Cane morto di fame ritrovato dai carabinieri durante un blitz a Catania. Il piccolo bull terrier inglese morì in agonia per anemia e grave disidratazione. Al momento del ritrovamento, il cagnolino era circondato da escrementi e pieno di pulci. Il proprietario di Gibby è stato condannato dal Tribunale di Catania a sei mesi di reclusione e 12 mila euro di risarcimento alle associazioni animaliste
Cane morto di fame e rinchiuso al buio in un garage. Il proprietario di Gibby, un bull terrier inglese di appena un anno, è stato condannato dal Tribunale di Catania a sei mesi di reclusione.
Cane morto di fame dopo giorni di agonia
Il piccolo Gibby nel 2019 venne soccorso dai carabinieri durante un blitz nel quartiere di Librino a Catania e poi immediatamente affidato alle cure di un veterinario. Sebbene il ricovero, il bull terrier inglese morì in agonia pochi giorni dopo per anemia e grave disidratazione.
Al momento del ritrovamento da parte dei gendarmi, il cagnolino era circondato da escrementi e pieno di pulci.
12.000 euro di risarcimento alle associazioni animaliste
Il giudice del Tribunale di Catania ha condannato a sei mesi di reclusione con pena sospesa il proprietario di Gibby, rinviato a giudizio per il reato di maltrattamenti di animali. L’imputato trentunenne dovrà pagare 12 mila euro di risarcimento alle associazioni animaliste che si sono costituite parte civile per difendere i diritti degli animali.
Sensibilizzare la collettività sul disvalore legale
Le Aristogatte, LIDA, Teg4Friends, l’Altra Zampa, le quattro associazioni animaliste che hanno ottenuto il risarcimento dei danni si dicono “soddisfatti del risultato ottenuto” ed annunciano che “continueranno la loro battaglia riunendosi per dare un segnale forte alla collettività al fine di sensibilizzarla sul disvalore legale”.
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