Ansia climatica dei giovani prevalgono sempre più nella società di oggi. La paura del futuro, la sfiducia nei governi che non adottano le giuste misure per evitare catastrofi, sono questi i pensieri che assillano le menti delle persone. La comunità Avaaz ha intervistato molte persone, facendo una ricerca sull’ansia per il cambiamento climatico. La Climate Psychology Alliance ha agito per dare dei consigli su come superare le preoccupazioni e come riuscire a conviverci
Ansia climatica dei giovani varia da persona a persona. La comunità Avaaz ha riscontrato nelle persone diversi livelli di preoccupazione; c’è a chi colpisce direttamente sulla quotidianità, chi invece dichiara di avere paura del futuro o addirittura di non fidarsi dei governi perché reputano che non stiano facendo il massimo per evitare la catastrofe climatica. Altre persone stanno valutando di non volere figli poiché si sentono in un posto che sembra l’inferno. “Sono cresciuta con la paura di annegare nel mio letto” la dichiarazione di una ragazza di 23 anni. Purtroppo lei non è l’unica a viverla in questo modo.
Ansia climatica dei giovani
La comunità di Avaaz, organizzazione che promuove attivismo su tematiche quali il cambiamento climatico, i diritti umani e diritti degli animali, ha finanziato una ricerca sull’ansia per il cambiamento climatico nei bambini e nei giovani, intervistando 10mila persone in 10 paesi in tutto il mondo. I livelli d’ansia sono molto alti, ma sembra che il fattore più grave sia la consapevolezza che i governi non stanno prendendo provvedimenti concreti per fermare la crisi.
I risultati dello studio
“I risultati di questo studio – dichiara Avaaz – potrebbero avere un ruolo chiave anche in tribunale, nelle molte battaglie legali sul clima intraprese dai giovani, come la storica causa sul clima contro 33 governi, che noi membri di Avaaz stiamo aiutando a finanziare. E poi quest’anno ci sarà un cruciale vertice sul clima delle Nazioni Unite, e faremo di tutto per assicurarci che la ricerca venga letta da tutti, i politici e le delegazioni, e orienti i negoziati e le decisioni dei governi. La notizia di questa ricerca sta già rimbalzando su tutti i media, con grande copertura tra le principali testate internazionali, e il Segretario Generale dell’ONU ha persino citato i risultati nel suo gran discorso ai leader mondiali, incredibile!”
L’ansia climatica, cos’è?
Ansia climatica, ovvero preoccupazione, rabbia, frustrazione, dolore, tutte connesse alla crisi climatica. Soprattutto alla poca serietà dei governi di rispondere a questa emergenza nel mondo. La maggior parte delle persone che sono state intervistate hanno dimostrato che le loro preoccupazioni sono dovute al non sentirsi sicuri e di sentirsi traditi dai propri governi. Quest’ansia non ha una cura, ma per affrontarla c’è bisogno di imparare a conviverci.
Come conviverci?
La Climate Psychology Alliance, alleanza per la psicologia del clima, con alcuni suggerimenti ha provato ad aiutare le persone che soffrono di quest’ansia climatica. “Pensare che non siamo soli. Ci sono molte altre persone che provano gli stessi sentimenti, ma magari non ne parlano. Creare uno spazio per parlare del cambiamento climatico, in particolare dei sentimenti che suscita in noi e negli altri. Ascoltare le emozioni dei più giovani e prendere sul serio i loro sentimenti. Pensare che non è tutto sulle nostre spalle. Ognuno può fare solo la sua parte, e anche se è vero che l’azione individuale ha effettivamente un reale impatto. Sosteniamo la voglia di agire dei giovani, anche quando il risultato può sembrare minimo. Trascorrere del tempo nella natura. Connettersi con la natura e godere della sua bellezza aiuta. Il nostro amore per la natura può ispirare la nostra lotta per proteggere il pianeta.”
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