Quinta puntata della seconda edizione sperimentale della “Via Micaelica Molisana”, in direzione di San Marco La Catola, passando per Gambatesa e Riccia. UNMONDODITALIANI analizza il Santuario di Santa Maria della Vittoria.
(UMDI – UNMONDODITALIANI) Religiosità sempre più viva tra i luoghi di culto più belli d’Italia. I camminatori/ciclisti devoti all’Arcangelo Michele in mattinata hanno lasciato la città di Jelsi (LEGGI QUI LE PECULIARITA’ DEL PAESE DELLA FESTA DEL GRANO, PUNTATA 3) alla volta di San Marco La Catola, transitando i tratturi compresi fra la campagna di Riccia e di Gambatesa per raggiungerlo. Entusiasti del pellegrinaggio, gli organizzatori di questa seconda edizione sperimentale della via del santo arcangelo, Mariantonietta ROMANO e Giulio DE CAMILLIS. Le due associazioni, insieme ad altri viandanti, si trovano a percorrere un cammino ricco di avventure e imprevisti, tra visite di luoghi unici nel loro genere e altalenanti problemi di comunicazione. L’international daily magazine UNMONDODITALIANI, nonostante tutto, non abbandona i lettori e i devoti viaggiatori in questa esperienza, allietando anche oggi, giornata della tratta Jelsi-San Marco La Catola, con la consueta novella-guida ai luoghi più belli della Via Micaelica 2016. La quarta puntata della “Via Micaelica Molisana”, della FIDAPA e di Matese Mountain Bike, prima di arrivare in Puglia, conduce verso il Santuario di Santa Maria della Vittoria.
Seguendo il Tratturo, su un tratto della direttrice pastorale Pescasseroli-Candela, si giunge in questo luogo mistico, in cui fede e architettura secolare, di maestranze locali, si combinano armoniosamente in un connubio assai caratteristico, tra semplicità e rusticità. La cornice che fa da sfondo a questo spettacolo è la campagna di Gambatesa, un comune molisano sito nella provincia di Campobasso, posto su un’altura collinare e immerso nella natura, gode del panorama sul lago di Occhito. Tante sono le bellezze paesaggistiche, tradizionali, religiose e archeologiche da poter visitare in questo paese: sicuramente ciò che i viandanti ricorderanno del percorso saranno le “Maitunate”, o la “Sagra delle Maitunate”, il capodanno più antico del Molise celebrato con canti tipicamente umoristici a tema triviale, a volte anche canzonatorio, con funzione ben augurante in attesa dell’anno nuovo. Attraversando il centro, si può scorgere sulla sommità di colle Serrone, il castellomedievale che raggiunse il suo massimo splendore in epoca rinascimentale, durante il XIV secolo. Fiore all’occhiello dell’elevato sono i prestigiosi affreschi di Donato DA COPERTINO (Decumbertino) e dai suoi discepoli, fattore di forte attrazione turistica per il paese.
Proseguendo lungo la via tratturale ci si imbatte nella Cappella Santuario di Maria Santissima della Vittoria, una chiesa campestre ubicata nelle adiacenze del paese, di cui un’antica tradizione popolare conserva la memoria circa la paternità della commissione, attribuita a Federico Barbarossa. Nata come Abbazia, fu, poi, convertita in monastero e ricostruita ex-novo in seguito alla distruzione conseguita al tragico evento sismico del 1279, ed altri più recenti. Venne riedificata nel 1313 ad opera del Conte Riccardo di Gambatesa. Nonostante gli interventi e i rifacimenti successivi la struttura conserva ancora la linearità della originaria architettura di matrice rurale. La facciata in pietra nuda ingloba lo stemma dell’Agnello Crocifero, mentre l’interno a capriate lignee, ospita la statua della Vergine della Vittoria, risalente al 1714.
Prima di raggiungere la terra del Tavoliere, la fiorente Puglia, i pellegrini passeranno per Riccia, la città dell’uva.
Strada facendo, i camminatori/ciclisti verranno indirizzati dalla guida sapiente del presidente dell’associazione di Bojano, Matese Mountain Bike, Giulio DE CAMILLIS, tramite la fornitura di mappature dettagliate di Google Earth, e dalle conoscenze in ambito di Beni Culturali della FIDAPA’s President, Mariantonietta ROMANO.
Traguardo finale della quarta giornata di viaggio nel Molise verso Monte Sant’Angelo-Siponto, sarà San Marco La Catola, che darà il benvenuto ai partecipanti della Via Micaelica 2016 in Puglia, meta conclusiva dell’antiqua viadei luoghi dedicati a San Michele.