Assalto al Congresso Usa a Washington durante la seduta per certificare la vittoria elettorale di Joe Biden. I sostenitori di Donald Trump hanno creato scompiglio nella democrazia americana, causando 4 vittime, 13 feriti e 52 arresti. Bannato dai social, il presidente uscente rischierebbe l’accusa di impeachment
Assalto al Congresso Usa, la caduta della democrazia americana. Brutti fatti quelli che si sono verificati nella giornata del 6 gennaio 2021 a Washington. Un numeroso gruppo di seguaci di Donald Trump, il presidente uscente, ha fatto irruzione al Campidoglio, durante la seduta del Congresso degli Stati Uniti per confermare la vittoria elettorale di Joe Biden e Kamala Harris.
Assalto al Congresso Usa, i fatti
Dopo l’appello di Trump ai “patrioti” su Twitter, Facebook e You Tube, i fun del quasi ex presidente hanno assaltato il Congresso. 4 vittime, 13 feriti e 52 persone arrestate, molte per violazione del coprifuoco, questo il resoconto dei tumulti. L’America e l’intero mondo sono scioccati per la violenza registrata nel corso di una vicenda importante per la storia americana. Delle quattro vittime, tre sono morte per emergenze e complicazioni mediche, una, Ashli Babbitt, veterana dell’Us Air Force, sostenitrice di Donald Trump, sarebbe morta a causa di colpi di arma da fuoco sparati dalla polizia.
20 gennaio, giorno del giuramento
Dopo aver scampato il pericolo, il Congresso ha proclamato Joe Biden e Kamala Harris presidente e vicepresidente degli Stati Uniti. I due presteranno giuramento il 20 gennaio 2021. “Anche se sono totalmente in disaccordo con i risultati delle elezioni, e i fatti mi danno ragione, ci sarà comunque una transizione ordinata il 20 gennaio – assicura Trump, dopo la ratifica della vittoria – “è la fine del più grande mandato della storia presidenziale, ma è solo l’inizio della nostra lotta per rendere l’America di nuovo grande”.
Allarme in America
Nonostante il buon esito del Congresso, l’attenzione in America resta alta. Nella notte l’FBI ha trovato e disinnescato due bombe artigianali nel centro di Washington. Muriel Bowser, sindaca della capitale USA, ha esteso il coprifuoco fino al 21 gennaio, il giorno dopo il giuramento.
Quale sarà il futuro di Trump?
Intanto, gli account di Donald Trump su Twitter, Facebook, Youtube e Instagram sono stati temporaneamente bloccati per le minacce e le accuse sull’inaffidabilità dei risultati elettorali. L’ANSA rende noto che la possibilità di invocare il venticinquesimo emendamento e rimuovere Trump dalla carica presidenziale sta aumentando nel gabinetto del presidente. L’emendamento della Costituzione americana prevede che il vicepresidente, in questo caso Mike Pence, prenda i poteri nel caso il presidente muoia, si dimetta o sia rimosso dal suo incarico. Pence ha comunque condannato l’assalto, commentando: “Non avete vinto, la violenza non vince mai”. Alexandria Ocasio-Cortez, deputata dei democratici, vorrebbe, invece, procedere con l’impeachment di Donald Trump per gli scontri in Congresso, fa sapere l’Agenzia Nazionale Stampa Associata.
Assalto al Congresso Usa, disonore e vergogna
Il mondo intero è amareggiato dai fatti di Washington. “La violenza è incompatibile con l’esercizio dei diritti politici e delle libertà democratiche” – ha commentato Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana. I gesti sono stati condannati anche dall’ex presidente degli Stati Uniti, Obama, che ha parlato di “grande disonore e vergogna” per l’America, da Macron, von der Leyen, Johnson e molti altri.
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