La Regione Molise non ha accreditato al Comune di Bojano le somme per la liquidazione del primo stato di avanzamento dei lavori all’impresa. La gara d’appalto per i lavori è stata aperta nel 2011, quando sindaco di Bojano era Antonio Silvestri.
(UMDI – UNMONDODITALIANI) Stop a “Le Vie dell’Acqua”. Sono stati sospesi i lavori del progetto approvato dall’amministrazione precedente. Gli interventi pianificati erano previsti nelle seguenti zone: la fontana di Majella, la località Pietre Cadute, (vista la recente frana), Santa Maria dei Rivoli, Taddeo, il primo tratto del fiume Biferno ed infine un canale. Il progetto è un ‘importante iniziativa, che si è posta l’obiettivo di recuperare e di valorizzare alcuni ambiti specifici, dalle sorgenti ai primi tratti del corso fluviale che attraversano e delimitano l’abitato di Bojano, attraverso un percorso che riesca a ricollegare l’acqua con l’abitato e la sua vita quotidiana per una fruizione anche ludica di queste aree e per attività turistico- culturali legate alla conoscenza del territorio ed alla riscoperta dei valori storici. L’impresa Camardo Srl di Baranello ha sospeso i lavori perché la Regione Molise non ha accreditato al Comune di Bojano le somme per la liquidazione del primo stato di avanzamento dei lavori alla stessa impresa. L’appalto dell’opera, come è noto, è stato eseguito nell’aprile 2016 con gara ad evidenza pubblica, mediante procedura aperta. I lavori sono iniziati il 20 ottobre scorso.
LA GARA D’APPALTO
La gara d’appalto per i lavori è stata aperta nel 2011, quando sindaco di Bojano era Antonio Silvestri. La gara era relativa all’affidamento dell’incarico della progettazione preliminare, definitiva e esecutiva, al coordinamento della sicurezza in fase progettuale, alla direzione ed assistenza lavori, misura, contabilità, coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, assistenza al collaudo, relazioni specialistiche ivi compresa la relazione geologica e geotecnica, prestazioni accessorie e speciali e di tutte le autorizzazioni e nulla-osta eventualmente necessari all’utilizzo dell’opera. Visto il mancato accreditamento, l’impresa ha deciso di chiedere al direttore dei lavori la loro sospensione fino al saldo integrale del credito vantato, richiesta che è stata accordata.