Letture teatrali, quadri dI ogni epoca e stile pittorico, riflessioni a cuore aperto sui tabù. Straordinaria la presenza dell’autrice di “Cuori allo Specchio”, Manuela FORTE che è riuscita a coinvolgere tutti i partecipanti con occhi diversi alla scoperta delle “costellazioni familiari” e dei sentimenti più reconditi del nostro Io interiore. Tema, Alice nel Paese delle Meraviglie perfettamente ricreato dai componenti della Compagnia Stabile del Molise degli insegnanti Paola CERIMELE, Raffaello LOMBARDI e Mariangela LOMBARDI. Di seguito tutte le foto dell’evento.
Successo davvero importante registrato ieri sera, 7 aprile, per il Caffè Turchese, dai volontari del Servizio Civile Nazionale, coordinati dall’International Magazine UN MONDO D’ITALIANI, al Teatro Comunale di Bojano. Fra i presenti anche Giuseppe CATERINA, già sindaco di Isernia. Tra una bella tazza di tè caldo, gentilmente fornito dal Bar Centro, e una fetta della prelibata torta alle pere e al cioccolato preparata da Ave VENDITTI, si è scavato nell’anima, nelle sue viscere più nascoste. Nei Tabù. Una parola strana a cui è difficile dare un significato, anche a causa della sua origine, di matrice polinesiana. Ci sembra un concetto così distante da noi, ma in realtà non lo è. Forse perché andando avanti la cultura si modifica e perde alcune parole. Difatti l’ultimo termine, culturalmente più vicino a noi, che corrisponda al termine polinesiano è sacer, nell’accezione più arcaica dell’aggettivo latino, e prima troviamo, hàgos, in greco, e kodausch, in ebraico e tutti questi termini corrispondono, non solo alla parola polinesiana tabù, ma anche al contrario di noa che, in polinesiano, sta per usuale, accessibile; tutti questi termini hanno assunto due accezioni che insieme ne costituiscono il significato passe-partout di orrore sacro. Per WUNDT, come riporta nella sua opera Völkerpsychologie, il tabù è il “più antico codice di leggi non scritte dell’umanità”. Per gli uomini primitivi il tabù era, secondo gli studi di Sigmund FREUD, come spiegato in Totem e tabù, un timore fattosi oggettivo. Non possiamo dire che la società attuale, culturalmente avanzata e lontana da certe superstizioni, abbia allontanato completamente i tabù: infatti, benché queste cose inaccessibili si siano ridotte nel tempo, anche noi, donne e uomini del terzo millennio, pronti anche ad uscire dal mondo, guidati dai tanti interrogativi da risolvere, ma anche dal semplice gusto per la scoperta, conserviamo ancora i nostri tabù. Tra questi ci sono l’incesto, il più antico di tutti, diventato l’highlander dei tabù primitivi, e poi i tabù odierni, quali l’alcolismo, la disabilità, il femminicidio, la tossicodipendenza, la gravidanza indesiderata, il suicidio, e via dicendo che sono le cose che facciamo ancora fatica solo a pronunciare. Ma come ci fa comprendere Manuela FORTE, counselor psico-somatico, wellness coach, ideatrice della filosofica di vita meditazione-guarigione, anche con il suo libro Cuori allo Specchio, (con la prefazione di Mina CAPPUSSI) per vivere bene, soprattutto psicologicamente ed emotivamente, bisogna esorcizzare i tabù, parlandone, riuscendo in questo modo a far esprimere anche il lato “negativo” di noi stessi. Ovviamente non siamo angeli e non abbiamo soltanto un’anima buona, siamo buoni e cattivi, angeli e demoni allo stesso tempo, e per conoscerci, e per aiutarci a vivere bene, diventa necessario scavare nel nostro profondo e affrontare anche i nostri tabù. A questo scopo nasce il “piccolo e benefico manuale di counseling” di Manuela FORTE custode di “racconti per anime curiose di evolvere”.
Un appuntamento straordinario, quello voluto dai ragazzi del Servizio Civile di Bojano, dalla redazione del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI e dalla Compagnia Stabile del Molise di Paola CERIMELE, Raffaello LOMBARDI e dalla volontaria Mariangela LOMBARDI, coordinatrice dell’incontro con il nostro direttore Mina CAPPUSSI. Fil rouge del Caffè Letterario Turcheseè stato lo specchio, come per il libro, che, appunto, si costruisce su racconti-specchio di due anime ciascuno, che diversamente non si sarebbero mai incontrati. Ognuno dei racconti è un coro a due voci dei protagonisti, e si dipanano tra i disagi esistenziali con un finale aperto, lasciato alla volontà del lettore. Essi diventano, così, un specchio dell’anima nel quale auto-osservarci per permetterci di accettare, accogliere, perdonare e lasciare andare.
Durante la serata di ieri sono stati letti quattro racconti dal libro di Manuela FORTE dagli studenti della Compagnia Stabile: gli interpreti sono stati Daniele e Marco MUCCILLI, Mariantonietta ROMANO, Dalila TAMBURRI, Rita GIANFRANCESCO, Ave VENDITTI e Maria Carmela PIETRUNTI. Prima dei racconti, Marta UCCIFERRI e Adriana NIRO, hanno letto alcuni frammenti della prefazione di Mina CAPPUSSI dal libro Cuori allo Specchio, introducendo il tema dello specchio nell’arte, da VAN EYCK a VELASQUEZ, da CARAVAGGIO a PISTOLETTO e BACONE.
L’appuntamento è stato davvero speciale perché questa volta è stata ricreata perfettamente l’atmosfera del Caffè Letterario in un vero teatro. Un autentico simposio letterario realizzato tenendo a mente l’ora del tè di Alice e il Cappellaio Matto in Alice in Wonderland e in Trough the Looking-Glass and What Alice Found There di Lewis CARROLL. Riflessioni costruttive e ricche di energia positiva, alla scoperta dei lati più reconditi e primitivi della personalità umana. I temi trattati non saranno più temi oscuri e tabù: come assunto nel corso della serata, i mostri che ci portiamo dentro fanno parte di noi e hanno bisogno di essere riconosciuti.
A chiudere la serata, Mariantonietta ROMANO, presidente della F.I.D.A.P.A. BPW di Bojano, studentessa della Compagnia Stabile del Molise, ideatrice e promotrice del progetto culturale sulla città matesina Adottiamo la nostra Storia, nonché esperta d’arte e di beni culturali, ha esibito uno studiato excursus storico-artistico sul tema lo specchio nell’arte, partendo dall’arte vascolare della Magna Graecia di II secolo fino ad arrivare alla mostra al MoMa di New York, passando per la mostra innovativa del 1963 alla Galatea di Michelangelo PISTOLETTO, in una evoluzione graduale che ritrova lo specchio, prima, come simbolo del peccato capitale della superbia, fino ad arrivare alla rappresentazione dello specchio nell’arte contemporanea, specchio inteso come finestra sull’animo umano, passando per VAN EYCK, con il Ritratto dei coniugi Arnolfini, VELASQUEZ, con Las meniñas, CARAVAGGIO, con La conversione di Maddalena e il Narciso di Palazzo BARBERINI a Roma, KLIMT, con la Nuda Veritas, e con tanti altri autori, compresi alcuni fiamminghi.
Bojano, nonostante l’indifferenza delle istituzioni, continua ad essere centro di cultura nuova grazie all’iniziativa delle associazioni, mecenati di progetti all’avanguardia, come nel caso di questa iniziativa che si pone al servizio del paese, grazie alla volontà e alla straordinaria dedizione dei giovani volontari dei progetti ARGENTO e TURCHESE, all’impegno del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI e della Compagnia Stabile del Molise.
Il Caffè Turchese è una delle straordinarie idee di Mina CAPPUSSI, studiate per creare cultura e per diffondere il piacere della lettura, e fatte proprie dagli altri sodalizi dell’area, oltre alle altre numerose proposte volute dai ragazzi bojanesi e non solo. Un modo originale per rendere omaggio alla cultura, da sempre ispiratrice delle menti più illuminate nel corso dei secoli. Il progetto si propone di realizzare un luogo di confronto tra opinioni, un momento in cui la lettura condivisa dei capitoli più noti e meno noti della letteratura, specialmente italiana, ma anche internazionale, fondendosi con l’Io e l’immaginazione di ciascun partecipante. Fondamentale per questo specifico Caffè Turchese, dopo quelli itineranti sul territorio, la fattiva collaborazione della Compagnia Stabile e in particolare di Paola CERIMELE.
“Lo specchio che Manuela Forte ci consegna – le parole di Mina CAPPUSSI lette da Marta UCCIFERRI – è uno strumento di autoconoscenza: trangugia l’universo che vi si riflette e troviamo noi stessi con tutto il nostro bagaglio di paure, giudizi, convinzioni. Nudi, di fronte all’immagine di noi stessi disgiunta dal “falso d’autore” che avevamo costruito – così come ci ricorda la Nuda Veritas di KLIMT – scopriamo la bellezza del viaggio, nel momento stesso in cui lo compiamo”.
Un incontro davvero unico nel suo genere, cha ha piacevolmente spinto tutti i partecipanti a dedicarsi alla lettura tutta d’un fiato di Cuori allo Specchio. Dal termine del simposio, tutti, a Bojano, si chiedono quale sarà la data del prossimo Caffè Turchese che, come annunciato nel corso della serata con il tema dello specchio, avrà come protagonista il romanzo storico “I Promessi Sposi” di Alessandro MANZONI e si svolgerà ancora una volta in collaborazione con la Compagnia Stabile del Molise.
di Adriana Niro
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