Esperimento in Irlanda: si possono ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera introducendo alghe marine nella dieta dei bovini da pascolo? Risposte dall’Università James Cook in Australia. Con Nota del Direttore UMDI.
Nutrire le mucche con le alghe marine per salvare il pianeta? Gli agricoltori irlandesi sono certi che possa funzionare. Con l’isola circondata dall’acqua e migliaia di terreni utilizzati per il pascolo, non sarebbe difficile pensare di dare da mangiare alghe marine alle mucche. L’idea, sostenuta dalla federazione degli agricoltori irlandesi, è il frutto di una ricerca realizzata in Australia e Canada: secondo uno studio svolto dall’Università James Cook di Queensland il supplemento di poco più del 2% di alghe secche all’erba mangiata dal bestiame quotidianamente sarebbe in grado di diminuire le emissioni di metano addirittura del 99%.
Tale studio si basa sull’esperienza diretta di un contadino canadese che nel 2012 ha scoperto che i bovini a cui introduceva nella dieta le alghe, non erano più sani di altri, ma producevano minori quantità di metano e avevano un fase di accoppiamento più lunga. Ciò ha portato i ricercatori Rob Kinley e Alan Fredeen ad indagare in maniera più approfondita la vicenda e a scoprire i benefici delle alghe marine. Infatti, il gas esalato dalle flatulenze degli 1.5 miliardi di bovini del mondo contribuirebbe all’enorme produzione di metano, responsabile dell’aumento dell’effetto serra nel nostro pianeta. Intuita questa opportunità, spiega il presidente dell’associazione nazionale, Thomas Cooney, gli agricoltori hanno subito accolto positivamente la sfida di cambiare la dieta dei loro animali: “Abbiamo invitato i ricercatori irlandesi a indagare immediatamente i potenziali di questo studio da testare sul nostro territorio”.
I due ricercatori hanno poi collaborato con il professor australiano Rocky De Nys per ampliare lo studio all’Organizzazione per la ricerca scientifica e industriale del Commonwealth in Australia dimostrando quanto scoperto: analizzando 20 specie di alghe e i batteri presenti nello stomaco delle mucche, hanno osservato che una specie rossa particolare, la Asparagopsis Taxiformis, è efficace nella riduzione delle emissioni di CO2 anche del 99% se rimestata in piccole quantità nella dieta dei bovini. In un’epoca in cui l’agricoltura e i trasporti contribuiscono fortemente ai cambiamenti climatici attuali, l’idea di sviluppare un “modello sostenibile delle alghe” può rappresentare effettivamente un’occasione da non perdere.
“Vorrei che la ricerca e la sperimentazione sia svolta qui da noi: ci sono enormi possibilità per quanto riguarda l’industria delle alghe in Irlanda e il Dipartimento di Agricoltura dovrebbe esaminare ulteriormente questo aspetto”, ha dichiarato il parlamentare Michael Fitzmaurice, rappresentante del Roscommon-South Leitrim.
“Siamo un’isola con abbondanza di coste e se possiamo sviluppare e migliorare l’industria delle alghe unendola a quella degli allevamenti potrebbe essere un grande vantaggio sia per la nostra economia che per l’ambiente“.
di Celeste Bucci
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