Scuole: la riapertura nell’Italia centrale come segnale della vita che continua. 27 gli edifici scolastici al momento inagibili tra le province di Ascoli, Fermo e Macerata. In Molise il messaggio del governatore punta alla prevenzione dopo la batosta di San Giuliano. Bojano è oggi l’unico comune di tutto il Molise ad essere dotato di scuole tutte antisismiche, scuole che resteranno in piedi in caso di terremoto. Grazie, non alle istituzioni, ma alla battaglia impari intrapresa dalle mamme coraggio. Frattura propone il polo scolastico intercomunale, piccoli campus funzionali a beneficio di più comunità, che significa anche incontro, scoperta e condivisione.
(UMDI-UNMONDODITALIANI) Scuole: si torna in aula. La campanella ha suonato di nuovo stamattina dopo il lungo periodo di riposo estivo, per segnare l’inizio dell’anno scolastico 2016-2017 nella maggior parte delle scuole d’Italia. Torneranno sui banchi di scuola anche i bambini e gli studenti delle zone terremotate del centro Italia sia pure con un giorno di posticipo. Ci sarà infatti il Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, all’apertura dell’anno scolastico di Amatrice, duramente colpita dal terremoto, martedì 13 settembre. Sono 27 gli edifici scolastici al momento inagibili tra le province di Ascoli, Fermo e Macerata. È stato chiesto ed ottenuto dal ministero di posticipare l’inizio dell’anno scolastico nelle zone colpite dal terremoto, ma la riapertura delle scuole resta fondamentale, perché significa un ritorno alla vita. Nel Molise, dove il sisma del 24 agosto ha riaperto la ferita, mai rimarginata, del crollo della scuola Jovine che seppellì 27 alunni e la loro maestra, la campanella ha suonato regolarmente portando nelle classi la popolazione scolastica della regione. Lo stesso Presidente della giunta regionale, Paolo Di Laura Frattura, ha ricordato gli studenti dell’Italia centrale sconvolta dal terremoto di San Bartolomeo, nel suo discorso di inaugurazione del nuovo anno scolastico.
“Il nostro pensiero alle comunità terremotate – la nota di Frattura che ha voluto fare il punto della situazione strutturale degli edifici che ospitano i plessi scolastici – che proprio nell’apertura del nuovo anno scolastico possono e devono cogliere il primo passo del ritorno a una vita normale, solo per il momento spezzata. La sicurezza delle scuole non è tema dettato dall’emergenza, tanti guasti nascono da un approccio che per troppo tempo ha sottinteso interventi non preventivi ma posteriori. Anche il Molise soffre, ma è fermo l’impegno a completare gli adeguamenti strutturali necessari. Abbiamo inaugurato in questi anni nuovi edifici scolastici, consideriamoli esempi rassicuranti e riempiamoli di vita e colori. I nostri sindaci si stanno assumendo importanti responsabilità per provare a sciogliere i dubbi e i timori espressi dai genitori. Il confronto, l’ascolto e la condivisione dei percorsi possibili a tutela dell’incolumità di chi vive quotidianamente la scuola sono elementi imprescindibili per garantire con serenità il diritto alla formazione e allo studio.
E il presidente ha recuperato l’idea di un polo scolastico a servizio di aree più grandi, di cui si era discusso largamente dopo il terremoto di San Giuliano di Puglia, quando il Molise si era confrontato con la realtà di tantissimi edifici non a norma e non antisismici. “Una soluzione – precisa dunque il governatore – è il polo scolastico intercomunale, nuovi insediamenti a norma, piccoli campus funzionali e completi a beneficio di più comunità dove i nostri studenti, piccoli e grandi, possano costruire in sicurezza il loro futuro, il domani migliore che solo una scuola completa può assicurare. Il polo scolastico intercomunale è anche incontro, scoperta e condivisione, condizioni essenziali per crescere. Oggi siamo tutti disposti a superare il concetto della semplice vicinanza a casa o all’ufficio come fattore decisivo nella scelta del luogo di formazione dei nostri figli. In questo senso, il passo in avanti possiamo farlo tutti insieme, amministratori, genitori, corpo docente e personale ausiliario: i nostri ragazzi sono già pronti. La lezione viene da loro. Viene da voi, nostri giovani studenti del Molise”
“Iniziamo la scuola con un pensiero speciale per i bambini, i ragazzi, gli insegnanti, i presidi, le mamme e i papà – aggiunge Frattura – che in questi giorni guardano al ritorno in classe come al diritto principale, più giusto e più bello da vivere. A voi studenti l’augurio di sorridere imparando, di vivere emozioni per ogni cosa nuova che vi verrà spiegata e insegnata: molte di esse saranno a fondamento della vostra vita di adulti. Studiate per essere cittadini sicuri, studiate per essere donne e uomini aperti, proiettati all’accoglienza, al confronto e alla curiosità. Studiate per praticare con competenza e passione i mestieri per i quali vi sentite vocati. Studiate perché lo studio è amore e cura per il mondo attorno a noi: siete voi i principali protagonisti. Auguri ai docenti, ai dirigenti scolastici, ai collaboratori della scuola, a tutti loro il nostro grazie per il prezioso ruolo che svolgono. Che in questo nuovo anno scolastico 2016-2017 arrivino le soddisfazioni più belle e meritate”.
Va ricordato che forse l’unico comune di tutto il Molise ad essere dotato oggi di scuole antisismiche, scuole che resteranno in piedi in caso di terremoto (e l’area, purtroppo, è ad altissimo rischio sismico) sono quelle di Bojano grazie, non alle istituzioni, ma alla battaglia impari intrapresa dalle mamme della città, che sono state in grado di far chiudere e abbattere gli edifici pericolosi che facevano passare per sicuri, e di far realizzare nuovi edifici adatti alla sismicità del territorio. Davanti ad ognuno di quelle scuole andrebbe posta una statua a ricordo delle “mamme coraggio”.