Quando l’apparente felicità diventa una gabbia d’argento rassicurante gli istinti più primitivi vengono seppelliti sotto metri di perbenismo. American Beauty è l’emblema del divario tra mondo reale e mondo immaginario, quasi una indagine sulle fantasie più intime di ognuno di noi
(UMDI-UNMONDODITALIANI) Un altro successo per Cineforum UMDI Place of Ideas che si è tenuto il 10 maggio 2018, nella sede della redazione di “Un Mondo d’Italiani”, a Bojano. Un appuntamento settimanale che è diventato una tradizione per tutti gli appassionati di cinema. L’evento, creato e patrocinato da Mina Cappussi, organizzato da Centro Studi Agorà e dal quotidiano internazionale UNMONDODITALIANI Umdi, Ippocrates, Casa Molise, Regione Molise-Patto per lo Sviluppo del Molise e con i ragazzi del Servizio Civile Nazionale all’interno del progetto Molise Noblesse Festival. Il Cineforum Turchese è un “posto delle idee” al pari del Caffè Letterario Turchese. Le scorse settimane l’attenzione è ricaduta sul film American Beauty emblema del divario tra mondo reale e mondo immaginario, quasi una indagine onirica sui nostri sogni più intimi. L’apparente felicità può essere anche una gabbia d’argento, che ci rassicura e nel contempo seppellisce sotto metri di perbenismo, gli istinti più primitivi. Il leitmotiv è, ancora una volta, la fragile bellezza di un fiore, la leggerezza dei petali che cadono su questo spaccato di vita americana. Un tema ricorrente, quello dell’impiegato di mezza età, padre di famiglia nella fiorente America contemporanea, che vive una morbosa ossessione per una adolescente, amica della figlia. Lei, una moderna Lolita, che porta la pellicola al livello di vera e propria satira sul concetto di bellezza; una riflessione sulle regole sociali, sulla sessualità, sull’amore romantico e sul senso della paternità, sulla bellezza, sul materialismo, sulla necessità della facciata e sulla paura di ciò che abbiamo dentro.
Dibattito
Il Cineforum “Place of Ideas” nasce dalla voglia di far conoscere alle persone il mondo del cinema e non solo; parlando di film di forte impatto emotivo e culturale, mai scontati, e in grado di spostare dal nostro punto di vista per dare campo fertile a riflessioni sulla realtà che ci circonda; proprio questo è successo quando tutti i partecipanti si sono riuniti in cerchio; ognuno ha manifestato la propria impressione, portando alla luce temi differenti sotto la guida dei conduttori: Martina Colacci e Giambattista Russo. “Oggi è il primo giorno del resto della tua vita.” Il dibattito si aperto con la citazione tratta dal film. I fili conduttori sono stati un video di una busta di plastica che volteggia trasportata dal vento, una visione ipnotica, tranquilla; in antitesi con le vicende che si susseguono vorticose ed incessanti. I petali di rosa invece sono sempre presenti nelle fantasie del padre di famiglia e sembrano essere l’altra costante. “Tu come stai? Questa domanda non me la facevano da molto”. In una società volta all’apparenza la semplicità sembra essere ormai superata e domande del genere perdono di senso. “Ansia e disgusto nel vedere le fantasie di un uomo di mezza età invaghito di una amica della figlia” così dice Angela. Di contro Lorenza “Che differenza c’è quando gli stessi uomini fanno fantasie su ragazze giovani ma famose? In quel caso perché non ci scandalizziamo?” Francesco risponde che genericamente gli uomini hanno la tendenza a fare complimenti, i commenti sono leciti. Mina domanda “quante vittime ci sono?” Romina risponde “secondo me sono tutti vittime di se stessi”.
Conclusioni
L’ultima parte del dibattito ha preso in esame la figura paterna, un’analisi dei padri delle due famiglie. Un’antitesi palpabile: uno troppo presente e l’altro praticamente assente. Quando Ricky, il vicino di casa e fidanzatino della figlia del signor Burnham lo vede morto non trattiene un sorrisino. Angela afferma che la reazione non è strana considerando i precedenti del ragazzo e l’odio che nutriva per quel suo padre “malato”. In quel modo veniva restituita la violenza subita nel corso degli anni. Il Cineforum UMDI “Place of Ideas” è nato proprio dalla voglia di infondere, nelle persone che vi prendono parte, la consapevolezza dei falsi miti, canoni e “specchi per allodole” che ci propina continuamente la società, attraverso i media, la pubblicità, certa politica populista. Il Cineforum UMDI “Place of Ideas” è quindi un evento settimanale da non perdere, che omaggia il grande cinema dando la libertà di esprimere la propria opinione.