Il 49enne bolognese conquista il terzo oro italiano a Rio de Janeiro, il primo della sua Paralimpiade brasiliana, nella categoria H5, quella dove gareggiano prevalentemente ciclisti amputati. Dedica l’oro a Gianmarco tamberi, che a causa di un infortunio è stato costretto a saltare i giochi brasiliani.
Alex Zanardi, l’ex pilota di Formula Uno, che ha perso le gambe in un incidente automobilistico, ha conquistato l’oro nella handbike alle Paralimpiadi di Rio 2016, nella categoria H5, quella dove gareggiano prevalentemente ciclisti amputati, con il tempo di 26’36”81. Una leggenda rimasta nella storia. Il bolognese ha superato dopo una splendida rimonta l’australiano Stuart Tripp e l’americano Oscar Sanchez. Per Zanardi si tratta della quarta medaglia paralimpica della carriera dopo i due ori e l’argento conquistati 4 anni fa a Londra. “Dedico questo oro a Gianmarco Tamberi” ha detto l’ex pilota di Formula 1 dopo la vittoria. Sempre dal ciclismo arrivano altri due bronzi di Masini e Porcellato.
“Siccome sono ancora un ragazzino e voglio ancora andare avanti, dedico quest’oro a Gianmarco Tamberi – racconta Alex – che una medaglia l’avrebbe sicuramente vinta. Gli mando un bacio d’incoraggiamento, alle prossime Olimpiadi tiferemo tutti per lui”. Il pensiero di Zanardi è andato al 24enne saltatore che, a causa di un infortunio al tendine d’Achille, è stato costretto a saltare i giochi brasiliani. Uno che avrebbe potuto far sognare l’Italia come lui nei Giochi paralleli che hanno preceduto questi. “Che bello. Ringrazio mia madre che mi ha messo al mondo, mia moglie che mi ama, mio figlio, il mio allenatore. Dove prendo tutta questa forza? Ma non serve, puoi fare quello che vuoi. Tante persone credono di aver già dato tutto – conclude Zanardi – e ancora non hanno tirato fuori il loro potenziale. Sono tre anni che ci do dentro e sono contento di essere riuscito a costruire qualcosa di speciale”.
“Ormai non ci sono più aggettivi per definire uno come Alex Zanardi è l’esempio dell’Italia che vorremmo, che lotta, che si sacrifica, che non molla mai – la gioia del presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli – Un atleta entrato nella leggenda sportiva, che, ne sono certo, continuerà ancora a farci sognare. Grazie ancora una volta, Alex, per le emozioni che ci hai regalato”.
di Davide Colacci
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