Attesa e Piacere successo annunciato per un Salotto green ormai consolidato. Tra Samuel Beckett, Dino Buzzati, Ornella Vanoni e Giacomo Leopardi nel Teatro Naturale ex cava di Civita di Bojano. Organizzato da Filitalia, Molise Noblesse, Aitef, Centro Studi Agorà e la redazione di un giornale internazionale. L’evento ha regalato una meditazione sulla trepidazione e la gioia nascosta dietro l’attesa, arricchita dall’atmosfera suggestiva e dalla partecipazione di giovani in Servizio Civile e ospiti speciali.
Attesa e Piacere successo e non solo, emozioni, sensazioni, ricordi, impressioni, suggestioni complice l’atmosfera suggestiva del Teatro Naturale ex cava di Civita di Bojano. Il Salotto è incentrato nell’intuizione del filosofo tedesco Gotthold Ephraim Lessing secondo il quale l’attesa del Piacere è essa stessa Piacere. “Aspettare è doloroso. Dimenticare è doloroso. Ma non sapere quale decisione prendere è la peggiore delle sofferenze” sussurra Paulo Coelho.
Attesa e Piacere successo del Salotto in un’atmosfera meditativa
Il salotto letterario green UMDI Molise Noblesse Filitalia International Aitef, “L’attesa del Piacere è essa stessa…piacere…”, sottotitolo “porta un libro e tornerai con un’idea” si è snodato in un’atmosfera meditativa, che è viatico per la vita affannata di oggi.
La lezione di Lessing
Un salotto outdoor, per affrontare il tema “L’attesa del Piacere è essa stessa…piacere…” la massima del filosofo tedesco Lessing, interpretata alla luce dei classici della Letteratura di tutti i tempi: Beckett, Buzzati, Vanoni, Leopardi.
Un salotto outdoor
Letture, improvvisazioni, testi poetici, canzoni, pubblicità, musica racconti, immagini…il Salotto Letterario in outdoor ha toccato trepidazione, inquietudine, sorpresa, paura, suspence, voluttà, gioia, desideri. Il piacere nascosto dietro l’attesa di un qualcosa che desideriamo o di una sorpresa ha spesso lo stesso valore del qualcosa stesso.
Associazioni e Servizio Civile
Organizzato da Centro Studi Agorà, Umdi Un Mondo d’Italiani, Filitalia International, Molise Noblesse, Aitef, Ippocrates, Casa Molise, si avvale della preziosa collaborazione dei giovani in Servizio Civile, progetto “Comunità per Giovani” e le ragazze e i ragazzi della Youth Commission guidata da Federica Napoletano.
Special guest
Ideato e condotto da Mina Cappussi, giornalista artista e direttore UMDI Un Mondo d’Italiani (quotidiano dedicato agli Italiani ovunque), che ha condotto il Salotto, ha visto, inoltre, la partecipazione speciale di Alessio Spina cultore di Dante e dei classici latini, nonché la zampogna suonata con maestria da Daniele Romano.
Stupore, sorpresa, gioia, inquietudine
Sono intervenuti Michele Fratantuono con il testo “L’appuntamento” di Ornella Vanoni, Valeria Scinocca con “Il sabato del Villaggio” di Leopardi, Salvatore Caracciolo con uno stralcio de “Il deserto dei Tartari” di Dino Buzzati, adulti e adolescenti che hanno voglia di raccontare la propria esperienza di desiderio, stupore, paura, sorpresa, gioia e inquietudine. La grafica è di Michele Fratantuono. Addetto Stampa Franco Iadarola.
Monica Monaco e la sua visione di attesa e piacere
Monica ci ha fatto capire come l’aspettativa può essere il nesso tra il concetto di piacere dovuto all’attesa e il concetto di felicità. Quindi quando si attende qualcosa, ciò che tiene su l’adrenalina è qualcosa che dovrà realizzarsi. Ciò accade anche con la felicità, una persona è felice quando si creano delle aspettative e quest’ultime si realizzano. Per quanto riguarda la felicità, ci ha introdotto l’idea del bisogno a livello mondiale di capire quali sono gli indicatori per comprendere quelle cose che rendono una persona felice. Siamo arrivati così alla conclusione che è finalizzato alla politica economica.
Michele Fratantuono e L’appuntamento di Ornella Vanoni
Si parte da un successo senza tempo della musica italiana: “L’appuntamento”, in cui la voce unica di Ornella Vanoni racconta l’interminabile attesa della persona con la quale la protagonista ha un incontro; la speranza che questi arrivi, riscattandola da un passato sentimentale di delusioni: “Ho sbagliato tante volte ormai che lo so già, che oggi quasi certamente sto sbagliando su di te. Ma una volta in più che cosa può cambiare nella vita mia”.
Irish Washerwoman: una giga irlandese
È una danza tradizionale irlandese arrangiata sulla zampogna dallo special guest Daniele Romano.
Valeria Scinocca e Il sabato del villaggio
Un classico che tratta dell’attesa è “Il sabato del villaggio” di Giacomo Leopardi. In questa poesia, l’autore, esprime che non si può vivere l’adolescenza nell’attesa che la vita adulta cominci, perché si spreca quello che si ha tra le mani: il domani che si attende tanto, potrebbe non essere all’altezza delle aspettative. Infatti il motivo principale è la gioiosa attesa della festa, anche se vi è sempre un velo di malinconia, perché Leopardi sa che tutto nella vita dura poco. Concludendo, Leopardi vuole dire che la vera gioia è nell’attesa, nel Sabato: tutto ciò che è simbolo della felicità che non esiste, ma esiste solo l’attesa della felicità, però il poeta lo dice in modo sereno.
L’interpretazione di un altro classico: Aspettando Godot
Un breve passo di “Aspettando Godot” di Samuel Beckett interpretato da Daniele Romano e Michele Fratantuono. È l’opera più importante dello scrittore irlandese. I protagonisti della storia sono Estragone e Vladimiro, due vagabondi che aspettano Godot. Quest’ultimo manda un ragazzo ad informarli che verrà domani ed è quindi un’attesa che si protrae all’infinito.
La piacevole attesa a casa della nonna di Alessio Spina
Alessio Spina ha ricordato, invece, della piacevole attesa nell’attendere il sugo, piatto tipico molisano, cuocere lentamente nella casa della nonna, un momento di calma sospesa in cui il tempo sembra fermarsi. Ogni volta che il sugo sobbolliva piano, l’aria si riempiva di profumi intensi, e l’attesa diventava quasi un rituale, fatta di sguardi curiosi verso la pentola e di piccoli assaggi rubati. C’era un piacere profondo nell’aspettare, sapendo che il risultato sarebbe stato perfetto, una ricompensa calda e avvolgente che solo la pazienza poteva regalare.
Uno stralcio de Il deserto dei Tartari
Salvatore Caracciolo per restare in tema, ha portato un passo de “Il deserto dei Tartari” dello scrittore Dino Buzzati. Il deserto dei Tartari è tutti quei giorni, che gli erano sembrati odiosi, si erano ormai consumati per sempre, formando mesi ed anni che non si sarebbero ripetuti mai.
“È lì che il tenente Drogo consuma la propria esistenza nella vana attesa del nemico invasore. Che arriverà, ma troppo tardi per lui”.
Novamusa alla zampogna
Nel bel mezzo del Salotto, Daniele Romano ha eseguito alla zampogna “Novamusa” un brano di Piero Ricci. Questo accento musicale è riuscito a dare un brivido emotivo alla serata.
Poesie inedite di Rosangela Tedeschi
Rosangela Tedeschi, invece, ci ha letto due poesie da lei composte: “Il pancione” e “La nuvoletta“. Qui uno stralcio de “La nuvoletta”:
“Certo che gli anni so’ passati in fretta,
ma gli ultimi davvero non mi so’ piaciuti!
Quelli di prima? Be’, un po’ meglio so’ stati.
Quanto mondo ho girato!“
Attesa e Piacere Bojano, piacere e bellezza del Molise
Scrigni di magia architettonica, urbanistica, paesaggistica, della narrazione antropologica, religiosa e del mito; gettare le basi per una lettura consapevole, da parte degli stessi molisani, della Nobiltà del Molise, affinché ne diventino consapevoli sostenitori e orgogliosi appartenenti; costruire forme di promozione della Regione Molise attraverso studi, ricerca, convegni, Caffè Letterari, cineforum, concerti, mostre, mettendo sotto la lente gli intellettuali molisani emigrati, personaggi e personalità della storia regionale.
E ancora