Bojano elezioni comunali 2016. Folla per Massimo Romano davanti al municipio

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E’ cominciata la corsa alla candidatura a Bojano per il rinnovo del Consiglio comunale. La parola va a Massimo Romano, ex consigliere regionale, e alla sua lista “Bojano domani”, che ha presentato il programma elettorale.

(UMDI – UNMONDODITALIANI) Bojano domani, guidata da Massimo Romano, 34 anni, avvocato ed ex consigliere regionale, ieri, 11 maggio 2016 alle ore 18:00, ha dato il via alla corsa per la candidatura a sindaco, che segnerà la fine dell’esperienza decennale dell’attuale medico della clinica Villa Esther, Antonio Silvestri, presentando i rappresentanti della lista e il programma elettorale. Già precedentemente Massimo  Romano aveva detto che questa sarebbe stata l’occasione per spiegare le ragioni che lo hanno convinto ad accettare l’invito alla candidatura, e a quella che poi sarebbe stata la sua sfida personale nella propria città. Carico di entusiasmo, il giovane rampollo di una delle dinastie più note e longeve della capitale pentra, ha tenuto il suo discorso alla sede, delineando gli obiettivi che intende raggiungere assieme al suo team; obiettivi quali rinnovamento, efficienza della pubblica amministrazione e trasparenza. Che se lo aspettasse o no, all’incontro hanno presenziato moltissime persone, alcune anche facenti parte della concorrenza e quindi inviate per spiare, o almeno per studiare le mosse dell’avversario che nel 2009 aveva provato  a candidarsi come sindaco di Campobasso.

Le aspettative per queste elezioni sono alte, i candidati sono determinati ad avere la meglio gli uni sugli altri e i cittadini sono ansiosi di veder realizzati i propri bisogni. Non sono pochi gli imprenditori che hanno dovuto chiudere i battenti, cosa che ha causato l’incremento della percentuale di disoccupazione nella quinta città più grande del Molise alla quale tutti guardano in questi giorni con particolare attenzione perché dal risultato delle Amministrative di Bojano disegnerà lo scenario per le Regionali tra due anni. In particolare il presidente della Giunta regionale, Paolo Di Laura Frattura, sostiene la lista di Marco Di Biase, titolare della clinica Villa Esther per verificare il proprio elettorato. L’aria, a Bojano, è carica di tensione, ormai da settimane, anche se per il momento la situazione sembra statica e ci sono tre liste in particolare che sembrano giocarsi la vittoria sul filo del rasoio. Cosa bisogna aspettarsi da queste elezioni, e da ciò che  ne deriverà in futuro, è ancora incerto, ma i cittadini di Bojano sembrano essere convinti, almeno questa volta, di non voler più sottostare alle ingiustizie subite in questi anni e allo sfacelo dell’ultimo periodo evidenziato dalla latitanza del sindaco Silvestri.

 

Nel frattempo, vedremo come risponderanno gli altri candidati nei prossimi giorni, contando nel fatto che se ne vedranno, e sentiranno, delle belle. Intanto il gruppo dei candidati di Area Matese e il candidato Sindaco Alfonso Mainelli, in campo per le elezioni  amministrative del nel comune di Bojano, hanno già indetto una conferenza stampa tenutasi lo scorso 10 maggio 2016 alle 17.00 per la presentazione della lista e del programma amministrativo.Il gruppo si è presentato compatto, formato da professionisti, cittadini impegnati, giovani volenterosi, politici di esperienza capitanati da quello che è noto un po’ ovunque come l’avvocato verde, che ha combattuto importanti battaglie per la salvaguardia dell’ambiente.

 

Ha ufficializzato i propri candidati, e il candidato sindaco Dario Patullo, anche il Movimento 5 Stelle, che si è presentato alla cittadinanza lunedì 9 maggio alle ore  18.30, presso la sede del Movimento, in via Turno, nei pressi della statua di San Pio. “La storia del paese matesino sta già cambiando – scrivono i grillini matesini – e la presentazione di una lista composta da volti puliti e promettenti è una garanzia per il futuro di Bojano. Candidato sindaco e consiglieri costituiscono un gruppo eterogeneo di attivisti impegnati su ogni fronte, dall’urbanistica alla cultura, dalle politiche sociali all’ambiente, dall’amministrazione trasparente al lavoro e via dicendo. Bisogna interrompere il ricorso delle facce di sempre, soliti noti inconcludenti con i loro schemi fissi, per una Bojano che deve necessariamente risalire la china”.

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