PRESENTI L’ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI, CARLO PERRELLA CHE HA APERTO LA PROPRIA CAMPAGNA ELETTORALE E IL RESPONSABILE DEL SETTORE URBANISTICA, ARCH. ROBUSTO. MI FA PIACERE – HA RISPOSTO CARLO PERRELLA – CHE IL PRESIDENTE IORIO, A PAROLE, ABBIA DATO PRIORITÀ ALLA RICOSTRUZIONE DELLE SCUOLE. MA VI POSSO GARANTIRE CHE TUTTE LE RICHIESTE FATTE IN TAL SENSO SONO RIMASTE SENZA RISPOSTA. AGEVOLAZIONI PER CHI USA TECNICHE DI BIOEDILIZIA, FONTI DI ENERGIA ALTERNATIVE E RINNOVABILI. IL SOSTEGNO ALL’EDILIZIA SOCIALE E SCOLASTICA. CHI APRE LA CAMPAGNA ELETTORALE PERSONALE E CHI PORTA ARGOMENTI FUORI ODG
Il Piano Casa della Regione Molise prevede agevolazioni interessanti nell’ambito dell’edilizia sociale per le categorie svantaggiate, nel campo dell’edilizia scolastica e per i privati che decidano di usare tecniche di bioedilizia, fonti di energia alternative e rinnovabili. Se ne è parlato nel corso dell’Assemblea monotematica della Consulta Comunale di Bojano, indetta dal presidente, Giuseppe Risi, su indicazione dell’assessore comunale alle Politiche Sociali, Carlo Perrella, e che si è aperta alle 18.15, senza l’appello rituale da parte del segretario, la dr.ssa Palmina Cappussi.
E’ stato l’architetto Robusto, responsabile dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Bojano, a relazionare sull’argomento illustrando, punto per punto articoli e commi della Legge regionale 11 dicembre 2009, n.30, finalizzata alla ripresa edilizia e quindi all’incentivazione delle attività produttive e dell’economia in generale.
“Lo spirito della Legge – ha cominciato l’architetto Robusto – parte dalla necessità di collegarsi alle ultime disposizioni in materia, il DPR 49/2009, che obbliga i proprietari delle nuove costruzioni ad utilizzare i materiali in funzione della certificazione energetica. Ne deriva una classificazione, come categoria A, B, C, D ed E a seconda del valore che il progettista andrà a riscontrare nel calcolo del fabbisogno energetico dell’edificio”.
E il responsabile dell’Ufficio Urbanistica ha precisato che la legge si applica a strutture completate esistenti al 29 giugno 2009 o in corso di realizzazione, purché le strutture in cemento armato siano state ultimate nella stessa data, e che tale ultimazione deve ricavarsi dalla certificazione del Direttore dei Lavori. Si hanno due anni di tempo, dal 16 dicembre scorso, per presentare la pratica per l’ottenimento delle agevolazioni allo sportello edilizio del Comune di riferimento. E ha parlato di aumenti di volumetria fino al 30 per cento con ulteriori premialità se si aumentano gli indici di copertura, se si usano materiali fonoassorbenti con raggiungimento del 20 per cento di risparmio energetico. La premialità è del 35 per cento per le demolizioni e contestuali ricostruzioni con aumento di volumetria, e ancora, ulteriore deroga al limite di volumetria, pari al 50 per cento, se il 60 per cento dell’acqua calda sanitaria sia prodotta da fonti rinnovabili (pannelli termici solari, geotermia ecc). Facendo riferimento alla stessa legge si può mutare la destinazione d’uso dei locali in zona agricola e andare in deroga agli strumenti urbanistici e alle previsioni dei regolamenti comunali, è consentito realizzare strutture sportive e ricettivo complementari. La norma prevede anche agevolazioni per la rimozione dell’amianto, riduzione dei costi di costruzione.
Il successivo dibattito si è rivelato particolarmente animato. Ad innescare la discussione la domanda della vicepresidente, la prof.ssa Maria Grazia Tagliaferri, circa l’edilizia scolastica.
La presenza di alcune mamme dell’Asic ha dato vita ad un battibecco con l’assessore Carlo Perrella che il presidente ha cercato invano di placare.
“Non ci sembra – ha fatto presente la vicepresidente della Consulta, nonché Presidente dell’Asic, Tagliaferri – che il Comune si stia adoperando granché per il reperimento dei fondi necessari alla ricostruzione delle scuole, atteso che c’è la possibilità di farlo, come ci è stato spiegato alla Regione”.
“Mi fa piacere – ha risposto Carlo Perrella – che il Presidente Iorio, a parole, abbia dato priorità alla ricostruzione delle scuole. Ma vi posso garantire che tutte le richieste fatte in tal senso sono rimaste senza risposta”.
Robusto ha annunciato che un privato ha acquistato l’ex edificio BPS che ospitava il Ragioneria (chiuso in seguito al terremoto di San Giuliano) e che è necessario sgomberare la Scuola Materna, i cui moduli prefabbricati sono affiancati ad una parete laterale dello stesso.
Remo Pallotta ha chiesto chiarimenti sulla mutazione di destinazione d’uso nei condomini, che necessitano obbligatoriamente del parere positivo dell’Assemblea condominiale, mentre Antonio D’Alessandro ha ricordato la difficoltà per i cittadini ad avere copia degli atti pubblici. Carlo Perrella ha risposto di essere stato sempre disponibile nei confronti delle Associazioni, ma ha bacchettato D’Alessandro specificando che si trattava di un attacco politico, più che di una domanda tecnica. “Non è che basta una pacca sulla spalla dell’assessore di turno –D’Alessandro ha commentato la risposta di Carlo Perrella – e non è un gran merito che l’assessore abbia fornito gli atti. Il Comune ha l’obbligo di dare copia degli atti ai cittadini che li richiedono, e non dobbiamo dire grazie a nessuno.
“Una riflessione – la conclusione dell’ing. Gianmaurizio De Fabritiis – Quando i privati cittadini segnalavano il pericolo rappresentato dall’ubicazione della Scuola Materna lungo il BPS nessuno parve ascoltarli. Oggi un privato segnala la stessa cosa, a distanza di anni, e l’Amministrazione si dà da fare per spostare immediatamente i moduli”.
Insomma, qualcuno ha usato la riunione della Consulta per avviare la propria, personale campagna elettorale in vista del rinnovo del Consiglio Comunale e qualcun altro usa la Consulta per ottenere risposte che non possono che venire dall’Amministrazione comunale.
Insomma, si fa il gioco di chi nella politica ci lavora da una vita, di chi ne ha fatto il proprio mestiere, sfruttando l’opportunità di avere, tutti assieme, chiamati a raccolta, le Associazioni, i gruppi, i Comitati e i rappresentanti del Terzo Settore.
Di Mina Cappussi
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