Il caso dei magistrati condannati di Bojano e Sepino, il decumano massimo, via Minucia, delle Calles publicae, Ver Sacrum e Les Mariages Samnites, la quindicina, le testimonianze di bojanesi. Giovedì 24 agosto 2017 alle 17.00, sala universitaria di Palazzo Colagrosso, sarà eseguita in pubblico per la prima volta in assoluto una canzone di transumanza degli anni ’60, testo rinvenuto e adattato da Mina Cappussi: i ricordi di transumanza di Rocco Varallo.
(UMDI – UNMONDODITALIANI) Bovianum caput Pentrorum: migrazioni, uomini e idee. Un titolo di tutto rispetto quello dell’evento organizzato da Centro Studi Agorà – Un Mondo d’Italiani – Istituto Italiano Studi Filosofici con il patrocinio di Via Micaelica – Fidapa BPW – Comune di Bojano – Regione Molise – MolisE’ – Aitef nell’ambito del Molise Noblesse Festival – Movimento per la Grande Bellezza di una piccola Regione. Sanniti, popolo potente e fiero, che nell’attuale Bojano, aveva la sua importante capitale; Sanniti che hanno catturato l’attenzione degli storici; Sanniti i cui riti hanno solleticato artisti e compositori; Sanniti che ancora oggi affascinano archeologi e studiosi di tutto il mondo. Si parlerà appunto di Sanniti, e non solo, a Bojano, Sala Universitaria di Palazzo Colagrosso, Giovedì 24 agosto 2017 alle 17.00, nel convegno moderato da Mina Cappussi, direttore del quotidiano internazionale Umdi Un Mondo d’Italiani, nonché autore del progetto Molise Noblesse Festival. “Via Minucia, Calles publicae, il Ver Sacrum e Les Mariages Samnites, il caso dei magistrati condannati di Bojano e Sepino, il decumano massimo, la quindicina, le testimonianze di bojanesi” il sottotitolo dell’importante iniziativa culturale e di promozione del territorio, che vedrà l’intervento di studiosi di fama, quali il prof. Natalino Paone studioso, scrittore e il prof. Giulio De Jorio Frisari, Istituto Italiano Studi Filosofici, assieme all’architetto Oreste Muccilli e alla presidente della Fidapa BPW Bojano, Mariantonietta Romano, introdotti dai saluti di Marco Di Biase, Sindaco di Bojano e Nico Ioffredi, consigliere delegato alla Cultura Regione Molise.
Il saggio di Mina Cappussi e Natalino Paone
Lo spunto per parlare di questi coraggiosi italici lo ha offerto il saggio di Mina Cappussi e Natalino Paone nel volume “La Mia Lunga Strada Verde 2”di Rocco Varallo, a cura del prof. Paolo Saggese, presentato dalla presidente del Consiglio Regionale della Campania, Rosetta D’Amelio, e dal vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola.
La canzone dei primi anni ’60 rinvenuta, adattata, musicata e cantata da una voce eccezionale
Ne parlerà brevemente Rocco Varallo, ma la vera chicca della giornata sarà la presentazione pubblica, per la prima volta e in esclusiva, di una canzone di Transumanza degli anni ’60, testo di Mina Cappussi, musicata da Antonio Biancaniello e cantata dalla splendida voce di Paola Giannone, dal titolo “L’inno del nostro amore”, che racconta di un incontro fortuito tra due giovani, sotto lo sguardo severo delle rispettive famiglie, lo sbocciare di un tenero amore tra un ragazzo al seguito delle mandrie in cammino verso la Puglia e una fanciulla locale. Una storia vera, che i protagonisti non hanno mai scordato, anche quando le loro vite hanno preso direzioni differenti, una storia nata su quell’erbal fiume silente di dannunziana memoria, che ripete “Questo è l’amore transumante, lungo il tratturo si consuma; questo è l’amore itinerante, aspetta l’inverno per tornare”.
Le testimonianze
In tal senso porteranno la propria testimonianza, i ricordi e le esperienze della transumanza, introdotti da Maurizio Varriano di Borghi d’Eccellenza, Claudia Patricelli e Michele Campanella, assieme a Franca Molinaro.
Montesquieu e Mozart
Gli interventi saranno intercalati dalla lettura di brani da “Les Mariages Samnites” di Montesquieu e saranno eseguite le 8 Variations on Dieu d’amour from Les Mariages Samnites K 352/347 di Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 27 gennaio 1756 – Vienna, 5 dicembre 1791), che ha immortalato le usanze sannite in tema di matrimoni.
E si celebreranno matrimoni in diretta
Proprio per celebrare degnamente il compositore austriaco (che non ha mai amato la propria città natale di cui scriveva: “Tengo molto poco a Salisburgo e ancor meno al suo arcivescovo” e in collegamento con il Ver Sacrum della Fidapa che si terrà il giorno precedente, nella sala universitaria di Palazzo Colagrosso sarà celebrato dall’officiante, Mario Lucarelli, il rito del matrimonio per due giovani coppie di discendenti dei Sanniti Pentri: Andrea Taddeo con Raffaella Tavone, Luigi Cimmino con Lucia Monaco
La selezione dei testi è di Sabina Iadarola, la grafica di Massimiliano Rossi.