Coronavirus, 2 mesi di shutdown. Bill Gates: ci ammaliamo perché la Terra è malata

Scienza

Il Covid-19 ha contagiato 529.591 persone nel mondo. I Capi di Stato accolgono come guida il ‘modello cinese’ adottato da Xi Jinping, il primo al vertice di una Nazione a dover affrontare quest’emergenza sanitaria. La domanda che la popolazione mondiale si pone ora è: quando finirà? Secondo Bill Gates, fondatore di Microsoft, ci vorranno tra le 6 e le 10 settimane di shutdown. Ci ammaliamo perché la Terra è malata, cosa dovremmo imparare da quest’epidemia?

(UMDI – UNMONDODITALIANI) L’emergenza Coronavirus, che ha preso piede in Cina tra la fine di dicembre dello scorso anno e l’inizio di gennaio 2020, sembra essere inarrestabile con 529.591 casi nel mondo. La collaborazione tra le Nazioni è necessaria e i diversi Capi di Stato (Trump compreso) chiedono consiglio a Xi Jinping, Presidente della Cina, il primo ad aver dovuto affrontare quest’ emergenza. Tra la volontà di tornare alla normalità quanto prima, con la crisi finanziaria che incombe, e la paura dei così detti contagi di ritorno, tutti siamo accomunati da un martellante pensiero chiedendoci: “Quando finirà quest’incubo?” È impossibile saperlo, anche se ci sono diverse proiezioni a riguardo. Su Il messaggero il professor Luigi Lopalco, epidemiologo dell’università di Siena spiega: “È difficile dire quanto potrà durare l’epidemia perché il virus è davvero imprevedibile. […] Forse potremo avere dei buoni risultati intorno ad aprile-maggio, mantenendo un livello di chiusura ancora piuttosto alto. Il nostro riferimento scientifico resta la Cina, Hubei – continua l’epidemiologo – la situazione si è risolta in sei settimane”. C’è molta incertezza a riguardo, ma di una cosa si è certi: prima o poi finirà. Ed allora, cosa conserveremo di tutto questo?

BILL GATES, 6/10 SETTIMANE DI CHIUSURA TOTALE

Il settimanale Grazia riporta sull’argomento il punto di vista di Bill Gates, secondo il quale serviranno all’incirca dalle 6 alle 10 settimane di shutdown per abbandonare definitivamente il Covid-19 ad un brutto ricordo. La chiusura totale, basata sulle misure per il contenimento prese a Wuhan, avrà un grande impatto economico, ma, secondo Gates, solo così si eviterà che i casi crescano del 33 per cento al giorno. Il fondatore di Microsoft, famoso oltre che per i suoi meriti lavorativi anche per essere un generoso filantropo, si è rivelato essere un intellettuale contemporaneo, avendo pubblicato negli anni numerosi libri attinenti a diverse discipline (ricordiamo Business alla velocità del successo e How to avoid a climate disaster). Negli ultimi giorni ha scritto una lettera che circola sul web. Guardando oltre l’emergenza sanitaria mondiale, sostiene “che ci sia uno scopo spirituale dietro tutto ciò che sta accadendo”, formulando una sorta di elenco con ciò che dovremmo apprendere dalla dura lezione di vita che il Coronavirus ci sta impartendo.

14 LEZIONI CHE CI HA DATO IL CORONAVIRUS“1) Ci sta ricordando che siamo tutti uguali davanti ad una situazione di crisi, indipendentemente dalla nostra cultura, religione, occupazione, situazione finanziaria o dalla nostra fama. Questa malattia ci tratta tutti allo stesso modo, e forse dovremmo iniziare a farlo anche noi. Se non mi credete chiedete a Tom Hanks (si riferisce al celebre attore statunitense, colpito dal virus con la moglie Rita Wilson, mentre si trovava in Australia). 2) Ci sta ricordando che in qualche modo siamo tutti collegati, e che se qualcosa colpisce noi avrà effetto anche su altre persone. Ci sta ricordando che i falsi confini che abbiamo creato hanno poco valore perché questo virus non ha bisogno di un passaporto. E mentre ci opprime per questo breve periodo di tempo, ci sta ricordando di coloro che hanno passato la loro intera vita a subire oppressioni. 3) Ci sta ricordando quanto sia preziosa la nostra salute anche quando non ce ne rendiamo conto e la trascuriamo mangiando cibo povero di nutrienti e acqua potabile contaminata da sostanze chimiche. Se non ci prendiamo cura della nostra salute ci ammaleremo. 4) Ci sta ricordando che la vita è corta e che quindi dobbiamo fare ciò che è più importante, cioè aiutarci a vicenda, e specialmente aiutare coloro che sono anziati o malati. Il nostro scopo nella vita non è comprare rotoli di carta igienica. 5) Ci sta ricordando quanto è diventata materialista la nostra società e come, in momenti di difficoltà, riscopriamo gli elementi essenziali di cui abbiamo veramente bisogno (cibo, acqua, medicine), in contrapposizione ai lussi a cui talvolta inutilmente diamo valore. 6) Ci sta ricordando quanto sia importante la nostra vita familiare e quanto invece la trascuriamo giorno dopo giorno. Ci sta costringendo a tornare nelle nostre case in modo da ricostruire i nostri rapporti e rafforzare il nostro nucleo familiare. 7) Ci sta ricordando che il nostro vero lavoro non è effettivamente il nostro lavoro, perché quello che facciamo non è ciò per cui siamo stati creati. Il nostro vero lavoro è prenderci cura gli uni degli altri, proteggerci a vicenda e giovarci a vicenda. 8) Ci sta ricordando di tenere sotto controllo il nostro ego, perché non importa quanto grandi pensiamo di essere o quanto grandi siano gli altri, un virus può fermare tutto il nostro mondo. 9) Ci sta ricordando che il potere di libero arbitrio è nelle nostre mani. Possiamo scegliere di cooperare e aiutarci a vicenda, condividere, dare, aiutare e sostenerci l’un l’altro, o possiamo scegliere di essere egoisti, accumulare, prenderci cura solo di noi stessi. È vero che sono le difficoltà a mettere in risalto i nostri veri valori. 10) Ci sta ricordando che possiamo essere pazienti o che invece possiamo farci prendere dal panico. Possiamo capire che questo tipo di situazione è già accaduta molte volte nella storia e che presto otardi passerà, oppure possiamo andare nel panico e vedere questo momento come la fine del mondo e, di conseguenza, causarci più problemi che benefici. 11) Ci sta ricordando che questa sì può essere la fine, ma anche un nuovo inizio. Questo può essere un momento di riflessione e comprensione, in cui riusciamo a imparare dai nostri errori, oppure può essere l’inizio di una spirale che continuerà fino a quando finalmente impareremo la lezione a cui siamo destinati. 12) Ci sta ricordando che la nostra Terra è malata. Ci sta ricordando che dobbiamo analizzare il tasso di deforestazione con la stessa urgenza con cui sono spariti i rotoli di carta igienica. Noi ci stiamo ammalando perché la nostra casa, la Terra, è ammalata. 13) Ci sta ricordando che dopo ogni salita c’è sempre una discesa. La vita è un processo ciclico, e questa che stiamo vivendo è solo una fase di questo ciclo. Non abbiamo bisogno di andare nel panico, anche questo momento passerà. 14) Mentre molti vedono il Coronavirus come un immenso disastro, io preferisco vederlo come un ‘momento di correzione’È venuto per ricordarci delle lezioni importanti che sembravamo aver dimenticato, e ora spetta a noi impararle per il futuro”.

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