Bojano arrestata ladra rapinatrice per furto, appropriazione indebita e truffa. Aveva rubato in chiesa e malmenato il parroco che l’aveva sorpresa ad appropriarsi delle offerte e di oggetti preziosi, assieme al compagno e con un bambino al fianco di cui si sono perse le tracce. Altri colpi erano stati messi a segno su autobus, in esercizi commerciali e in danno di privati cittadini. Sono in corso accertamenti per chiarire le dinamiche e le congiunture che l’hanno portata alla dimora in Bojano e in che modo vi è giunta. La 25enne è ora rinchiusa nel carcere di Benevento
Bojano arrestata rapinatrice giovanissima (è nata nel 1998), che alloggiava in un appartamento sul viale principale della città. Come nei migliori film d’avventura, la 25enne conduceva un’esistenza apparentemente normale, cambiando generalità, domicilio, amicizie e relazioni. “Falsa identità”, “Vite in Fuga”: il cinema ha dedicato innumerevoli film a uomini e donne saltimbanchi, da una vita all’altra, da una città all’altra, ogni volta ricominciando da capo.
Bojano arrestata rapinatrice con una identità fresca di stampa
Non importa il nome, potremmo chiamarla Laura, o Paola, o Maria. A Bojano era arrivata con una sua personale narrazione, costruendo a tavolino un passato da presentare, una storia da raccontare, stringendo amicizie con il vicinato e senza dare troppo nell’occhio. A soli 25 anni non è poi troppo strano giungere in un paese nuovo, inventando corsi universitari, famiglie lontane, un lavoro che non esiste. Ma c’è un particolare che è stato sottovalutato dalla nostra rapinatrice seriale: l’appartamento preso in locazione è attenzionato dalle forze dell’ordine, perché facilmente concesso a persone con la fedina penale sporca o comunque non residenti fisicamente in città.
3 anni di reclusione per rapina aggravata
Sono stati i Carabinieri della Stazione di Bojano, nel corso di una attività preventiva ad individuare la ragazza di origini marchigiane, ricercata per rapina. Della donna non si conosceva il volto, dunque il controllo è stato di tipo speditivo, fino al rintraccio della fuggitiva. E’ bastata una comparazione, il riscontro sui movimenti, alcuni approfondimenti documentali perché i militari appurassero che la donna doveva espiare una pena di anni 3 di reclusione per il delitto di rapina aggravata commesso in Gatteo Mare (in provincia di Forlì Cesena) nel 2018.
La rapina a Gatteo Mare in danno di don Mirco Bianchi
Don Mirco Bianchi era finito al pronto soccorso dopo aver sorpreso la ladra e il compagno mentre stava rubando le offerte dalla sacrestia. Vistisi scoperti, i due hanno cercato di dileguarsi, ma sono stati inseguiti in strada dal sacerdote, braccato e picchiato dalla ragazza con una prognosi di otto giorni. L’uomo era stato individuato dall’Arma ed arrestato.
Che ne è del bambino?
La ragazza, condannata a 3 anni di reclusione, era riuscita a far perdere le sue tracce. Pare che nella circostanza la donna avesse con sé un bambino, riuscendo a far perdere le proprie tracce nascondendosi tra i turisti. Del bambino non si ha notizia. Non si sa neppure se fosse suo figlio o se fosse stato usato per favorire la fuga.
Un appartamento sospetto
Da quella data, la ragazza, allora 20enne, cambiava continuamente domicilio, città e regione, riuscendo ad eludere i controlli di polizia, non riuscendo però a sottrarsi all’attenzione dei militari della Compagnia matesina, che periodicamente verificano le persone dimoranti in appartamenti da tempo individuati come ritrovo di pregiudicati e non residenti.
E poi furti in autobus e in negozi
L’episodio, purtroppo, non era rimasto isolato, infatti colpi erano stati messi a segno diversi su autobus, in esercizi commerciali e in danno di privati cittadini, riuscendo sempre a fuggire.
Un curriculum da film
Un curriculum di tutto rispetto. Nel tempo era stata fermata e arrestata per furto, detenzione di sostanze stupefacenti (oltre 100 gr di hashish), appropriazione indebita e truffa!
Chi l’ha aiutata ad arrivare a Bojano con una nuova identità?
Sono in corso accertamenti per chiarire le dinamiche e le congiunture che l’hanno portata alla dimora in Bojano e in che modo vi è giunta, nella considerazione che l’attività delittuosa sarebbe continuata, attesa l’assenza di alcun ravvedimento nel tempo, nonostante i rigori della legge.
Bojano arrestata rapinatrice finita in carcere a Benevento
La donna si trova oggi associata alla casa circondariale di Benevento, ove espierà la pena di 3 anni di detenzione.
Soddisfatto il Comandante della Compagnia Carabinieri di Bojano
Grossa soddisfazione da parte del Comandante della Compagnia Carabinieri di Bojano, capitano Edgar Pica, che plaude all’operato dei sui militari. Un’attività di prevenzione, quella dei Carabinieri del capoluogo pentro, che si rivela strategica in una città tranquilla e serena, ma pur sempre molto appetibile per un certo tipo di organizzazioni malavitose.
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