Sironi aveva 79 anni. Fu lui a scegliere Zingaretti per il ruolo del commissario. La triste notizia avviene non molto tempo dopo la scomparsa del creatore di Montalbano, Andrea Camilleri
È un annus horribilis per il Commissario Montalbano. Dopo la morte del «papà» Andrea Camilleri, si è spento Alberto Sironi, il regista della serie tv nato a Busto Arsizio ma innamorato della Sicilia proprio grazie alle opere del maestro Camilleri. Aveva curato e diretto tutte le puntate della fiction fin dal principio. Si è spento 19 giorni dopo lo scrittore agrigentino, a soli due giorni dal suo 79esimo compleanno. La scomparsa di Andrea Camilleri il 17 luglio ha segnato una delle pagine più tristi per tutti i fan della serie, dei suoi libri e per tutti coloro che avevano collaborato con lo scrittore siciliano.
2019: anno complicato per Montalbano
Ma il 2019 è stato un anno nefasto per il commissario di Vigata perché, oltre a quelli che possono essere considerati i suoi due papà, era morto a inizio anno Giulio Brogi, attore veronese che aveva fatto parte del cast di «Un diario del ’43» interpretando Carlo Colussi, il personaggio da cui scaturisce l’intera vicenda. Brogi era andato in scena nello stesso episodio in cui veniva ricordato e omaggiato Marcello Perracchio, che nella fiction interpretava il Dottor Pasquano, medico legale con cui Montalbano aveva un rapporto di amore e odio. Perracchio, la cui fama era cresciuta anche grazie alla serie, è scomparso il 28 luglio del 2017 a 79 anni. La notizia della morte di Sironi è confermata da Carlo degli Esposti che con la sua Palomar produce da sempre la serie Montalbano. Il regista aveva scoperto di recente di stare male, tanto che era stato lo stesso Zingaretti a prendere la regia nell’ultimo periodo delle riprese dei nuovi episodi di Montalbano. L’ultimo ciak il 26 luglio scorso annunciato dall’attore con un posto video molto commovente. Sironi cominciò a collaborare con la Rai a partire dagli anni Settanta. Realizzò alcune inchieste e reportage in Italia e all’estero per poi approdare alla regia. L’esordio da regista e sceneggiatore risale al 1978 con due telefilm tratti dalla raccolta di racconti Il cento delitti. Per Rai1 diresse nel 1995 Il grande Fausto, una fiction sulla vita del ciclista Fausto Coppi.
Di Andrea De Marco
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