Attentato a Donald Trump il 14 luglio, giorno di festa nazionale in Francia, durante un comizio a Butler, (Pittsburgh) in Pennsylvania. Sparati una decina di colpi. Uno ha colpito uno dei partecipanti uccidendolo, mentre un altro ha colpito il tycoon di striscio all’orecchio destro. . Trump si è rialzato subito e ha mostrato il pugno, spronato ad incentivare la campagna elettorale. Ha già ripreso l’aereo ed è nel New Jersey
Attentato a Donald Trump durante un comizio in Pennsylvania nella ricorrenza del 14 luglio, festa nazionale in Francia a ricordo della presa della Bastiglia durante la Rivoluzione Francese. L’ex presidente è stato solo lievemente ferito all’orecchio, ma è morta una persona a pochi centimetri da lui. È stato un 20enne che si era diplomato nel 2022 alla Bethel Park High School (istituto con circa 1.400 studenti) ricevendo quell’anno un premio da 500 dollari dalla National Math and Science Initiative. Insomma, un giovane talentuoso, portato per la scienza e la matematica, uno studente modello.
Attentato a Donald Trump: morire a 20 anni. Perché?
Ma come si può, a 20 anni, pensare di uccidere un candidato alla presidenza degli Stati Uniti? E per quale motivo? Siamo in un sistema democratico. Se gli elettori lo votano, Trump calcherà nuovamente il podio della presidenza stelle e strisce. Oppure gli elettori possono scegliere di mandarlo a casa. Perché attentare alla sua vita ben sapendo che la propria sarà spacciata? Si può morire così a 20 anni?
Fbi: 2 morti e 3 feriti
L’Fbi ha confermato che si è trattato di un attentato alla vita dell’ex Presidente degli Stati Uniti durante un comizio a Butler, in Pennsylvania. Donald Trump è stato ferito all’orecchio destro. Il tycoon, candidato repubblicano alle Presidenziali 2024, stava affrontando l’ultimo palco prima dell’apertura della convention repubblicana. Nella sparatoria a Butler (Pittsburgh) è morta una persona e due sono rimaste gravemente ferite, tre uomini adulti. Ucciso l’attentatore. In corso la perquisizione nella sua abitazione.
Chi è l’attentatore Thomas Matthew Crooks
Thomas Matthew Crooks, 20enne di Bethel Park, è l’attentatore ucciso dai cecchini presenti nelle vicinanze, appostato sul tetto di un piccolo edificio a circa 400 metri a nord del palco da cui stava parlando Trump. I media americani definiscono il ragazzo un repubblicano, secondo i registri elettorali. E’ venuta fuori, poi, che la sua unica donazione politica di 15 dollari, nel 2021, era stata destinata a un gruppo che sostiene i candidati democratici.
Attentato a Donald Trump. AR-15, una decina di spari
Matthew ha sparato con un AR-15. Non aveva precedenti penali in Pennsylvania e gli inquirenti non hanno ancora rinvenuto un movente plausibile.
Il diploma alla Bethel Park High School
Crooks si sarebbe diplomato nel 2022 alla Bethel Park High School. Istituto che conta circa 1.400 studenti, ricevendo quell’anno un premio da 500 dollari dalla National Math and Science Initiative. Sui social americani è caccia al downlad di un breve video della cerimonia in cui si vede Crooks attraversare il palco tra gli applausi dopo che è stato pronunciato il suo nome: si tratta di un giovane magro con gli occhiali e una toga nera.
Attentato a Donald Trump. Che è successo. Il video
Trump stava parlando di immigrazione quando i colpi hanno iniziato a raggiungere il palco e la folla. All’improvviso Trump ha portato la mano destra sul collo e si è visto chiaramente il sangue sul volto, sull’orecchio, sul collo. Donald Trump si è subito accasciato a terra mentre la sua scorta si è precipitata sul palco nel delirio generale.
Non mi arrenderò mai. E probabilmente ha vinto le elezioni
Successivamente Trump si è rialzato e alzando il pugno ha reagito. La folla ha esultato e lui: “Non mi arrenderò mai”. Quell’immagine iconica, con Trump sconvolto ma deciso, i capelli scomposti, il pugno chiuso, il sangue sul volto, sarà probabilmente destinata a entrare nella storia degli Stati Uniti.
Solidarietà del prsidente Biden: sospesi spot elettorali
Informato dell’attentato, il Presidente Joe Biden si è accertato delle condizioni di Donald Trump e poi ha avuto modo di parlare con lui. In una dichiarazione ha condannato la violenza del gesto. “Non c’è posto per questo tipo di violenza in America. Dobbiamo unirci come un’unica nazione per condannarlo”, ha scritto il Presidente. “Jill e io siamo riconoscenti ai servizi segreti per averlo portato in salvo”, ha continuato. Sono stati sospesi tutti gli spot della campagna elettorale democratica.
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