Addio alle mascherine antiCovid già da oggi in Alto Adige, che ha già abolito l’obbligo degli odiati dispositivi sanitari. A Palazzo Chigi l’ipotesi di togliere la mascherina in tutte le regioni si fa sempre più vicina. La novità entro la fine del mese
Addio alle mascherine antiCovid per poter tornare lentamente alla normalità. In Italia si comincia a sentire aria di libertà e il governo è intenzionato a cancellare l’obbligo delle mascherine. Per i cittadini, il rettangolino di stoffa a coprire bocca e naso potrebbe diventare solamente un ricordo. Una possibile data per togliere i dispositivi sanitari anti Covid è quella del 28 giugno 2021, ma si deve ancora attendere la conferma da Palazzo Chigi.
I primi a togliere la mascherina
Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige, Arno Kompatscher, ha firmato l’ordinanza del 18 giugno a seguito del miglioramento della situazione Covid, che ha consentito il passaggio della regione in zona bianca. L’ordinanza è in vigore dal 21 giugno 2021 e permette ai residenti della provincia di togliere la mascherina se la situazione lo consente. Ciò non vuol dire che si potranno creare assembramenti: in tal caso torna l’obbligo. Converrà essere prudenti per poter tornare alla completa normalità. Inoltre per partecipare ad eventi sporti è richiesto il “green pass”.
Addio alle mascherine antiCovid secondo i virologi
E’ vero, stiamo aspettando con ansia l’abolizione delle mascherine, ma i virologi parlano di un’altra possibile data, intorno alla metà di luglio, per cancellare dal vocabolario l’odiato dispositivo sanitario. Sappiamo che con l’arrivo di temperature elevate il virus circola meno e con la vaccinazione della maggior parte della popolazione si arriva all’immunità di gregge.
Liberi tutti tra il 5 e il 15 luglio
Dello stesso parere il virologo dell’università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco. “Credo – ha detto in occasione di un’intervista – che ormai, con l’attuale situazione dell’epidemia di Covid-19 in Italia, si possa arrivare a far decadere l’obbligo. La finestra temporale ipotizzata, tra il 5 e il 15 luglio, mi sembra adeguata per far sì che queste aperture siano definitive e non debbano essere fatti passi indietro”.
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