Chiusa radio delle donne afghane attraverso un blitz dei talebani. Il governo nega alle donne la possibilità di esprimersi attraverso una radio. La direzione di Radio Begum ha lanciato un appello per il rilascio di due soggetti arrestati durante l’operazione governativa
Chiusa radio delle donne afghane, in particolare Radio Begum, nota emittente femminile di Kabul e promotrice dell’emancipazione femminile, che è stata chiusa attraverso un blitz talebano che ha portato non solo al sequestro di computer, telefoni e altre apparecchiature radio, ma anche all’arresto di due dipendenti che non avevano cariche dirigenziali all’interno della radio.
Chiusa radio delle donne dell’Afghanistan negate del diritto allo studio
La radio è stata fondata dalla giornalista Hamida Aman nel 2021 ed era rivolta in particolar modo a tutte le ragazze a cui è stata negata l’istruzione a seguito dell’ascesa al governo dei talebani avvenuta sempre nel 2021.
L’oscurantismo dei talebani
L’Afghanistan da oltre tre anni è diventato un paese che vive nel terrore e nell’oscurantismo dettato dal governo talebano. A seguito dell’irruzione nella radio delle donne, la stessa emittente fa sapere che: “Ufficiali della Direzione generale dell’intelligence assistiti da rappresentanti del Ministero dell’informazione e della cultura hanno fatto irruzione nel nostro complesso a Kabul“.
La denuncia di Radio Begum e dell’Onu
La direzione di Radio Begum dopo aver assistito a questo terribile evento ha deciso di denunciare gli artefici dell’atto, lanciando anche un appello per il rilascio immediato dei due soggetti arrestati.
Arriva anche la denuncia dell’Onu contro questo fenomeno antifemminile e di repressione della libertà di stampa, che sta portando l’organizzazione ad isolare l’Afghanistan a livello internazionale.
La “giustifica” dei talebani
I talebani hanno così “giustificato” questo atto di irruzione all’interno della radio dicendo che l’emittente aveva commesso: “molteplici violazioni, inclusa la fornitura di materiali e programmi ad una stazione televisiva all’estero“.
Un servizio dedicato specificatamente alle donne afghane
La stessa radio dell’accaduto si difende sostenendo di non aver avuto alcun tipo di legame politico e che si occuperebbe di: “servire il popolo afghano e più specificamente le donne afghane“. Ma i talebani ribadiscono che l’emancipazione femminile violi la legge islamica.
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