I membri del Cgie (Consiglio generale Italiani all’estero), il massimo organismo di rappresentanza degli italiani all’estero, hanno
promosso un corteo che, partito dal Museo dell’Emigrazione italiana di Piazza Venezia, a Roma, è arrivato davanti al Parlamento. Con loro l’on. Franco Narducci, la Presidente Rosy Bindi, l’ex ministro per gli italiani all’estero, Mirko Tremaglia e la Presidente Anna Finocchiaro. L’on. Narducci, è stato il primo firmatario di svariati emendamenti tesi a ripristinare i fondi per la promozione della lingua italiana all’estero e per il ripristino dei fondi alla Direzione Generale Italiani all’Estero e Politiche Migratorie del Ministero degli esteri.
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Preoccupazioni per le questioni connesse alla promozione della lingua e cultura italiana e all’assistenza sanitaria per gli italiani all’estero, oltre che per il preoccupante ridimensionamento della rete consolare.
Per questo motivo i membri del Cgie (Consiglio generale Italiani all’estero), il massimo organismo di rappresentanza degli italiani all’estero, hanno promosso un corteo che, partito dal Museo dell’Emigrazione italiana di Piazza Venezia, a Roma, è arrivato davanti al Parlamento.
Con loro l’on. Franco Narducci, la Presidente Rosy Bindi, l’ex ministro per gli italiani all’estero, Mirko Tremaglia e la Presidente Anna
Finocchiaro, la quale ha affermato che “le risorse destinate agli italiani all’estero hanno subito ulteriori tagli, seppur meno gravosi rispetto al recente passato e a farne le spese saranno di nuovo la promozione della lingua e della cultura italiana, l’assistenza alle persone indigenti e la rete consolare. Il bilancio della Direzione Generale Italiani all’Estero e Politiche Migratorie subisce così un ulteriore ridimensionamento di 14 milioni di euro, toccando proprio il fondo”.
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L’on. Narducci, è stato il primo firmatario di svariati emendamenti tesi a ripristinare i fondi per la promozione della lingua italiana all’estero e per il ripristino dei fondi alla Direzione Generale Italiani all’Estero e Politiche Migratorie del Ministero degli esteri.
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di Stefania Paradiso