Scrivete al Presidente della Repubblica, all’Unione Europea, al Prefetto di Campobasso, al Questore di Campobasso, alla Procura della Repubblica, al Santo Padre, Papa Benedetto XVI, all’Arcivescovo di Campobasso, agli Organi di Stampa, ai Sindaci dei Comuni di Bojano, Busso, Campomarino, Casalciprano, Larino Macchia Valfortore, Morrone del Sannio, Pietracatella e San Martino in Pensilis che ci hanno fornito le necessarie autorizzazioni, i cui cittadini (e quelli dei Comuni limitrofi e di tutto il Molise, naturalmente) utilizzano quelle strade quotidianamente, i cui stessi Sindaci le percorrono, in molti casi, per raggiungere la Fondovalle del Biferno e le Strade Statali che collegano questi centri con il capoluogo di Regione.
FINGERE DI NON SAPERE
EQUIVALE
AD AVALLARE QUESTA TRUFFA
CHE STA METTENDO SUL LASTRICO TANTE FAMIGLIE
AIUTATECI
AD OTTENERE GIUSTIZIA
Mi rivolgo alle Forze dell’Ordine, alla Polizia, all’Arma dei Carabinieri, alla Procura della Repubblica, alla Guardia di Finanza, alla Corte dei Conti perché indaghino su questa truffa con la quale sono state finanziate due volte le stesse strade, che però non sono state mai pagate alle Società Semplici di Agricoltori e frontisti, debitori nei confronti delle imprese costruttrici;
Mi rivolto alla Chiesa, al Santo Padre, all’Arcivescovo di Campobasso, monsignor Giancarlo Bregantini, che si è impegnato tanto nella lotta alla mafia, all’arcivescovo emerito di Teramo, monsignor Antonio Nuzzi, all’arcivescovo di Sulmona-Valva, monsignor Angelo Spina, ai Parroci delle chiese di Bojano, Busso, Campomarino, Casalciprano, Larino Macchia Valfortore, Morrone del Sannio, Pietracatella e San Martino in Pensilis e degli altri Comuni del Molise, affinché si prodighino per risolvere questo caso umano di un uomo che a 86 anni deve mendicare attenzione e giustizia;
Mi rivolgo a tutti i consiglieri del Consiglio Regionale del Molise, affinché presentino interrogazioni atte a porre all’O.d.G. del Consiglio la questione delle strade realizzate e mai pagate;
Mi rivolgo al Presidente della Giunta Regionale del Molise, Michele Iorio, al Presidente del Consiglio, Michele Pietracupa, a tutti gli Assessori Regionali, affinché decidano SUBITO di porre in essere la proposta di transazione che si era deciso di redigere in sede di audizione del sottoscritto, alla presenza del proprio legale, da parte della Giunta precedente; bozza di transazione redatta in dal legale e sottoposta all’approvazione dell’Ufficio Legale della Regione;
Mi rivolgo agli Organi di Stampa regionali e nazionali, affinché diano il massimo risalto a questa vicenda umana, senza tema di ripercussioni, senza tentennamenti, perché siano strumenti di Giustizia, a difesa dei cittadini;
Mi rivolgo ai Parlamentari molisani, di maggioranza e di opposizione, affinché pongano all’attenzione della Camera e del Senato la questione delle 26 strade interpoderali del Molise costruite, ultimate, collaudate, aperte al pubblico transito e mai pagate alle società semplici;
Mi rivolgo al Presidente Silvio Berlusconi, al Presidente della Repubblica, ai Presidenti della Camera e del Senato, affinché intervengano con autorità imponendo la liquidazione delle opere realizzate, semplicemente rifinanziando il Programma di Sviluppo che prevedeva quelle 26 strade mai più liquidate;
Mi rivolgo ai Consiglieri di maggioranza e di opposizione di tutti i Consigli Comunali di Bojano, Busso, Campomarino, Casalciprano, Larino Macchia Valfortore, Morrone del Sannio, Pietracatella e San Martino in Pensilis perché impegnino il Sindaco e l’Amministrazione a farsi portavoce dell’istanza degli aventi diritto, consapevoli di usufruire di strade che, di fatto, appartengono a chi le ha costruite, ovvero al sottoscritto, al quale non sono state ma liquidate;
Mi rivolgo alle Segreterie regionali e nazionali di tutti i Partiti Politici, affinché non si nascondano dietro le convenzioni e prendano una posizione su questa vicenda assurda, ricordando che il primo impegno, il solo e unico scopo dell’esistenza dei partiti è quello di essere raccordo tra i cittadini e le Istituzioni;
Mi rivolgo ai Sindacati italiani, affinché sostengano la causa di chi ha lavorato onestamente ed è stato gabbato dalla Regione Molise;
Mi rivolgo all’Unione Europea perché vigili sui finanziamenti elargiti alla Regione Molise;
Mi rivolgo a tutte le Associazioni, al Volontariato, alle organizzazioni in difesa del cittadino, affinché sostengano la mia causa;
Mi rivolgo a tutte le persone di buona volontà, affinché mi sostengano in questa mia lotta contro il tempo, contro gli abusi, contro l’ingiustizia.
Antonio Cappussi
Un cittadino, un onesto lavoratore
Truffato dalla Regione Molise e dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura
A 86 anni costretto a mendicare il proprio denaro
di Antonio Cappussi