Sotheby’s e Ingles & Hayday metteranno in vendita il prossimo giugno a New York con offerte a buste chiuse che partono da una base d’asta di 45 milioni di dollari la più importante viola esistente al mondo, la viola ‘Macdonald ’, del leggendario liutaio Antonio Stradivari (1644 – 1737). Un vero e proprio world record per uno strumento musicale, poichè l’attuale record per uno strumento musicale appartiene al violino ‘Lady Blunt’ di Stradivari del 1721, che fu venduto dalla Nippon Music Foundation nel giugno 2011 in un’asta 15.9 milioni di dollari.
La viola ‘Macdonald’ del 1719 è uno dei due unici esemplari di questo genere prodotti durante il “Periodo d’Oro” di Stradivari (1700-1720), durante il quale il maestro produsse i suoi strumenti più pregiati. In termini di stato di conservazione, bellezza e qualità del suono, la viola ‘Macdonald’’ non ha eguali.
”Questa viola rappresenta l’acme della sapienza umana nella creazione di strumenti musicali, ed è ottimamente conservata: è come se una viola commissionata direttamente a Stradivari ti fosse consegnata 300 anni più tardi”, commenta David Aaron Carpenter, il violinista che suonerà lo strumento da Sotheby’s a New York. ”In ogni settore esistono capolavori che esercitano la loro influenza oltre i confini del loro ambito. Gli strumenti di Stradivari appartengono a una classe di capolavori artigiani di cui la viola Macdonald rappresenta l’apice indiscusso’‘, aggiunge David Redden, vice presidente di Sotheby’s.
La viola Macdonald fu acquistata per Peter Schidlof del Quartetto Amadeus nel 1964 e proviene dalla famiglia del musicista, scomparso nel 1987. In genere questi strumenti vengono acquistati da un collezionista milionario o da una ricca fondazione, che a volte li affidano a un fortunato esecutore per tutta la carriera. Antonio Stradivari è il maestro liutaio più importante della storia.
Il luogo di nascita non è certo, ma dovrebbe essere a Cremona verso la fine del 1643. Nel 1680, proprio in questa cittadina, dopo anni di lavoro nella bottega di Nicola Amati, acquista una casa in piazza S. Domenico (oggi piazza Roma) ed apre la sua bottega. È qui che realizza i suoi violini fino all’ultimo giorno della sua vita. Antonio costruisce la sua fama in ben 75 anni di intenso lavoro, ottimizzando i suoi strumenti sia da un punto di vista estetico sia del suono. La sua è un’arte complessa, che non richiede solo competenza, ma passione. E questa passione a Stradivari non è mai mancata.I primi strumenti sono molto originali e vengono chiamati amatizzati perché modifica e migliora i modelli di Amati. Intensifica il colore della vernice, modifica la curvatura e sceglie i legni più adatti.
I suoi migliori strumenti, tutti firmati con l’iscrizione sul cartiglio “Antonius Stradivarius Cremonensis Faciebat Anno” sono realizzati tra il 1698 e il 1730. Da questa data la firma cambia e diventa “Sub disciplina Stradivari”, perché probabilmente si aggiunge la mano dei figli, anche loro molto bravi, ma mai come il padre. La fama di Stradivari si diffonde in tutta Europa, grazie ai musicisti che ne elogiano il lavoro. Per esempio, nel 1782, il celebre violinista italiano e compositore Giovanni Battista Viotti porta gli Stradivari in Francia e in Inghilterra. Il maestro non costruisce solo violini e viole, ma anche strumenti a corda, come arpe, chitarre, liuti e tiorbe. Nella sua attività si contano più di 1100 strumenti musicali di sua produzione, di questi 650 sono ancora esistenti. Gli Stradivari oggi hanno grandissimo valore e sono dei beni molto preziosi: il prezzo più alto pagato è stato di 1 milione e 790 mila sterline nel 2006 da Christie’s, a Londra.
di Bartolomeo Alberico
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