L’importante è liberare la mente dalla spazzatura fatta dai molteplici pensieri intrusivi che ci controllano, e che non hanno alcuna rilevanza in quanto si basano solo su passato e futuro mentre tutto ciò che abbiamo è il momento presente ed è solo qui e ora che dobbiamo agire, godendoci il momento, vivendo. Tutto ha uno scopo nella nostra vita, sta a ognuno di noi trovare quale esso sia.
Torna il consueto appuntamento settimanale con il Cineforum Place of Ideas. Il film scelto per quest’occasione è La forza del campione, un film del 2006 diretto da Victor Salva, tratto dal best-seller autobiografico “La via del guerriero di pace” dello scrittore statunitense Dan Millman. Il film è motivante e coinvolgente, non solo per gli sportivi (il titolo italiano del film potrebbe fare pensare questo) ma per chiunque abbia degli obiettivi, dei sogni, nonché chi stia attraversando un periodo difficile. Il messaggio principale del film, come del libro, è l’importanza di liberare la mente dalla spazzatura fatta dai molteplici pensieri intrusivi che ci controllano, e che non hanno alcuna rilevanza in quanto si basano solo su passato e futuro (ricordi, paure, blocchi, farneticazioni) mentre tutto ciò che abbiamo è il momento presente ed è solo qui e ora che dobbiamo agire, godendoci il momento, vivendo. Anche perché, come dice Socrate, non abbiamo controllo su quello che può capitarci, dunque la sola cosa da fare è vivere nel presente e goderselo, rendere il momento presente il migliore possibile, e facendo il possibile per essere i migliori che possiamo essere. Siamo soltanto noi i responsabili delle nostre vite, ed è ora di mettersi al comando, anziché lasciare che altre persone o eventi vari giochino con noi come fossimo burattini. Dan ne è la dimostrazione: dopo l’incidente avrebbe potuto rassegnarsi, lasciarsi andare, perdersi in elucubrazioni mentali, invece, grazie a Socrate, decide di essere lui stesso a creare il suo destino, trova l’amore nella vita di tutti i giorni e, come un vero guerriero, dopo la caduta si rimette in piedi – letteralmente – e continua il suo cammino, non solo tornando a gareggiare ma anche vincendo diversi titoli. Il Cineforum place nasce da un’idea di Mina Cappussi e ha portato negli anni film di successo che hanno affrontato temi sociali e culturali di forte impatto emotivo, organizzato da Centro Studi Agorà e dalla testata UNMONDODITALIANI Umdi, Ippocrates, Casa Molise, Comune di Bojano, Regione Molise-Patto per lo Sviluppo del Molise e con i ragazzi del Servizio Civile all’interno del progetto Molise Noblesse Festival. Il Cineforum Turchese è un “posto delle idee” al pari del Caffè Letterario Turchese e coinvolge il popoloso quartiere di Terre Longhe. La visione del film si svolgerà giovedì 7 dicembre alle ore 11.00, la conduzione è affidata a Carmine Campanella e Carmine Perrella. La grafica è di Valentina Lancellotta.
Il film La Forza del Campione è autobiografico e parla di Dan Millman, un giovane ginnasta il cui unico scopo nella vita è partecipare, e vincere, alle Olimpiadi. Per questo motivo, in palestra cerca di strafare per essere il migliore, ma nel tempo libero pensa solo a bere e andare a letto con le ragazze, poco importa se una di queste è anche il grande amore di un suo amico. Dopo un incubo in cui si vede gareggiare e frantumarsi – letteralmente – una gamba, si alza dal letto e finisce in una stazione di servizio dove incontra un uomo saggio e di straordinarie capacità che Dan soprannomina Socrate. L’uomo comincia a porgli degli interrogativi come “Sei felice?” o, “Cosa farai se non arrivi alle Olimpiadi?”, che mandano in bestia Dan, il quale non prende neanche in considerazione di non potercela fare, poiché quella è tutta la sua vita. Nonostante sia irritato da certi atteggiamenti di Socrate, continua a tornare da lui, finché un giorno, nel parco, Dan ha un’esperienza di cosa davvero significhi liberare la mente e vivere nel qui e ora: Socrate gli dice di essere presente, e prestare attenzione a ciò che sta succedendo in quel preciso istante attorno a lui. Dapprima, Dan risponde che non sta succedendo nulla, ma a un tratto, tutto rallenta e Dan vede, nel giro di un istante, un bacio tra due persone, un cane che gioca e viene coccolato, una coccinella che cammina su una foglia, un ragazzo che legge un libro. Socrate continua a insistere: “il qui e ora è tutto ciò che conta”, e il giorno dopo, agli allenamenti, Dan riesce a essere totalmente presente a ciò che sta facendo, stupefacendo il suo allenatore e i compagni per la sua maestria e una performance perfetta, mai vista prima. Inizia così un vero e proprio allenamento interiore, che Dan svolge di notte alla stazione di servizio, mirato alla meditazione, alla presenza in ogni gesto, all’abbandono degli attaccamenti e allo smettere di farsi controllare dalle emozioni e dai pensieri. Questo lavoro però diventa troppo per Dan, che decide di smettere e tornare alla vita di prima, fatta di allenamento, feste e bevute con gli amici, e donne. Durante una corsa spericolata in moto, Dan fa un incidente e si frantuma veramente una gamba. I medici gli dicono che potrà tornare a camminare, e deve dire addio alla sua carriera da atleta. Per Dan è la fine ma Socrate ricompare con un messaggio prezioso: tutto ha uno scopo nella nostra vita, sta a ognuno di noi trovare quale esso sia. Pian piano Dan cresce, matura, cambia e capisce che tutto ciò che succede, nella vita di ognuno di noi, è importante e non esistono momenti insignificanti, ma soprattutto: “Accetta che non hai controllo su ciò che ti accade, ma che tu ce la faccia o meno, sei comunque eccezionale”. Tutti gli insegnamenti imparati e soprattutto interiorizzati da Dan, fanno sì che, nonostante tutti credessero fosse impossibile, torni a gareggiare vincendo anche diversi premi internazionali.
Di Gioia
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