Galeotto il pianoforte e un ultimo quarto di luna per l’ispirazione arrivata a La Piana dei Mulini. La telefonata al “molleggiato della Via Gluck”, testimoni le pietre dell’antico mulino ad acqua alle falde del Matese. ESCLUSIVA ASSOLUTA UMDI
Un pianoforte, un tramonto arancio sulle vette del Matese selvaggio, le acque vorticose del Biferno: nasce qui l’ispirazione per l’ultima canzone di Adriano Celentano, un anteprima esclusiva di cui non riveliamo il titolo ne il testo.
“C’è l’ho, Adriano, c’è l’ho”.
Sull’ultimo quarto di luna alla Piana dei Mulini, nera la notte nel silenzio della vallata, Fio Zanotti è stato colpito in pieno viso dal “pugno ” dell’ispirazione creativa dando vita ad un testo suonato in esclusiva, per pochi intimi e le pietre dell’antico mulino ad acqua in agro di Colle D’Anchise.
“Zanotti ha partorito qui la nuova canzone di Celentano” fanno eco Maurizio Varriano (Borghi d’Eccellenza), Antonello Carozza (Queen’s Academy – Amici), Michele Lucarelli (titolare del B&B).
Fio Zanotti ha diretto con il figlio l’orchestra che ha suonato in onore del Papa a Castelpetroso, dove ha cantato Michele Perniola, giovanissimo vincitore di “Ti Lascio Una Canzone” la popolare trasmissione condotta da Antonella Clerici. Ospite de La Piana Dei Mulini, Fio si è ritrovato per caso un pianoforte( FA – RE Musica) nel salone che l’indomani avrebbe ospitato un matrimonio.
“Posso usare il pianoforte?” e si mette a strimpellare sui tasti, esce, va in camera, torna con un paio di cuffie all’orecchie, scrive, appunta, strimpella, canticchia, si rialza, guarda in alto come se vedesse qualcosa, accarezza i tasti, freme e alla fine esulta: “c’è l’ho, c’è l’ho”. Coinvolge gli altri nel suo entusiasmo, apre una bottiglia di champagne e chiama il “molleggiato”.
“Adriano c’è l’ho, c’è l’ho, adesso te la faccio sentire… Sono in un posto bellissimo in Molise, a Bojano… Anzi mi suggeriscono a Colle D’Anchise… Si, alla Piana dei Mulini ”.
Adesso non ci resta che aspettare “ il ragazzo della Via Gluck”, che potrebbe visitare il Molise che ha ispirato il suo prossimo successo. E c’è da scommettere che Maurizio Varriano riuscirà a portarlo qui.
Di Mina Cappussi e Bartolomeo Alberico