, intervento preventivo per il controllo della diffusione delle infezioni;
– Evitare luoghi eccessivamente affollati e mantenere le giuste distanze di sicurezza;
– Evitare di toccare con mani NON pulite, bocca, naso e occhi;
– Coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, eliminare i fazzoletti usati e lavarsi sempre le mani;
– Areare regolarmente gli spazi comuni, soprattutto se ospitano più persone;
– Provvedere ad una particolare pulizia delle superfici con agenti a base di cloro o alcol, in particolare dei luoghi aperti al pubblico o con numero elevato di accessi.
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GRAZIE PER I CONSIGLI
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COME DISINFETTARE GLI INDUMENTI
Grazie a lei, cara Giovannina… e a commentare
Si può aggiungere qlc goccia di olio essenziale alla soluzione di acqua e alcool senza perdere il potere igienizzante? Grazie
Gentilissima Anna, lei ci chiede se si possa aggiungere qualche goccia di olio essenziale alla soluzione di acqua e alcool senza perdere il potere igienizzante. Io la ringrazio per la domanda, innanzitutto per l’interesse dimostrato per Un Mondo d’Italiani, e anche perché mi offre la possibilità di introdurre un concetto importante. Gli oli essenziali possiedono utili proprietà e alcuni sono particolarmente indicati per la loro azione antibatterica. Sono sufficienti poche gocce per un’azione antibatterica efficace. L’olio essenziale di Eucalipto, per esempio, è un antisettico naturale che si estrae per distillazione dalle foglie e dai giovani germogli. Possiede proprietà antibatteriche, purificanti, decongestionanti. L’Olio Essenziale di Melaleuca Alternifolia, meglio conosciuto come Tea Tree Oil, possiede proprietà antibatteriche, ma anche antivirali e antifungine. L’olio essenziale viene ricavato dalle foglie per distillazione in corrente di vapore. L’olio essenziale di chiodi di Garofano è un potente antibatterico. Pensi che veniva utilizzato dagli antichi Egizi per l’ imbalsamazione dei corpi dei defunti, proprio per il suo potere antimicrobico. Pertanto, se le mummie si sono conservate pressoché intatte dopo duemila anni, in parte lo si deve proprio ai balsami e oli essenziali utilizzati. Per quanto riguarda l’olio essenziale di garofano, lo si può sciogliere in acqua per sanificare superfici ad alto rischio batterico come quelle del bagno. Dopo la pulizia con detergenti possiamo spruzzare la soluzione sui sanitari e le superfici del bagno, della cucina, in modo da sfruttare le proprietà antisettiche dell’eugenolo, uno dei principi dell’olio essenziale di garofano, efficace sia contro microorganismi Gram-positivi, come lo Stafilococco aureo, sia contro quelli Gram-negativi come l’Escherichia coli. A maggior ragione, aggiunto alla soluzione di acqua e alcool, ne potenzia il potere battericida. Anche l’ olio essenziale di Cannella è un antibatterico ad ampio spettro. Viene ricavato dalla distillazione in corrente di vapore della corteccia dei giovani rami e foglie. Rispetto ai balsamici, la cannella possiede un profumo caldo, speziato. Per igienizzare le superfici sciogliamo in acqua qualche goccia di olio essenziale per ottenere una soluzione da passare con un panno morbido sui mobili in legno per igienizzarli e proteggerne le superfici. Aggiunto alla soluzione di alcool e acqua, soprattutto se siamo costretti ad utilizzarla più volte al giorno, per i prossimi mesi, aiuterà a lenire quell’odore pungente, e non certo piacevole, dell’alcool. Anna, grazie, dunque, per la domanda intelligente, e continui a seguire Un Mondo d’Italiani!