Comune chiuso a Frosolone a causa del Covid, in quanto un dipendente è risultato positivo al virus. I dipendenti messi da subito a lavorare in smart Working, sabato saranno posti a tampone antigenico
Comune chiuso a Frosolone per decisione del sindaco Felice Ianiro. Dopo essere venuto a conoscenza di un dipendente positivo al Covid. Tutto l’edificio è stato, da subito, sottoposto a sanificazione, anche se l’impiegato è asintomatico. Nella giornata di sabato, 30/01/2021, tutti i dipendenti saranno posti a tampone rapido antigienico. Sin da subito, i colleghi della persona infetta, hanno lavorato in smart Working, e se il risultato sarà negativo, lunedì prossimo il Comune riaprirà regolarmente gli uffici. Il Paese, che conta 3.000 abitanti, è tranquillo, in quanto i numeri delle persone positive sono solo una cinquantina, e per lo più, tutti asintomatici.
Comune chiuso a Frosolone, i posti da visitare alla fine della pandemia
Frosolone, si trova nella provincia di Isernia, nella regione che non esiste: il Molise. Nel territori sono presenti molti posti per cui vale la pena andarci. Tra essi abbiamo il Palazzo baronale, inizialmente castello medievale (citato, nei documenti, come castrum Frisuloni), fu sede principale dei feudatari di Frosolone finché non venne acquistato agli inizi dell’Ottocento dalla famiglia Zampini. Raynaldo, di Pietrabbondante lo amministrò nel 1100, con. Il palazzo ha una struttura massiccia in pietra, con una parte quadrangolare intonacata, e il resto del corpo rettangolare alternato tra pietra e intonaco, con loggiato cinquecentesco e quattro grandi arcate.
La Chiesa Madre di Santa Maria Assunta
Un luogo di culto, da visitare è la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta. Ha origini medievali, e la prima consacrazione è del 1309. Nel 1456 subì danni per il terremoto del 4 dicembre, e i lavori di trasformazione si conclusero nel 1531. Nel 1805 il terremoto detto “di sant’Anna” danneggiò la chiesa, che fu riconsacrata nel 1877. La chiesa ha una pianta rettangolare, con campanile turrito arricchito da una cuspide napoletana a cipolla. La facciata è suddivisa da paraste che alternano la parte moderna intonacata dagli elementi medievali in pietra. Il portale è arricchito da vetri dipinti. L’interno barocco è a navata unica, con semicupola presso il transetto. Al suo interno sono custodite opere di Francesco Citarelli, Giacinto Diana e Cosimo Fanzago.
Ennesimo luogo Sacro da conoscere è la Chiesa di San Nicola. Essa è di origine rinascimentale, ha pianta rettangolare a navata unica, longitudinale. La facciata ha lineamenti curvi a semicerchio presso la sommità, abbellita da portale semplice in pietra. L’interno ha un dipinto del santo, datato 1660.
Ultima, ma non per importanza, la Chiesa di San Pietro. Essa inizialmente era la chiesa dell’adiacente convento dedicato a santa Chiara, rimodellato dopo il terremoto del 1456. Ricevette il titolo di chiesa parrocchiale dopo la distruzione in seguito al terremoto del 1805 dell’originaria chiesa di San Pietro, situata nell’attuale Largo Vittoria. Della chiesa originaria sono conservati i parametri sacri, e opere quali la statua dell’Immacolata (1750), il dipinto del Sacro Cuore di Duprè, e il gruppo scultoreo della Sacra Famiglia. La facciata, in marmo, è stata realizzata negli anni 40 del Novecento dall’allora parroco Giuseppe Maria Trillo.
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