Aveva solo 64 anni. Scompare uno dei cantanti più particolari degli anni 80, leader dei Talk Talk. Mark Hollis era lontano dalle scene da oltre 20 anni, ma alcuni suoi brani sono ancora molto popolari. Hollis conduceva una vita riservata: la notizia della sua morte è rimbalzata prima sui social, poi confermata dalla stampa britannica.
Mark Hollis, leader di una delle band più importanti degli anni 80, i Talk Talk, è morto oggi a 64 anni. La notizia è stata twittata dal regista dei loro videoclip, Tim Pope. I Talk Talk sono rimasti in attività dal 1981 al 1992. Noti con singoli quali It’s My Life e Such a Shame, i Talk Talk sono passati dal suono synth pop degli esordi a composizioni più complesse che anticipano di qualche anno il post-rock.
Il post di Paul Webb
La notizia, ripresa dai media britannici, è stata confermata da un post di tributo del bassista della band, Paul Webb: «Sono molto scioccato e rattristato nell’apprendere la notizia della marte di Mark Hollis. Musicalmente era un genio ed è stato un onore e un privilegio essere stato in una band con lui». Lo stesso Webb aggiunge di non vederlo «da molti anni». «Ma come molti musicisti della nostra generazione, sono stato profondamente influenzato dalle sue pionieristiche idee musicali». Fu Mark Hollis lui che, al fianco del membro non ufficiale Tim Friese-Greene, portò a evolvere lo stile della band dal New romantic degli esordi a una musica notevolmente più astratta e complessa, assimilabile a quello che successivamente sarebbe stato conosciuto come post-rock. Nel 1998 il cantante realizzò il suo unico album da solista, dal titolo “Mark Hollis”, accolto positivamente dalla critica. Da allora si ritirò dalle scene, se non per sporadiche collaborazioni in album altrui.
Breve biografia
Hollis è nato a Londra il 4 gennaio 1955. Ha iniziato la sua strada a metà anni 70. Otto anni dopo la sua prima incisione con un singolo cantato assieme The Reaction, un gruppo durato poco. I Talk Talk nacquero tre anni dopo, nel 1981. Si affermarono grazie a “It’s My Life” e “Such A Shame”, tra i pezzi più celebri dei primi anni 80. Dopo lo scioglimento del gruppo, Hollis continuò con un album solista omonimo (1997), L’anno dopo si ritirò ufficialmente dalle scene.
di Andrea De Marco
- Back to School, corso di decorazioni a Bojano
- Cavaliere dell’Umanità per il 2 giugno a Lendinara nel 141esimo della morte di Garibaldi il poema di Salmeri
- Donne afghane resistono. Non si dimentica il sapore della libertà
- Elezioni Campobasso Di Niro e Cefaratti in pole position in centrodestra per la candidatura a sindaco
- Mina Cappussi CAI 22. La giornalista artista tra gli autori di arte contemporanea con l’e-MOVO Mirr or Art