Aviatori abruzzesi e molisani, aerostieri, piloti e osservatori che volarono nei cieli italiani durante il grande conflitto. Di ciascun abruzzese e molisano è presente una scheda dettagliata con fotografia o disegno del volto, dati anagrafici, note descrittive in caso di riconoscimenti, medaglie o croci al merito. Non manca ovviamente, il più famoso, Gabriele D’Annunzio. Il libro di Antonio Di Gregorio e Alessio Meuti, presentato al Comune di Spoltore. All’epoca la regione era unica, si chiamava Abruzzi e Molise
Aviatori abruzzesi e molisani, giovani che hanno fatto la storia, pagina per pagina, ignoti ai più, insieme ai decorati al merito. Domenica 29 ottobre il Comune di Spoltore ospiterà la presentazione del libro “Aviatori abruzzesi e molisani della Prima Guerra Mondiale” (Edizioni Mondo Nuovo) di Antonio Di Gregorio e Alessio Meuti. L’appuntamento, organizzato in collaborazione con l’Accademia degli insepolti di Spoltore e l’associazione culturale Balbino Del Nunzio di Padova, vedrà la partecipazione degli autori, dell’illustratore del libro Mimmo Sarchiapone e del Coro Polifonico di Spoltore diretto dal M° Mariella Tassone. Saranno presenti per i saluti il sindaco Chiara Trulli, il presidente dell’accademia Raffaele Conti e il presidente dell’associazione Arma Aeronautica di Pescara, Angelo Colizza.
Aviatori abruzzesi e molisani, chi erano. Foto, dati, medaglie
Il testo, nato da una serie di ricerche d’archivio, è suddiviso in due parti: nella prima ripercorre la situazione italiana durante il primo conflitto mondiale; nella seconda (dal capitolo 6) racconta le storie di aviatori, aerostieri, piloti e osservatori abruzzesi e molisani che volarono in ricognizione e combattimento nei cieli italiani durante il primo conflitto mondiale. Non manca ovviamente il più celebre tra loro, Gabriele D’Annunzio, ma di ciascuno è presente una scheda dettagliata con fotografia o disegno del volto, dati anagrafici, note descrittive in caso di riconoscimenti, medaglie o croci al merito.
Di Gregorio e Meuti, due esperti dell’Aeronautica Militare
Gli autori sono due esperti: Di Gregorio è maggiore in congedo dell’Aeronautica Militare, già autore del libro “Vienna 1918. Gabriele D’Annunzio e gli altri” dedicato al volo sulla capitale austrica durante la Grande Guerra; Meuti, insegnante militare, ex comandante del 72° Gruppo Intercettori Teleguidati di Bovolone (Verona) è noto e apprezzato come ricercatore di storia aeronautica ed è presidente dell’associazione di cultura aeronautica “Il Circolo del 72“. L’introduzione è firmata dallo storico Marco Patricelli.
Abruzzi e Molise
Sotto il regno di Napoli la regione fu unita in un’unica entità con quattro province: Abruzzo Ulteriore 1, Abruzzo Ulteriore 2, Abruzzo Citeriore e Contado del Molise. Abruzzi e Molise era dunque il territorio della Prima Guerra Mondiale dal quale partirono gli aviatori e i piloti finiti sotto la lente di Antonio Di Gregorio e Alessio Meuti nel loro interessante saggio che rende merito a tanti di loto. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, le due regioni furono ridisegnate come un’unica regione anche se nell’Assemblea Costituente si era già ventilata l’ipotesi di separarle. Anche come circoscrizione elettorale, infatti, abruzzesi e molisani votarono in ambiti diversi già al famoso referendum del 1948.
Molise, regione più giovane d’Italia
Con l’articolo 1 della legge costituzionale n. 3 del 27 dicembre 1963 venne modificato l’articolo 131 Costituzione, suddividendo Abruzzi e Molise in due regioni distinte: questo è stato nella storia della Repubblica Italiana l’unico caso di formazione di due nuove regioni per distacco da un’unica regione. Pertanto il Molise è la più giovane regione italiana
Il 7 giugno del 1970, il Molise eleggeva i suoi primi organismi legislativi. Si compiva così un percorso di autonomia politica iniziato sette anni prima con la Legge n.3 del 27 dicembre, che separò il Molise dal vicino Abruzzo e lo promosse regione a statuto ordinario. I partiti che allora si presentarono al giudizio degli elettori furono DC, PCI, PSI, PSU, PLI, MSI, PRI, PSIUP. Vinse la Democrazia Cristiana (DC) con il 52,08 per cento. Florindo D’Aimmo fu il primo Presidente del neonato Consiglio regionale, mentre Carlo Vitale fu eletto Presidente della Giunta. Pochi mesi prima di quel 7 giugno 1970, per l’esattezza il 3 marzo 1970, era stata istituita la Provincia di Isernia.
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