Camilla uccisa dal vaccino a causa di una nuova sindrome denominata trombocitopenia e trombosi immunitaria indotta da vaccino (VITT). Secondo l’accusa, i medici avrebbero agito con negligenza e imprudenza, omettendo esami essenziali per diagnosticare la patologia che ha portato al decesso della paziente
Camilla uccisa dal vaccino contro il Covid-19. Ai medici, oltre ad essere stati accusati di omicidio colposo, viene contestato anche il reato di falso in atto pubblico per la mancata indicazione del vaccino anti-Covid nella cartella clinica della paziente
Camilla uccisa dal vaccino, rinvio a giudizio dalla Procura di Genova
Richiesto il rinvio a giudizio da parte della Procura di Genova a carico di alcuni medici indagati dell’Ospedale di Lavagna per il caso della ragazza morta a seguito della somministrazione del vaccino anti-Covid, Camilla Canepa. La vicenda del giugno 2021, desta sospetto circa la corretta applicazione delle linee guida per il riconoscimento della sindrome da trombocitopenia trombotica indotta da vaccino (Vitt).
Una nuova sindrome associata al vaccino Covid
La trombocitopenia e la trombosi immunitaria indotta da vaccino (VITT) è una nuova sindrome associata al vaccino a vettore adenovirale ChAdOx1 nCoV-19 contro il SARS-CoV-2. Dato che si tratta di una nuova manifestazione, allo stato attuale sono carenti i dati sulle caratteristiche cliniche e sui criteri prognostici per questo disturbo. Per questo motivo un gruppo di ricercatori ha cercato di fare chiarezza sull’argomento, illuminando alcuni punti ad oggi ancora poco conosciuti.
A questa sindrome sono stati dati vari nomi, ma quello maggiormente adottato è trombocitopenia e trombosi immunitaria indotta da vaccino (VITT)
Negligenza e imprudenza
Secondo l’accusa, i medici avrebbero agito con negligenza e imprudenza, omettendo esami essenziali per diagnosticare la patologia che ha portato al decesso della paziente. Con il manifestarsi di alcuni sintomi compatibili con la Vitt, come un forte mal di testa persistente e una recente vaccinazione con Astrazeneca, non sarebbero stati condotti esami specifici come il dosaggio del D-Dimero e gli anticorpi anti-eparina/PF4.
Ai medici, oltre ad essere stati accusati di omicidio colposo, viene contestato anche il reato di falso in atto pubblico per la mancata indicazione del vaccino anti-Covid nella cartella clinica della paziente. La Procura ha chiesto il processo in maniera formale e gli atti sono stati depositati. I legali dei medici avranno la possibilità di presentare memorie difensive e di richiedere ulteriori accertamenti a difesa degli assistiti.
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