Intervista a Edoardo Passanese, Presidente della Sez. “Generale Franco Romano” di Bojano, che ha accettato di rispondere alle domande di UN MONDO D’ITALIANI. Non ha perso l’entusiasmo il maresciallo in pensione, che sta concentrando le sue energie e quelle dei suoi collaboratori per l’Associazione Nazionale Carabinieri – ANC in un momento di feconda attività per la cittadinanza. Si autofinanziano per comprare le divise per assistere la popolazione, mentre per un’altra associazione di Bojano le divise le hanno dovute pagare i cittadini per ben 12.000 euro
Carabinieri sermpre, fedeli per vocazione. Anche come impegno volontario, civile e attivo. E’ il caso dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Bojano, che dopo una lunga pausa torna a lavorare con un ampio programma di iniziative grazie all’attività di Edoardo Passanese, presidente della Sezione di Bojano, che ci ha ospitato negli spazi della sede, adiacenti alla stazione ferroviaria per un’intervista. Non perde l’entusiasmo il presidente Passanese, maresciallo in pensione, che sta concentrando le sue energie e quelle dei suoi collaboratori per l’Associazione Nazionale Carabinieri – ANC in un momento di feconda attività per la cittadinanza. Il suo è un gruppo eterogeneo, coeso e pieno di risorse che vanta oltre vent’anni di attività per questa sezione, intitolata a Franco Romano, pluridecorato dell’Arma dei Carabinieri di Bojano, che perse la vita a causa di un incidente aereo mentre era in servizio. A lui – dice Passanese – dedichiamo le nostre attività, un uomo che ha reso grande la nostra piccola grande realtà.
Presidente Passanese, l’ANC di Bojano rinasce dalle sue ceneri?
“La sospensione delle nostre attività è stata solo momentanea, frutto della mancanza di personale. C’era soltanto bisogno di energie nuove, di rinnovare gli obiettivi e le motivazioni. Ora siamo ripartiti più positivi che mai, con maggiore motivazione e spirito di iniziativa.”
A proposito di nuove iniziative, quali sono quelle previste nel futuro prossimo?
“Il nostro obiettivo è quello di contare sul volontariato. Abbiamo un folto numero di volontari impiantati in diverse zone del territorio molisano, impegnati in attività sociali, culturali e su tutto ciò che riguarda il sociale. Il nuovo Direttivo è composto da sei membri: il sottoscritto, Alessio spina, Vincenzo Caponara, Franco Meloni, Carmine Di Sano, Rolando Rufo”.
Cosa ci può dire della manifestazione L’inferno di Vino a Civita Supeiore? Eravate presenti anche lì?
“L’inferno di vino’ è una splendida manifestazione partorita dai ragazzi delle scuole superiori ISIS di Bojano. L’idea è stata quella di rivisitare la Divina Commedia di Dante Alighieri in chiave ironica. Circa 60 i ragazzi coinvolti ed è stata l’occasione ideale per rilanciare la nostra attività di volontariato, per far sì che anche la comunità ne venisse a conoscenza. Le scuole hanno invitato i nostri soci per la gestione interna, la sorveglianza, con assistenza dei vigili e il coordinamento del traffico.
Propositi per il futuro? Quali sono gli obiettivi a breve e medio termine?
“Innanzitutto coinvolgere altre persone, chiunque fosse interessato a far parte del gruppo, a partecipare alla vita sociale, a prendere parte ad iniziative umanitarie, sociali, culturali. Nel piccolo, lottiamo costantemente per qualcosa di concreto. Ad esempio, patrociniamo l’associazione per la sclerosi multipla con il nostro socio Remo Pallotta. In occasione di qualsiasi tipo di manifestazione siamo disposti a fare servizio d’ordine, ci offriamo per qualsiasi esigenza collettiva, basta solo contattarci. Per chi fosse interessato, può chiedere semplicemente di iscriversi presso la sede della Sezione, nei locali della Stazione Ferroviaria. Lo spirito dell’Associazione è quello di coinvolgere altri giovani volontari per fare il pieno di energie per dar vita ad una la partecipazione responsabile, oltre che alla vita del sodalizio, alle attività sociali che di volta in volta impegnano la sezione di Bojano. I soci portano avanti una lodevole operazione di autofinanziamento ma sarebbe utile beneficiare anche di altri piccoli contributi. A livello pratico il nostro obiettivo è comprare le divise, per riconoscerci mentre prestiamo servizio. Se siamo in giro è importante farci riconoscere. Servono le divise estive per le prossime iniziative di agosto in cui lavoreremo come associazione: feste locali, patronali.” (Già perchè le divise, gli uomini dell’Arma che da tanti, tantissimi anni prestano servizio sostenendo i cittadini, se le dvono comprare giustamente con i loro soldi. Mica come un’altra associazione di Bojano che invece ha usufruito di 12.000 euro di tasse dei cittadini di Bojano per comprare abbigliamento, oltre a migliaia di euro per scorribande in automobile, ristrutturazione locali e varie. Tutte cose che adesso saranno verificate dettagliatamente!
Come si accede all’Associazione Nazionale Carabinieri? Il requisito è l’appartenenza all’Arma?
“Assolutamente no. Oltre ai soci effettivi, che hanno prestato servizio nell’Arma, esistono e sono una forza, i soci simpatizzanti. La sezione di Bojano conta oltre 90 iscritti, ma riteniamo di poter incrementare questo numero.”
Cosa la spinge a portare avanti questa attività?
“Mi spinge lo spirito dell’Arma: aiutare le persone. Ce l’ho nel Dna, prestare servizio alla gente. Lo stimolo è quello di provare a fare sempre qualcosa per le persone che ne hanno bisogno. Il nostro contributo all’Onu, per i bambini orfani nel mondo, ne è un esempio. Il nostro lavoro si concentra soprattutto a livello locale, in paesi come San Massimo, Colle d’Anchise, Guardiaregia e stiamo ricevendo chiamate anche da altri sindaci del territorio.”.
Di Marta Ucciferri
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