Biennale Internazionale Santa Severina un evento di rilievo che vede Artisti da tutto il mondo tra le viuzze le piazze, le vestigia bizantine e normanne, il maestoso castello, la cattedrale, il battistero, la cattedrale. Una comunità incastonata sull’altura, insieme al suo maniero, aperta ai movimenti artistici che arrivano da ogni dove
Biennale Internazionale Santa Severina inaugura oggi la quarta edizione dopo lo stop di due anni imposto dalla cosiddetta pandemia. Valore aggiunto per la nota manifestazione, ambientata nello splendido castello (tra i meglio conservati d’Italia) fatto costruire da Roberto il Guiscardo su preesistenti vestigia greche e bizantine, la direzione artistica di Sazesh Mohammad, molto noto nel panorama artistico scultoreo mondiale del marmo e del bronzo, artista lui stesso e scultore ebraico iraniano persiano che ha scelto di vivere a Carrara, dove lo stesso Michelangelo aveva preso in affitto, nel 1497, una casa di proprietà del cavatore Francesco Pelliccia, per scegliere personalmente il marmo per la Pietà, monumento commissionatogli dal cardinale di San Dionigi (Jean de Bilheres de Lagraulas), per 450 ducati d’oro.
Biennale Internazionale Santa Severina, artisti provenienti da tutto il mondo
Arrivano dalla Russia e dall’Ucraina (le guerre, nell’arte, non esistono!), dalla Germania, dall’Inghilterra, dalla Francia, dal Belgio, dall’Iran, dalla Norvegia, dall’Austria, dall’Olanda e dall’Italia gli artisti invitati personalmente da Sazesh, di cui si è preso cura il dr. Bruno Cortese, membro del Direttivo Nazionale dei Borghi più belli d’Italia: Manola Andreani, Arne Maeland, Abrahim Bajalanluo, Vidar Bratlund-Maeland, Abramo Cantiello, Mina Cappussi (giornalista-artista fuori catalogo), Anna Divan, Mesi List, Gabriele Lucarini, Daniela Marchetti, Rocco Marotta, Lili Marsiglia, Mariella Menichini, Anna Paola Micheli Pellegrini, Giovanni Orlando, Susann Ohlendorf, Patrizia Pelù, Giuseppe Pezzica, Renate Polzer, Ania Sabet, Silvio Santini, Inna Shvets, Ali Soltani, Talari Tabriz, Avetis Vighen, Mir Hosein Zenozi, A&V Albertivaira
Ma la Biennale è solo una parte di un più vasto programma che movimenta questo angolo della terra degli Enotri, ricca di testimonianze di storia e di arte. Ne è un esempio il castello di Santa Severina detto anche Carafa o di Roberto il Guiscardo, il re normanno che ne ordinò la costruzione nel XI secolo nel luogo dove sorgeva l’acropoli della vecchia Siberene. Il maniero ospita eventi, concerti, rappresentazioni, la Biennale Internazionale dal 10 luglio al 30 settembre 2023, e la stagione concertistica nel salone del piano nobiliare. (Leggi il concerto del pianista Fabio Di Gennaro) nonché rassegne cinematografiche nello spazio prospiciente (Leggi Cartoline da Pozzallo di Ivano Guidi). Accogliente e ospitale la popolazione locale, non si può non citare l’abnegazione di Bruno Cortese, medico in pensione e già sindaco, punto di riferimento per gli artisti, ai quali assicura una ospitalità generosa e calda, sempre attenta, mai banale, facendo anche da cicerone tra le strade, nei musei, al castello.
Biennale: respiro internazionale nel borgo tra i più belli d’Italia
La cittadinanza è in fibrillazione per la Biennale d’Arte voluta dal sindaco di Santa Severina, Salvatore Giordano, e inaugurata dal suo precedessore, Bruno Cortese, entrambi medici con il pallino per la politica e la dedizione all’amministrazione cittadina.
Per le stradine, le piazze, sulle vestigia bizantine e normanne, è facile incontrare gli artisti internazionali che sono arrivati in provincia di Crotone da tutto il mondo per le sezioni di scultura, pittura, fotografia, poesia, musica, architettura. Al castello Fernando Panza offre supporto logistico insieme a Maurizio Ziparo e agli altri dello staff: Gianna Di Leo, Maria Teresa Durante.
Il sindaco, Salvatore Giordano: arte con punto d’incontro
“Si sente un respiro europeo – le dichiarazioni del Sindaco Salvatore Giordano – nell’apertura di questa Mostra Internazionale. Si percepisce la possibilità di un punto d’incontro tra uomini liberi, uniti dal linguaggio dell’arte. La Mostra Internazionale di Santa Severina inventata ed allestita dall’eclettica personalità del Professor Mohammad Sazesh, ha un ruolo fondamentale nel servire queste particolari esigenze: l’interazione artistica sotto uno sguardo attento ai contesti capace di facilitare la lettura delle opere”.
Bruno Cortese: strategia culturale per valorizzare
“L’idea suggerita dal creativo Mohammad Sazesh conferma la capacità di coinvolgimento della nostra gente, – la nota di Bruno Cortese (Direttivo Nazionale di Borghi più Belli d’Italia) – che si è abituata a condividere e interagire con gli artisti, provenienti da più parti del mondo. Il progetto fin dall’inizio ha seguito una fondamentale strategia culturale costruita, soprattutto per valorizzare il territorio con le sue bellezze interiori e magiche, con le sue tradizioni, e i suoni, le parole, testimonianze di quella radice primordiale che ci appartiene da secoli”.
Silvano Cavarretta: ripresa sociale dopo lo stop del Covid
“Quest’anno, ancora più delle altre edizioni, la Mostra Internazionale assume, oltre alla valenza culturale già consolidata, un’importanza notevole dal punto di vista della ripresa sociale, dopo una pausa dovuta alla pandemia che ha impedito all’arte, nel senso più generale, di rendersi parte attiva con presenze, incontri, mostre, esposizioni. Santa Severina – spiega l’Avv. Silvano Cavarretta – è uno dei borghi più belli d’Italia: una terra d’arte e di cultura, dove il presente si intreccia mirabilmente con il passato, e che oggi torna a farsi cornice di questa manifestazione, ospitando artisti provenienti da varie città italiane ed estere”.
Sazesh: emozioni che invitano al viaggio
“Reale e creativo – la nota del curatore, maestro Mohammad Sazesh – molte volte si specchiano e, spesso, si intrecciano. Vibrante e inteso è il dialogo – in altre parole – che si crea con chi guarda, con chi non può rimanere impassibile davanti alle emozioni-sollecitate e che ne resta toccato per avviarsi, di conseguenza dentro il linguaggio dell’artista, nelle pieghe nascoste-segrete dell’opera”.
Pitagora e la scuola di Crotone
Il quadrato costruito sull’ipotenusa è equivalente alla somma dei quadrati costruiti sui cateti. Chi non conosce il famoso Teorema di Pitagora che ci ha torturato durante il periodo scolastico? Pitagora è intimamente legato al territorio di Crotone. Il grande filosofo del VI secolo a.C. che abbiamo conosciuto per il noto teorema appreso a scuola fondò proprio a Crotone la sua scuola attraverso cui matura la sua intuizione sulla matematica come chiave per descrivere il mondo. La Calabria tutta e questo angolo intriso di storia meritano una visita approfondita. Ma Santa Severina pretende un’attenzione speciale, perché alle bellezze intrinseche unisce una vocazione all’accoglienza, fatta di eventi che affastellano il ricco programma estivo.
La Biennale Internazionale di Santa Severina sarà inaugurata il prossimo 10 luglio 2023 alle 18.00 sottolineata dalle note alla chitarra e dalla splendida voce della russo-cubana Renata Mezenov Sa) e si chiuderà il 30 settembre 2023. Rimarrà aperta al pubblico e liberamente visitabile, previo ingresso al castello. Orari 9.30-12.30 15.00-19.00
Festa nei Giardini di Sylvie
La serata dell’inaugurazione si chiude negli splendidi giardini di Sylvie Rocher che ha omaggiato gli artisti con un invito speciale, complice la luna che accarezza questo borgo di incredibile bellezza.
Mohammad Sazesh (IT) bio
Mohammad SAZESH e nato in Iran, ad Abadan, da una famiglia persiana proveniente dall’antica città di Persepoli. Si è diplomato nel 1978 all’Accademia delle Belli Arti di Bologna in scultura sotto la guida dei professori Quinto Ghermandi e Dante Carpgani, nel 1983 in pittura e disegno sotto la guida del professor Venturelli. Nello stesso anno ha realizzato il busto di Papa Wojtyla Giovanni Paolo II, permanentemente esposto nella cattedrale di Santa Maria a Norcia.
Oltre in Italia e Germania ha eseguito dei lavori in vari altri paesi dell’ Europa. Ha partecipato a simposi di scultura e mostre internazionali. Le sue opere, alcune monumentali, si trovano in piazze e musei di diverse città e in collezioni private. Ha una profonda conoscenza delle antiche culture sumeriche, egiziane e persiane.
Nel 2011 e nel 2013 è stato curatore della Biennale Internazionale a Borgo di Montone in Umbria, Italia.
Mohammad Sazesh (ENG) bio
Mohammad SAZESH, was born in Iran, Abadan, from a persian family who cames from the ancient city of Persopolis. At 1978 at the Accademia delle Belle Arti di Bologna he obtined at first a diploma in sculpture under the guide of professor Quinto Ghermandi and Dante Carpignani. At 1983 in a second time he obtained a diploma in painting and design under guide of professor Venturelli. In 1983 he realized the murble bust of Pope Wojtyla Gianni Paolo II, permanently exhipited in the Cathedral of Santa Maria in the city of Norcia in Umbria, Italy.
He performed his works in Italy, Germany and other europien countries. Many times he has participated on international exhibitions und symposiums of sculpture.
His sculpturs, someone monumental, are located in squares and musemus of different cities and in private collections.
He has also a profound knowledge of the ancient culture from Sumeria, Egypt and Persia.
At 2011 and 2013 he has been nominated curator of the International Biennale in the city of Borgo di Montone, Umbria, Italy.
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