La Sanità molisana è diventata un campo di battaglia. Le soluzioni creative non tardano ad arrivare… Come? Facendo appello all’esercito! Qui gli aggiornamenti recenti.
Abbiamo assistito, sotto l’egida di tutte le formazioni politiche che si sono succedute, ad una colonizzazione clientelare delle strutture pubbliche che sono state progressivamente smantellate fino ad arrivare alla situazione attuale e, contemporaneamente, ad una progressiva ipertrofia delle strutture private,che hanno drenato sempre più fondi pubblici. In un territorio con 300.000 abitanti, i sei ospedali presenti più le altre strutture pubbliche, sarebbero state più che sufficienti a creare una ottima sanità per i cittadini , senza debiti. Invece si è deciso di espandere la spesa con l’accreditamento di strutture private e la gestione mirata alle esigenze clientelari e non ai bisogni reali della popolazione. Ciò ha determinano un debito pubblico enorme che ha portato al commissariamento della nostra sanità. Per questo motivo, Iorio prima e Frattura dopo, hanno acceso due mutui di 50 e 250 milioni di euro che noi cittadini stiamo pagando. In pieno commissariamento, Iorio ha proceduto alla rottamazione dei medici che ha determinato un primo importante depauperamento del personale. Associando questa rottamazione al blocco del turnover si arriva alla drammatica situazione attuale di carenza di personale con la necessità di chiamare i militari. Non dimentichiamo, inoltre, che il primo atto dopo l’accensione del mutuo di 250 milioni da parte di Frattura è stato quello di pagare 87 milioni per prestazioni extrabudget,senza alcuna verifica ed oggetto di contraddittorio legale, ad alcune strutture private. Con l’ultimo POS si è accentuato lo smantellamento delle strutture pubbliche ed il trasferimento di posti letto e servizi ai privati convenzionati. Ciò ha determinato pronto soccorsi intasati, malati lasciati per giorni su barelle, tempi biblici per ricoveri e prestazioni. Le lunghe liste di attesa per gli interventi, dovute oltre che alla carenza di posti letto nel pubblico anche alla drammatica carenza di medici, sono alla base della notevole migrazione sanitaria che ha raggiunto il 28%, la più alta in Italia, come riferiscono le agenzie nazionali. Dopo 12 anni di commissariamento abbiamo una sanità pubblica disastrata, un privato convenzionato ipertrofico ed ancora un debito pubblico presente. Questo debito di 22 milioni nell’ultimo anno, per 15milioni è determinato da prestazioni da pagare ai privati convenzionati. Il Forum in difesa della sanità pubblica di qualità, di fronte a questo disastro attuale chiede ai Commissari ad acta di procedere ad un’attenta analisi dell’origine e del permanere del debito pubblico per individuarne le vere cause e procedere alla correzione di quei fattori che lo determinano e invita la popolazione, in assenza di forze politiche che possano difendere un bene comune come la sanità pubblica, a mobilitarsi per bloccare l’attuale disastro che sta privando tutti noi ed i nostri figli di un servizio fondamentale.
di Ilenia Perrella
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