Attilio Varricchio Avrò cura di te: la mia visione di “cura” fondata sulla relazione tra Umanità e Medicina. Sono medico da oltre 30 anni. Ebbene, la scoperta più importante che ho fatto in questo tempo è che qualsiasi appassionato di Umano e di Cura non può guarire ogni forma di malattia, ma può, certamente prendersi cura di ogni malato: la Medicina ha il dovere di promuovere l’emozione della conoscenza. La “Cura” diventa “Arte” quando si contrappone al “pensiero” della Medicina Occidentale che, per molto tempo ha proposto, a noi medici, il distacco dal paziente per garantire lucidità al nostro operato. Mercoledì, 8 Gennaio 2025 alle ore 19.00 presso la Basilica di San Severo Fuori le Mura, Piazzetta San Severo a Capodimonte, 81, Napoli, la presentazione degli Atti del Convegno.
Attilio Varricchio Avrò cura di te, una sintesi di interventi sul filo conduttore della “cura”, sostantivo femminile dal latino cūra: interessamento solerte e premuroso per un oggetto, che impegna sia il nostro animo sia la nostra attività; riguardo, attenzione, premure, vigile assistenza: impegno, zelo, diligenza. Termine che ha, in Medicina, assunto il significato di: complesso dei mezzi terapeutici e delle prescrizioni mediche che hanno il fine di guarire una malattia.
Curato da Massimo Orlandi che ha scritto l’introduzione e Attilio Varricchio, che ha scritto la prefazione, patrocinato dall’Associazione Italiana Vie Αeree Superiori, il volume “Avrò cura di te” (LEGGI QUI L’ARTICOLO) riporta gli atti del Convegno medico che h avuto luogo a Napoli, ovvero gli argomenti principali affrontati dai relatori, i quali sono intervenuti apportando i loro preziosi contenuti al tema:
Gli autori
PREFAZIONE: Attilio Varricchio
INTRODUZIONE: Massimo Orlandi.
– La cura dell’ascolto: Gianni Criveller;
– La cura della Parola: Gianni Marmorini;
– La cura delle emozioni: Daniela Lucangeli;
– La cura della Bellezza: Stefano Zamagni;
– La cura dell’Amore: Caterina Bellandi.
Dr. Attilio Varricchio: Prefazione
“Un Uomo che arriva in ospedale non è un uomo, è un mondo. Curare un uomo significa prenderci Cura del Tutto che è in Tutti. Un buon medico dovrebbe essere anche un poco filosofo, un poeta e un poco teologo”. Desideravo iniziare questa mia prefazione con le parole del poeta Franco Arminio, perchè capaci di riassumere la mia visione di “Cura” fondata sulla relazione tra Umanità e Medicina, condivisa con alcuni amici, volutamente non-medici, appassionati di umano, come Massimo Orlandi: dal nostro incontro e nato questo piccolo volume “sull’Arte della Cura”. Sì, perché la “Cura” diventa “Arte” quando si contrappone al “pensiero” della medicina occidentale che, per molto tempo ha proposto, a noi medici, il distacco dal paziente per garantire lucidità al nostro operato, definendo la relazione medico-paziente contraria alla vera scienza (Byron J. Good).
Studiare il nostro mondo interiore oltre che il paziente
Il Dottor Varricchio ha una visione chiara nello sguardo, quando parla di quella empatia esperenziale che deve essere il prerequisio per una relazione fruttuosa tra medico e paziente. “Un’altra cara amica, Chiara Scardicchio, nei suoi studi sostiene: “Tutti noi che operiamo nella relazione di Cura siamo invitati allo studio, non solo del paziente, ma anche del nostro mondo interiore”; un pensiero profondo e illuminante, che pone alla base della relazione medico-paziente l’affermazione “esistere è essere visiti”: un paziente che non è visto, infatti, non esiste! E invece, se lo sguardo, di chi cura e di chi è curato, diventa epicentro in tale relazione, allora nasce la Medicina Umana“.
La Medicina ha il dovere di promuovere l’emozione della conoscenza
“Sono medico da oltre 30 anni – prosegue il prof. Varricchio – e da 3 ho l’onore di insegnare la mia specialità (ORL) ai futuri professionisti della Cura. Ebbene, la scoperta più importante che ho fatto in questo tempo e che ogni appassionato di Umano e di Cura non può guarire ogni forma di malattia, ma può, certamente prendersi cura di ogni malato: la Medicina per essere completa, oltre agli algoritmi diagnostici o terapeutici, necessari ma non sufficienti, ha il dovere di promuovere l’emozione della conoscenza utilizzando lo sguardo, l’ascolto, la parola, l’abbraccio, con un unico obiettivo, donare “bell’essere a coloro in ri-cerca di Cura”.
La presentazione a Capodimonte
Mercoledì, 8 Gennaio 2025 alle ore 19.00 presso la Basilica di San Severo Fuori le Mura, Piazzetta San Severo a Capodimonte, 81, Napoli, avrà luogo la presentazione del volume con Don Gianni Marmorini, apertura in Musica dell’Orchestra Giovanile “Sanitansamble” diretta dal Maestro Paolo Acunzo, con l’introduzione di Don Gigi Calemme
Un Convegno medico che esplora la bellezza dentro di noi
Un percorso di incontri dedicati alla crescita umana e spirituale prende vita in un ambiente inatteso: nel cuore di un convegno medico di altissimo livello. Accade ogni anno a Napoli. Testimoni speciali della fede e della vita invitano coinvolgono i presenti in un cammino di interiorità, per esplorare la bellezza che c’è dentro di noi e in ogni altro essere umano.
Attilio Varricchio chi è
Attilio Varricchio, Otorinolaringoiatra, docente universitario, è presidente di Aivas (Associazione italiana vie aeree superiori).
Massimo Orlandi
Massimo Orlandi, Giornalista e scrittore, è uno dei fondatori della Fraternità di Romena in Casentino (Arezzo).
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