Bonus 1000 euro a fondo perduto per imprese, partite iva e titolari di reddito agrario. Le domande dovranno essere inviate all’Agenzia delle Entrate
Bonus 1000 euro per imprenditori, artigiani, agricoltori e commercianti a partire da Lunedì 15 giugno. Avranno tempo di fare la domanda fino al 24 agosto. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtier sottolinea che questo Bonus è “Un sostegno in più, possibile da ottenere in modo semplice e direttamente sul conto”. Inoltre, il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli, fa sapere che non sarà necessaria alcuna domanda per quanto riguarda la riduzione automatica dei costi degli oneri di sistema sulle bollette elettriche. Le istruzioni per accedere al Bonus a fondo perduto a favore delle imprese e delle partite Iva danneggiate a causa dell’emergenza Covid-19, previsto dal Decreto Rilancio, sono fornite dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini.
Bonus 1000 euro, ecco chi potrà richiederlo
Il contributo potrà essere predisposto e inviato dal primo pomeriggio del 15 giugno 2020 mediante il canale telematico Entratel o mediante il portale Fatture e Corrispettivi. La domanda dovrà essere presentata all’Agenzia delle Entrate. Il Bonus potrà essere richiesto dalle partite iva, dalle imprese e dai titolari di reddito agrario. Non possono avvalersi del sostegno le attività che hanno già chiuso, gli intermediari finanziari e le società di partecipazione. Gli iscritti alle casse previdenziali e chi beneficia già dei Bonus previsti dal decreto Cura Italia ovvero quello per professionisti e quello per i lavoratori dello spettacolo.
Bonus 1000 euro,i requisiti da avere sono due. Ecco quali
I requisiti da avere, per ottenere il Bonus, sono due, uno consiste nell’aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro. Il secondo requisito, invece, è che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’analogo ammontare del mese di aprile 2019. Ci sono, però, due eccezioni, una è che il soggetto interessato abbia avviato la propria attività a partire dal 1° gennaio 2019 (il contributo spetta allora a prescindere dal calo del fatturato). Lo stesso per i soggetti con domicilio fiscale o sede operativa situati nel territorio di Comuni colpiti da eventi calamitosi (sisma, alluvione, crollo strutturale), ancora in emergenza al 31 gennaio 2020.
Ecco come fare la domanda
Attraverso il canale telematico Entratel/Fisconline, nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi si deve presentare la domanda compilata, trasmettendo elettronicamente una specifica istanza utilizzando un software. Il contribuente potrà avvalersi degli intermediari che ha già delegato al suo Cassetto fiscale o al servizio di Consultazione delle fatture elettroniche. Per accedere alla procedura bisogna avere le credenziali Fiscoonline o Entratel dell’Agenzia. Oppure è possibile farlo tramite Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, oppure mediante la Carta nazionale dei Servizi.
Come calcolare il contributo
Il contributo si calcola applicando una specifica percentuale in relazione all’ammontare di ricavi alla differenza fra il fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020. Il valore corrispondente del mese di aprile 2019: 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 400mila euro; 15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 1 milione di euro; 10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 5 milioni di euro. Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
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