di Giulia Marzani
“Beni Culturali per tutti: Accessibilità universale”, questo il titolo del ciclo di seminari al quale parteciperanno comeinsegnanti esperti da tutta Italia per la formazione di nuove figure professionali in grado di creare all’interno dei luoghi d’arte itinerari accessibili da parte dei visitatori con disabilità motorie e sensoriali.
La caratteristica peculiare che unisce tutte le forme d’arte è la capacità di comunicare un contenuto, che sia un’emozione, un dogma o una teoria filosofica, ad un livello universale dal punto di vista linguistico e temporale: l’arte parla agli uomini di tutti i tempi.
Da sempre gli uomini di cultura e le istituzioni si sono dati il compito di mantenere la possibilità di questa comunicazione garantendo non solo la sopravvivenza delle opere e dei luoghi d’arte nella loro materialità, ma anche la loro fruibilità da parte del pubblico poiché un’opera inaccessibile perde irrimediabilmente la sua essenza ovvero la funzione per la quale essa è stata creata.
Per permettere dunque un’ampia diffusione della cultura è necessario che i luoghi d’arte siano progettati in modo da risultare accessibili da parte di tutti tenendo conto delle eventuali peculiarità dei visitatori.
Secondo stime recenti in Europa ci sono circa 50 milioni di persone con disabilità motoria, ma si raggiungono i 130 milioni se si considerano anche la popolazione anziana, i disabili temporanei e chi è affetto da disturbi alimentari: solo in Italia i viaggiatori con bisogni particolari sono tre milioni e mezzo. Negli ultimi anni molti musei e aree archeologiche sono stati attrezzati in modo da abbattere gli ostacoli (architettonici, ambientali, culturali) e favorire la godibilità dei beni culturali da parte di quelli che prima potevano essere considerati solo dei potenziali visitatori. Tali migliorie, inoltre, si sono spesso dimostrate come un valore aggiunto non solo in termini di sicurezza e comfort per tutte le tipologie di visitatori, ma anche dal punto di vista economico poiché progettare accessibile o aggiungere supporti a strutture già esistenti non è un’operazione costosa e aumenta l’affluenza del pubblico.
Nella maggior parte dei casi però mancano dei piccoli ma fondamentali accorgimenti che di fatto vanificano ogni tentativo di universale accessibilità: ad esempio, il porre le didascalie troppo in alto affinché possano essere comodamente lette da una persona su una sedia a rotelle, oppure non fornire didascalie in Braille per non vedenti o, per quanto riguarda video o installazioni sonore, sottotitoli o traduzione nel linguaggio dei segni per persone con disabilità uditive.
Ed è proprio in considerazione di tutto ciò che l’Associazione Diritti Diretti Onlus ha deciso di organizzare, in collaborazione con il Laboratorio Accessibilità Universale dell’Università degli Studi di Siena e il Museo Universitario dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti- Pescara, un ciclo di seminari dal titolo “Beni culturali per tutti: Accessibilità universale” con l’obiettivo di formare figure professionali in grado di rendere possibile e piacevole per tutti la visita dei luoghi di interesse culturale.
Le lezioni saranno tenute da professionisti del settore come Dino Angelaccio, Direttore Laboratorio Accessibilità Universale dell’Università degli Studi di Siena; Pete Kercher, già Segretario Generale del BEDA (Bureau of European Designers Association), socio fondatore di EIDD (Design for All Europe) e dell’associazione nazionale italiana Design for All Italia; Gabriella Cetorelli Schivo, responsabile del Servizio Progetti Speciali Presso la Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culrurale del MiBAC; Dario Scarpati, coordinatore della Commissione tematica “Accessibilità Museale” della sede italiana di ICOM (International Council of Museums); Fabio Iemmi, artista creatore di ambientazioni tattili e olfattive che ha collaborato alla costituzione del Laboratorio dell’Accessibilità Universale di Buonconvento; Simona Petaccia, giornalista delegata centro Italia dell’Associazione Giornalisti Specializzati Associati e Presidente della onlus Diritti Diretti.
16 / 09 / 2013