Bojano 25 aprile risposte mancate da parte del sindaco. Si stava meglio quando si stava peggio…costruzioni abusive realizzate su fossi vernili, allagamenti, rischi per l’incolumità delle persone. La diatriba tra un cittadino e l’amministrazione comunale al centro di una diffida legale
Bojano 25 aprile risposte mancate e accuse, ordinanze, diffide. E’ la storia di un contenzioso che, esattamente un anno fa, tappezzava la città di manifesti. La firma è di Enzo Colozza, destinatario è il primo cittadino.
Bojano 25 aprile risposte mancate. Il testo integrale del manifesto
“Risposta di un cittadino al comunicato del sindaco di Bojano sulla ricorrenza del 25 aprile
Egr. prof. CARMINE RUSCETTA, non la chiamo SINDACO anche se l’ho votata perché, visto il suo discutibile comportamento, ritengo che Lei non mi rappresenti in quanto non si è degnato di rispondere, stranamente, né alle mie numerose note e né tanto meno alla DIFFIDA del mio legale avv. ALFONSO MAINELLI, sulla questione che ben conosce circa le costruzioni abusive realizzate su fossi vernili che, ostruendo il normale deflusso delle acque piovane, causano vasti allagamenti con danni alle proprietà private e rischio per l’incolumità delle persone. Le ricordo che il Comune di Bojano per altri casi di abusivismo o presunti tali si è costituito in giudizio, mentre in questo caso, inspiegabilmente, non lo ha fatto!!!
Mi sorprende non poco, che uno come Lei, proveniente dal mondo della scuola dove di norma si educano i futuri cittadini alla lealtà, al rispetto della legalità e alla convivenza civile, parli di COSTITUZIONE [dimenticando l’ART. 97 il quale impone che l’operato della P.A. sia improntato nel rispetto della legge e dell’imparzialità], di DIRITTI e GIUSTIZIA che a Bojano sembrano essere latitanti.
Riempirsi la bocca con queste belle parole è facile, ma poi all’atto pratico quando quei principi vengono calpestati e colui che dovrebbe essere il garante del rispetto della GIUSTIZIA e LEGALITA’ li ignora consapevolmente, non si sa bene per quale motivo, anche se il sottoscritto può immaginarlo, allora mi fa pensare che parlare di “ESIGENZE REALI DEI CITTADINI”, come Lei ha affermato in occasione del 25 aprile, e lavorare “PER UN FUTURO DI PACE, GIUSTIZIA e DIRITTI”, sia veramente un paradosso.
Spieghi ai Suoi amministrati nella veste di Capo della Protezione Civile locale perché determinate ORDINANZE (n. 3/2010, n. 41/2015 e n. 1/2016), LEGGI (art. 140 del R.D. 08/05/1904 n. 368), REGOLAMENTO COMUNALE d’IGIENE DEL COMUNE DI BOJANO (art. 13) APPROVATO DAL CONSIGLIO MUNICIPALE IL 25 NOVEMBRE 1965 e CODICE CIVILE (art. 913 e seguenti), disposizioni finalizzate alla prevenzione dei rischi idro-geologici e alla salvaguardia della salute ed incolumità pubblica, PER ALCUNI CITTADINI SONO VALIDE con interventi tempestivi del Comune per farle rispettare, mentre PER ALTRI NO!
Spieghi perché non si è attivato neanche su una comunicazione dei VV.F di Campobasso, IGNORANDOLA COMPLETAMENTE, nonostante gli stessi abbiano evidenziato «di provvedere ad effettuare ogni altro intervento ritenuto opportuno per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità».
Evidentemente le recenti alluvioni e tragedie di CASAMICCIOLA, MARCHE ed EMILIA ROMAGNA messe in ginocchio da madre natura e dall’abusivismo selvaggio non Le hanno insegnato nulla!
Con tutta onestà penso che si stava meglio quando le passate amministrazioni comunali, pur gestendo la cosa pubblica in maniera allegra, quanto meno non calpestavano i diritti dei cittadini in una maniera così palese come sta avvenendo oggi.
Come si vede il detto: “Predicare bene e razzolare male” è sempre più attuale.”
Bojano, 5 giugno 2023 ENZO COLOZZA
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