TAGLIATE LE COMUNICAZIONI DA STAMATTINA IN TUTTO L’EGITTO, CELLULARI SMS E INTERNET. EGITTO BLOCCATO. EL BARADEI ARRESTATO. SCONTRI AL CAIRO E IN TUTTE LE PRINCIPALI CITTA’ DELL’ EGITTO. ANCHE GLI EGIZIANI IN ITALIA MOSTRANO LA LORO VICINANZA CON LE MIGLIAIA DI MANIFESTANTI SCESI IN PIAZZA.
Alle ore 6:38 del 28 gennaio 2011 la Vodafone Group afferma attraverso un breve comunicato che il governo egiziano ha imposto a tutti gli operatori telefonici locali di interrompere i servizi in alcune zone del Paese per porre un freno all’ondata di proteste anti-governative che stanno scatenando tumulti e manifestazioni. In nottata le forze di sicurezza hanno anche provveduto ad arrestare numerosi esponenti dei Fratelli musulmani, inclusi i due portavoce Essam El Eriane, Mohammed Mursi.
Come annunciato, è il ”Venerdì della collera”: sono infatti in atto cortei e manifestazioni anti-Mubarak in tutte le principali città del Paese ed in particolare al Cairo.
La polizia ha bloccato nella Moschea l’esponente dell’opposizione Mohammed el Baradei e ha allontanato violentemente i suoi sostenitori con lacrimogeni e idranti. L’ex direttore dell’Aiea e vincitore del Premio Nobel per la Pace non è formalmente a capo di alcun partito, ma ha formato un movimento, l’Associazione nazionale per il cambiamento, che difende la necessità di riforme democratiche e sociali. ElBaradei è considerato anche dagli studiosi occidentali «credibile candidato» alle elezioni presidenziali del prossimo settembre gode della simpatia della gran parte dell’opinione pubblica egiziana in particolare dei giovani e delle classi medie: anche all’estero ha fama di coraggio e integrità per essersi opposto al «teorema» dell’amministrazione Bush sull’esistenza di armi di distruzione di massa in Iraq.
Nel quartiere di Dokki, vicino allo Sheraton, dove tra la gente si troverebbe l’ex parlamentare nasseriano Hamdiia Sabahi, possibile candidato alla presidenza, ci sono venticinquemila manifestanti e le forze dell’ordine che cercano di respingere la folla sparando lacrimogeni e proiettili di gomma,. Scontri anche davanti alla moschea-universita’ di Al Azhar, il maggior centro teologico sunnita e in Piazza Tharir, verso la sede della presidenza del consiglio e a quella del Parlamento. Quattro giornalisti francesi sono stati arrestati, e un reporter di al Jazira picchiato.
Ad Alessandria la polizia ha sparato lacrimogeni e pallottole di gomma per disperdere i manifestanti, che si stanno battendo davanti alla moschea el Kaid Ibrahim.
Sempre più velocemente proseguono e crescono le manifestazioni contro il regime di Mubarak al Cairo e in tutto l’ Egitto. Anche in Italia molti egiziani fanno sentire la loro vicinanza con manifestazioni davanti l’Ambasciata.
Al momento si contano 400 arrestati, si sa che ci sono stati dei morti in Piazza Tharir, e Mubarak ha imposto il coprifuoco dalle ore 18 alle ore 7.
di Mina Mingarelli
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