Esternare i propri sentimenti d’amore e… vincere 500 Euro. Al via “Lettera d’amore”, il concorso letterario più passionale che c’è! E nasce il “Primo museo delle lettere d’amore”, per analizzare la forma di comunicazione dei propri sentimenti più desiderata al mondo. Non facciamo declinare questa straordinaria forma d’arte!
Chi di noi non si è mai abbandonato alle proprie passioni e pulsioni e le ha racchiuse, magari, in una calda lettera d’amore? “Non esiste mezzo più efficace per esprimere le grandi passioni”, afferma Massimo Pamio, presidente dell’Associazione Abruzziamoci promotrice dell’iniziativa. Il concorso Internazionale “Lettera d’amore” è giunto alla quattordicesima edizione, e di anno in anno ha riscosso sempre più successo. Della manifestazione si sono interessati negli anni riviste e quotidiani nazionali, tra cui le riviste settimanali nazionali Grazia e Famiglia Cristiana. E’ uno dei pochissimi concorsi italiani che non prevedono tasse di iscrizione. La scadenza è prevista per il 30 maggio. La risonanza del concorso si estende all’estero, interessando numerosi Paesi di tutti i continenti, dalle Americhe (Brasile, Argentina, Stati Uniti) all’Oceania (Australia), all’Europa (Francia, Belgio, Olanda, Croazia, Slovacchia, Svizzera, Brasile, Germania ecc.). Ospiti d’onore sono stati negli anni: Barbara Alberti, Aldo Forbice, Andrea Marzi, Giobbe Covatta, Dario Vergassola, Giò Di Tonno, Ascanio Celestini, Franco Di Mare. Siamo giunti a fare un bilancio di questi primi dodici anni del premio, che ha coinvolto migliaia e migliaia di concorrenti, circa 10000 complessivamente nelle diverse edizioni, con la pubblicazione anche di un’antologia che ha raccolto i testi più interessanti di due edizioni, a cui hanno partecipato scrittori di fama nazionale, tra cui Giulia Alberico, Renato Minore, Maurizio De Giovanni, Antonio Spagnuolo, Anna Ventura, il docente universitario americano Ernesto Livorni, e dove hanno esordito numerosi scrittori che si sono poi affermati a livello nazionale, come Giulia Carcasi.
“La lettera d’amore rimane la forma più letta e desiderata del mondo,” afferma Massimo Pamio, “ non scalfita dalla moda tecnologica dei messaggini sms e dalle e-mail. Se nel passato costituiva un “respiro segreto del cuore”, oggi rappresenta un modo per esternare i nostri sentimenti che sempre più spesso releghiamo in secondo piano. Abbiamo sempre più bisogno di comunicare le nostre emozioni, ma con un pudore che non ha nulla a che fare con le grottesche, oscene piazzate delle trasmissioni televisive che finiscono per banalizzare anche la nostra vita interiore”.
Ormai il concorso ha una sua storia, e dalle lettere che hanno partecipato negli anni si può ricostruire una storia del nostro paese non solo dal punto di vista sociologico ma anche degli affetti, per individuare quale è stato nell’ultimo decennio in Italia il corso dei sentimenti, quale la disposizione affettiva degli italiani, quali i desideri, quali i sogni quali gli eventi, le persone, gli oggetti per i quali il nostro popolo ha espresso la sua propensione.
Insomma con questo concorso è possibile cercare di tracciare una sorta di storia emotiva e affettiva degli italiani.
Proprio per permettere a studiosi e ricercatori la possibilità di analizzare e studiare questo fenomeno, è stato creato Il primo Museo delle Lettere d’Amore al Mondo.
Il Museo è stato inaugurato il 9 agosto 2011 ed è situato nello storico Palazzo Vaklignani, posto al centro di Torrevecchia Teatina accanto all’Università telematica “D’Annunzio”.
Attualmente ospita due sale dedicate a Papa Giovanni Paolo II, in quanto al Museo sono state donate circa 5000 testimonianze di fede e di affetto a lui ispirate e dedicate dai fedeli che furono presenti il giorno della cerimonia funebre e che vollero appunto lasciare un segno della loro riconoscenza.
di Dalna Gualtieri